Non esiste una valutazione uniforme di tutto il centro sociale sulla Radio(e la riunione di per
se', e' stata una delle più difficili da sintetizzare: nota dello scrivente).Per prima cosa viene
posta l'accezione di Radio di movimento: quale movimento?. E quindi si pone il problema di
un soggetto referente, e il problema del linguaggio, al di la' dell'aspetto puramente formale.
Esistono comunque due differenti concezioni della Radio, la prima considera la redazione
aperta a tutti, la seconda invece prevede una redazione fissa con un numero fisso di
persone.
Per fare un esempio concreto delle due diverse impostazioni della Radio :nel primo
caso (Radio aperta a tutti),la Radio deve fornire il maggior numero possibile di informazioni,
in modo da creare il terreno per una riflessione, e poi in seguito aprire il dibattito politico.
Invece per la seconda ipotesi, e' giusto mantenere una apertura a 360°, ma e' giusto che vi
sia una redazione fissa che abbia una propria fisionomia, e che dia una continuità tecnica e
politica al lavoro della Radio. Un gruppo redazionale che dovrebbe essere composto da
tutte/i coloro che fanno le trasmissioni e da interlocutori esterni. Si pone anche la domanda
se sia possibile che ogni situazione si prenda un compito(turno o altro)ed insieme realizzino
la Radio.
Ritorna comunque la tesi che la radio debba essere l'espressione di una visione politica, e
che debba essere punto di aggregazione, punto di riferimento e di stimolo per tutto il
movimento
PIRATERIA, ritiene che la Radio debba rilanciare, attraverso i suoi microfoni un dibattito
serio sui Centri Sociali.
Sulla questione delle aperture, nel corso dell'incontro si è sostenuto che il problema non è a
chi ci si va ad aprire, ma stabilire, in quanto struttura, come porsi all'interno del panorama
politico e culturale.
Si è aperta poi una vera e propria discussione, difficilmente sintetizzabile sul linguaggio,
sulla formazione di un linguaggio(come mezzo di comunicazione)altro, diverso, di per sé
strutturalmente antagonista come presupposto della Radio che deve essere verificato nei
risultati che ottiene, ossia se riesca o meno ad interessare l'ascolto.
D' altronde l' obiettività
non esiste, e l'interpretazione dei fatti direttamente vissuti dai protagonisti, dovrebbe essere
il metodo di comunicazione privilegiato, insomma l'aspetto che più interessa le compagne/i
di PIRATERIA, è quello di riuscire a comunicare.
L'incontro su questi ultimi punti è andato avanti in modo frammentario, tale da non
permetterci una sintesi piu' precisa dell'insieme dei punti di vista trattati: ce ne scusiamo con
le compagne/i di PIRATERIA sperando di riprenderli al piu' presto in maniera piu' organica
all'interno del lavoro di ristrutturazione della Radio.
Anche sul finanziamento vi sono diverse posizioni riassumibili in due ipotesi: ambedue
ruotano sull'autoproduzione, la prima basata essenzialmente sull'autoproduzione della
Radio stessa come sistema di autofinanziamento, piu' il contributo da parte delle diverse
situazioni, mentre la seconda apre la possibilità di ricavare un utile dalla pubblicità
dell'autoproduzione espressa dal movimento in generale.
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