Incontro di ROR con il COLLETTIVO COMUNISTA UNIVERSITARIO


OSSERVAZIONI GENERALI:


Nel confronto di opinioni sulla sorte futura di ROR, le/i compagne/i dei ccu, piu' che soffermarsi su aspetti quali le forme di finanziamento e di gestione materiale della radio stessa, hanno preferito (in conseguenza della loro discussione) mettere in risalto le motivazioni politiche che ne hanno fatto nel passato una radio "utile", e con altrettanta forza, quelle che ne fanno all'oggi una radio in "difficoltà". Vediamo allora di sviluppare le loro argomentazioni.
I CCU ritengono che l'attuale redazione di ROR, nella preparazione del documento, abbia esagerato nell'evidenziare il meccanismo di autocritica, ritenendo che questo vada compreso in un percorso di analisi piu' ampio, che tenga necessariamente conto di alcune tappe di una crisi, che ha coinvolto ampi settori della sinistra di classe.
A questo proposito, e' utile, mettere in risalto quali sono le tappe che loro ritengono fondamentali all'approssimazione di un analisi piu' precisa: il 77 / 79, periodo in cui la radio, supportata da un movimento fortissimo, esprime il massimo della sua potenzialità: la metà degli anni 80, dove l'esperienza dei Comitati Autonomi Operai inizia a mostrare alcune crepe nel concetto di organizzazione: il 1987, quando l'occupazione vaticana delle nostre frequenze, apre l'altra pagina agitata della nostra esistenza, ovvero il problema della ricezione diffusa: infine il 1989, che oltre a segnare la fine(sic.) della divisione tra le due germanie, coincide con un elaborato processo di verifica dell'esperienza comunista nei paesi dell'est (anche per coloro che poco avevano costruito sull' esempio di quella esperienza).
Le ultime due date indicate, ovvero, l'avvento della Pantera, e il consolidamento dell'esperienza dei centri sociali, vanno interpretate come esempio della modificazione evidente dei soggetti protagonisti del dissenso. Ne deriva che l'incapacità di adattamento strutturale, comportamentale, di linguaggio a questi diversi periodi storici sia la spiegazione della crisi di ROR.

Nel prendere in considerazione quale sia l'atteggiamento migliore da intraprendere per il prossimo futuro, i CCU, in contraddizione con quanto da noi scritto nel documento, ritengono, che l'apertura a 360°, da noi prospettata sia impraticabile, contribuirebbe ad aumentare paurosamente la confusione esistente, rinforzerebbe le frammentazioni, ritengono piu' credibile dal loro modo di vedere, il consolidamento della Radio come soggetto politico per ricomporsi poi intorno a un progetto politico definito, da realizzare con la miriade di situazioni che definiscono l'area romana.

PUBBLICITA' - FINANZIAMENTO - INDIPENDENZA
Seppur la maggior parte della riunione e' stata dedicata agli aspetti sopra riportati. i CCU hanno espresso alcune valutazioni sulle tematiche del finanziamento e della pubblicità, che vorremmo cosi' sintetizzare:
Risulta strana la nostra decisione di rifiutare altre forme di finanziamento oltre quelle normalmente utilizzate, visto che si puo' pensare ad un finanziamento sostanzioso solo quando contemporaneamente la radio funziona realmente, tanto che la nostra attuale richiesta di sottoscrizioni, appare piu' come la richiesta dell' otto per mille, notoriamente conosciuta piu' come forma di estorsione, che di partecipazione volontaria, Fatta questa premessa, le/i compagne/i dell'università, ritengono che si possa prendere in considerazione una pubblicità mirata e dare corso ad una campagna di tesseramento che garantirebbe alla radio di non modificare o svalutare le sue caratteristiche originali.


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