LILLO
Bisogna stabilire un metodo di lavoro efficace ed efficiente.In primo luogo,
occorre uno sforzo collettivo ed in particolare della redazione, per rendere la radio
ascoltabile, quindi impegnarsi più a fondo per risolvere il contenzioso della frequenza.
Inoltre nel meccanismo del dibattito messo in piedi dalla radio vi sono delle sporie, quindi
bisognerebbe produrre momenti di sintesi fra gli incontri stessi e l'assemblea (o seminario)
conclusivo sollecitando interventi scritti da parte degli interlocutori (mi riprometto
personalmente di produrne uno durante i primi mesi dell'anno),e realizzare da parte della
redazione, un documento di sintesi degli incontri stessi.
Infine (l'assemblea o seminario) dovrebbe avere carattere decisionale per quanto riguarda il
futuro della radio.
Sui contenuti del documento prodotto dalla redazione in questa prima fase: E' un documento
per cosi dire vecchio, ripropone la radio cosi come e', cosi come e' stata senza proporre
nulla di nuovo. Per altri versi non approfondisce ne' una analisi politica ne' una progettualita',
anzi scarta a priori alcune ipotesi(fra le quali la retribuzione ad uno staff di compagne\i)
oppure una maggiore professionalità da parte della redazione nel saper fare radio, ossia
l'utilizzo dello strumento come particolare strumento di comunicazione, e conoscenza degli
argomenti trattati. Per quanto riguarda l'aspetto finanziario bisogna programmare un vero e
proprio piano in grado di garantire le esigenze economiche della radio, uscendo in qualche
modo dall' emergenzialita che ha quasi sempre caratterizzato la radio stessa. In questo
senso andrebbe rivisto il ruolo della cooperativa, questa dovrebbe essere qualcosa di
funzionante, in grado di promuovere iniziative a scopo culturale e politico fra le più diverse(e
quindi non limitarsi ai concerti nei centri sociali) sia a scopo promozionale che per il
reperimento di risorse finanziarie.
In ultima analisi, dal documento non sembra emergere nulla di nuovo. Bisogna costruire un
vero e proprio progetto di lavoro su cui mi riservo di contribuire con un mio intervento.
SANDRO
In primo luogo va affrontato il problema del finanziamento e del miglioramento degli impianti.
Solo risolvendo in maniera adeguata questi problemi si può ragionare conseguentemente su
ruolo e funzione della radio. La radio deve riuscire a stabilire un rapporto con la gente, un
rapporto che sia di interlocuzione e scambio, proponendosi ad un più vasto arco di
ascoltatori\ascoltatrici dell'attuale, quindi va rivisto e riorganizzato un palinsesto che sia in
grado di soddisfare le diverse esigenze. Prima di tutto la mattinata: l'orario e la continuità dei
programmi debbono corrispondere a diverse fasce di ascoltatori\trici e debbono essere
garantiti anche al di la delle disponibilità personali dei singoli redattori\trici della radio,
quando questo è garantito si crea in modo naturale un ascolto costante. In questo senso in
merito all'incontro, verrà avanzata una proposta di palinsesto. Per tornare sul finanziamento
sono d'accordo su quanto detto sopra sul coinvolgimento della cooperativa. Infine occorre
formulare un quadro e un analisi di riferimento da cui far scaturire la conseguente
programmazione della radio.
NANDO
La radio per poter funzionare deve organizzarsi attorno ad un collettivo redazionale, anche
limitato numericamente. L' aspetto principale è che si assuma una chiara connotazione
politica, ovvero che abbia una propria identità ed una propria visione che la metta in grado di
saper individuare i fenomeni della società, gli aspetti del conflitto sociale. Peraltro la
professionalità è un falso problema: un conto è la formazione dei compagni\e con la
conseguente capacità di sapere, conoscere, di approfondire determinati argomenti e
problemi, altro è confondere tutto questo con la "professionalità".
Di certo bisogna saper usare e utilizzare lo strumento radio per comunicare: in questo senso
la radio potrebbe anche essere una scuola di formazione. La radio comunque deve partire
da una propria e forte connotazione politica.
RICCARDO
Fare virtù' degli attuali problemi di ascoltabilità della radio per proporsi quasi come una radio
clandestina, una sorta di Radio Londra, rivolgendosi a particolari fasce di ascolto, con la
formulazione di programmi che rispondano alle esigenze di specifici settori sociali. Per
esempio si possono promuovere gruppi musicali, teatrali d'avanguardia e aprirsi all'esterno,
fuori le mura della radio con servizi mixati, con montaggi radiofonici creando l'interesse
particolare per l'ascolto.
La radio deve anche proporsi come terreno di sperimentazione per gruppi di giovani sul
terreno della comunicazione, tipo un documentario radiofonico che raccoglie testimonianze
e le ripropone in una forma diversa, sperimentale. Quasi come una scuola di
sperimentazione e formazione in grado di produrre anche sul terreno formale dei caratteri
innovativi sia nel modo di indagare alcune problematiche sociali, sia nel modo di
presentarle.
Infine, è inutile proporsi in competività con altre radio che tecnicamente sono "maggiori"
rispetto a noi, quindi scegliere un terreno originale su cui realizzare programmi.
TRASFORMARE L'HANDICAP IN RISORSA.
Es. La trasmissione degli studenti medi di notte durante le occupazioni.
Per quanto riguarda il finanziamento, sono favorevole a prendere in considerazione la
pubblicità istituzionale.
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