Incontro di ROR con Lillo,Sandro, Nando, Riccardo,ex redattori della radio e non


LILLO
Bisogna stabilire un metodo di lavoro efficace ed efficiente.In primo luogo, occorre uno sforzo collettivo ed in particolare della redazione, per rendere la radio ascoltabile, quindi impegnarsi più a fondo per risolvere il contenzioso della frequenza. Inoltre nel meccanismo del dibattito messo in piedi dalla radio vi sono delle sporie, quindi bisognerebbe produrre momenti di sintesi fra gli incontri stessi e l'assemblea (o seminario) conclusivo sollecitando interventi scritti da parte degli interlocutori (mi riprometto personalmente di produrne uno durante i primi mesi dell'anno),e realizzare da parte della redazione, un documento di sintesi degli incontri stessi. Infine (l'assemblea o seminario) dovrebbe avere carattere decisionale per quanto riguarda il futuro della radio. Sui contenuti del documento prodotto dalla redazione in questa prima fase: E' un documento per cosi dire vecchio, ripropone la radio cosi come e', cosi come e' stata senza proporre nulla di nuovo. Per altri versi non approfondisce ne' una analisi politica ne' una progettualita', anzi scarta a priori alcune ipotesi(fra le quali la retribuzione ad uno staff di compagne\i) oppure una maggiore professionalità da parte della redazione nel saper fare radio, ossia l'utilizzo dello strumento come particolare strumento di comunicazione, e conoscenza degli argomenti trattati. Per quanto riguarda l'aspetto finanziario bisogna programmare un vero e proprio piano in grado di garantire le esigenze economiche della radio, uscendo in qualche modo dall' emergenzialita che ha quasi sempre caratterizzato la radio stessa. In questo senso andrebbe rivisto il ruolo della cooperativa, questa dovrebbe essere qualcosa di funzionante, in grado di promuovere iniziative a scopo culturale e politico fra le più diverse(e quindi non limitarsi ai concerti nei centri sociali) sia a scopo promozionale che per il reperimento di risorse finanziarie. In ultima analisi, dal documento non sembra emergere nulla di nuovo. Bisogna costruire un vero e proprio progetto di lavoro su cui mi riservo di contribuire con un mio intervento.

SANDRO
In primo luogo va affrontato il problema del finanziamento e del miglioramento degli impianti. Solo risolvendo in maniera adeguata questi problemi si può ragionare conseguentemente su ruolo e funzione della radio. La radio deve riuscire a stabilire un rapporto con la gente, un rapporto che sia di interlocuzione e scambio, proponendosi ad un più vasto arco di ascoltatori\ascoltatrici dell'attuale, quindi va rivisto e riorganizzato un palinsesto che sia in grado di soddisfare le diverse esigenze. Prima di tutto la mattinata: l'orario e la continuità dei programmi debbono corrispondere a diverse fasce di ascoltatori\trici e debbono essere garantiti anche al di la delle disponibilità personali dei singoli redattori\trici della radio, quando questo è garantito si crea in modo naturale un ascolto costante. In questo senso in merito all'incontro, verrà avanzata una proposta di palinsesto. Per tornare sul finanziamento sono d'accordo su quanto detto sopra sul coinvolgimento della cooperativa. Infine occorre formulare un quadro e un analisi di riferimento da cui far scaturire la conseguente programmazione della radio.

NANDO
La radio per poter funzionare deve organizzarsi attorno ad un collettivo redazionale, anche limitato numericamente. L' aspetto principale è che si assuma una chiara connotazione politica, ovvero che abbia una propria identità ed una propria visione che la metta in grado di saper individuare i fenomeni della società, gli aspetti del conflitto sociale. Peraltro la professionalità è un falso problema: un conto è la formazione dei compagni\e con la conseguente capacità di sapere, conoscere, di approfondire determinati argomenti e problemi, altro è confondere tutto questo con la "professionalità". Di certo bisogna saper usare e utilizzare lo strumento radio per comunicare: in questo senso la radio potrebbe anche essere una scuola di formazione. La radio comunque deve partire da una propria e forte connotazione politica.

RICCARDO
Fare virtù' degli attuali problemi di ascoltabilità della radio per proporsi quasi come una radio clandestina, una sorta di Radio Londra, rivolgendosi a particolari fasce di ascolto, con la formulazione di programmi che rispondano alle esigenze di specifici settori sociali. Per esempio si possono promuovere gruppi musicali, teatrali d'avanguardia e aprirsi all'esterno, fuori le mura della radio con servizi mixati, con montaggi radiofonici creando l'interesse particolare per l'ascolto. La radio deve anche proporsi come terreno di sperimentazione per gruppi di giovani sul terreno della comunicazione, tipo un documentario radiofonico che raccoglie testimonianze e le ripropone in una forma diversa, sperimentale. Quasi come una scuola di sperimentazione e formazione in grado di produrre anche sul terreno formale dei caratteri innovativi sia nel modo di indagare alcune problematiche sociali, sia nel modo di presentarle. Infine, è inutile proporsi in competività con altre radio che tecnicamente sono "maggiori" rispetto a noi, quindi scegliere un terreno originale su cui realizzare programmi.

TRASFORMARE L'HANDICAP IN RISORSA.
Es. La trasmissione degli studenti medi di notte durante le occupazioni. Per quanto riguarda il finanziamento, sono favorevole a prendere in considerazione la pubblicità istituzionale.


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