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AVV.SBACCHI:

No, mi risponda alla domanda. Se lei recentemente ha letto i verbali o ha parlato di questo processo?

PRESIDENTE:

Avvocato Sbacchi, lei stava facendo una contestazione.

P.M.:

Esattamente. Completa la contestazione e cortesemente se può leggere, come aveva anticipato quei due righi ai quali ha fatto riferimento e poi passa oltre.

PRESIDENTE:

Prego, prego P.M. ...

AVV.SBACCHI:

Presidente, io prima di passare alla lettura degli altri due righi, volevo sapere se recentemente il signor Mutolo, che ha mostrato di ricordare benissimo i suoi verbali, li ha letti o se ha incontrato qualcuno e ha parlato di questo processo?

PRESIDENTE:

Mi scusi, avvocato Sbacchi, lei sta facendo una contestazione; la faccia in maniera completa la contestazione.

AVV.SBACCHI:

Benissimo. E allora continuiamo " dell'andamento di questo processo comunque dell'andamento di questo processo, comunque, mi riservo di parlare in seguito più diffusamente."

PRESIDENTE:

Ha capito, Mutolo?

MUTOLO G.:

Sissignore.

PRESIDENTE:

Quindi lei si rende conto della differenza tra questa dichiarazione che ha letto l'avvocato Sbacchi e quella che ha fatto oggi?

MUTOLO G.:

Signor Presidente, ma per me è uguale perché io in quel verbale che ha letto ora l'avvocato Sbacchi io mi riservo di parlare più ampiamente perché,se guarda la data, è il periodo in cui io non voglio parlare di personaggi politici. Insomma il discorso è questo. Cioè sarebbe strano se questo verbale sarebbe stato fatto nel '95, '96.

PRESIDENTE:

Ora risponda alla domanda dell'avvocato Sbacchi. La ripeta, avvocato.

AVV.SBACCHI:

La prima parte?

PRESIDENTE:

No quell'altra domanda se aveva ...

AVV.SBACCHI:

Sì, Presidente, posso tornare. Volevo sapere se lei recentemente ha avuto modo di leggere i verbali dei quali stiamo parlando o se ha incontrato qualcuno e ha parlato del processo, della deposizione che avrebbe reso oggi?

MUTOLO G.:

Guardi io i verbali non li ho letti da un po' di tempo anche se io ho incontrato dei magistrati però abbiamo parlato di altre cose e non del processo.

AVV.SBACCHI:

Quando ha incontrato qualcuno? Cioè l'ultimo incontro...

MUTOLO G.:

Quattro giorni fa ,tre giorni fa ...

AVV.SBACCHI:

Tre giorni fa .Ci può dire chi ha incontrato?

MUTOLO G.:

I procuratori Natoli e Scarpinato.

AVV.SBACCHI:

Senta io vorrei chiederle ora un'altra cosa a proposito del .. Lei sa che esito ebbe ... non l'ha detto questo, scusi. E' una domanda che ho già cancellato. Lei ha detto di aver parlato di che cosa a proposito di questi colloqui che ha riferito due giorni fa, tre giorni fa?

PRESIDENTE:

Ha detto: non del processo.

AVV.SBACCHI:

Non del processo.

MUTOLO G.:

Non del processo ma di altri collaboratori.

AVV.SBACCHI:

Di altri collaboratori.

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

E si sono fatti verbali delle sue dichiarazioni o sono stati colloqui informali.

MUTOLO G.:

No, no abbiamo fatto un verbale solamente.

P.M.:

Presidente, cioè ... per piacere signor Mutolo un attimo.

MUTOLO G.:

Quando i giudici vengono fanno sempre i verbali. Abbiamo parlato ... io non lo so se lo posso dire o meno ...

P.M.:

Signor Mutolo, un attimo, per piacere.

MUTOLO G.:

... Se vuole glielo posso dire.

AVV.SBACCHI:

No, non voglio sapere i contenuti. Se si sono fatti i verbali ...

PRESIDENTE:

Avvocato Sbacchi, la rilevanza se si sono fatti i verbali oppure no, non la comprendiamo.

AVV.SBACCHI:

Presidente, potevano essere colloqui informali come potevano essere ...

MUTOLO G.:

Però si sono fatti verbali di altre cose.

P.M.:

Signor Mutolo, per piacere, non risponda se il Presidente non la invita a rispondere.

MUTOLO G.:

Scusi.

AVV.SBACCHI:

Senta passiamo ad altro argomento. Lei ha detto che il processo andò male, esatto? Il processo Cappiello parliamo, dell'omicidio Cappiello. Lei mi deve dire esattamente che cosa ha saputo dopo questo incontro presso villa di Riccobono a proposito dell'interessamento per la soluzione processo Cappiello? Cioè che cosa ha saputo esattamente non quello che lei ritiene, immagina ...

MUTOLO G.:

Avvocato Sbacchi, quando c'è un dialogo tra mafiosi non c'è bisogno nè di chiamare un
notaio e scriverlo con un notaio ...

AVV.SBACCHI:

No, no. Non è questo la domanda signor Mutolo.

PRESIDENTE:

Mutolo?

MUTOLO G.:

Se è questa la domanda cioè la risposta è che il signor Ignazio Salvo, va bene, ci aveva assicurato nella maniera tranquilla che di lì a poco avrebbe incontrato l'onorevole Lima, l'onorevole Lima avrebbe parlato con l'onorevole Andreotti e non c'erano problemi e dopo ...

AVV.SBACCHI:

E dopo? Che seppe dopo?

PRESIDENTE:

Dopo che cosa ha saputo Mutolo? Mutolo, risponda alla domanda senza fare polemica.

MUTOLO G.:

Che c'era l'interessamento di queste persone al momento in cui si doveva fare il processo. Però lei tenga presente che dopo 10 mesi, 11 mesi, dopo un anno Riccobono muore e quindi questo interessamento non verrà certamente ricordato da alcuna persona quindi l'andamento va male, il processo va male.

AVV.SBACCHI:

Queste cose lei le ha dette e non era questo l'intento della difesa. La difesa voleva conoscere un'altra cosa. Lei dopo che finisce il colloquio Salvo, Riccobono, presente lei. Lei ha modo di parlare con qualcuno dell'omicidio Cappiello? Di questo processo per l'omicidio Cappiello?

MUTOLO G.:

Io posso parlare dell'omicidio Cappiello ...

AVV.SBACCHI:

No, posso parlare ...

MUTOLO G.:

... Con i miei amici che erano Rosario Riccobono, i fratelli Micalizzi ...

PRESIDENTE:

Ne ha parlato oppure no?

MUTOLO G.:

... Sicuri, tranquilli della risposta che ci aveva dato Ignazio Salvo io non ... cioè mi facci capire lei cosa vuol sapere io non la comprendo insomma ... cosa lei intende dire. Cioè se abbiamo avuto risposta? Se io ho parlato con qualcuno? E l'avrei detto. Io cioè vedo solo una volta a Ignazio Salvo non è che dico che l'ho visto 50 volte.

AVV.SBACCHI:

Quindi lei non ha parlato più con nessuno.

MUTOLO G.:

L'ho visto soltanto una volta.

AVV.SBACCHI:

Lei di questo non ha parlato più con nessuno?

MUTOLO G.:

No, io ... questo era un processo che a Riccobono ci interessava perché per come ho detto poc'anzi aveva la figlia Margherita che non gli dava pace a Rosario Riccobono sempre era preoccupata, anche lui era preoccupato che a Roma se non c'era l'intervento, se non c'era l'interessamento ...

PRESIDENTE:

Va bene. Mutolo, questo lo ha detto.

AVV.SBACCHI:

E quindi le cose che lei sa sono queste, esatto?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

Senta passiamo al maxiprocesso. Lei dice che il Presidente Giordano, ha detto, fu ricusato perché aveva fatto un errore essendo civilista aveva, a quanto pare, se ricordo bene detto qualcosa che non doveva dire durante il corso del processo parlando di qualche mafioso di Villagrazia di Carini o di questo genere, ho capito bene?

MUTOLO G.:

Ha capito benissimo.

AVV.SBACCHI:

E allora, volevo chiederle la ricusazione quando avvenne? Passo tempo rispetto a questa, diciamo, errore, chiamiamolo così del Presidente, rispetto alla proposizione dell'istanza di ricusazione.

MUTOLO G.:

Guardi, quando c'è stato diciamo questa baraonda, diciamo, nell'interrogazione di Contorno passarono pochissimi giorni, noi siamo stati fermi pochissimi giorni, anche perché ...

AVV.SBACCHI:

No. Ma dico, la ricusazione gli avvocati la fecero subito in udienza, la stessa udienza o lo fecero dopo ...

PRESIDENTE:

Allora facciamo una sospensione? No. Sospendiamo allora per dieci minuti. Riprendiamo il collegamento. Mutolo, sente?

MUTOLO G.:

Sissignore.

PRESIDENTE:

Va bene.

AVV.SBACCHI:

Presidente, lepossiamo chiedere le ragioni per cui si è interrotto?

PRESIDENTE:

Perché si è interrotto? Sapete perché si è interrotto? Signora sa perché si è interrotto? SEGRETARIA: No, non glielo so dire. E' un problema tecnico, è andata via la comunicazione senza avere preavviso, non sappiamo.

PRESIDENTE:

Va bene. Prego. Stava parlando della ricusazione.

AVV.SBACCHI:

Della ricusazione... , Presidente sì.

PRESIDENTE:

Prego.

AVV.SBACCHI:

Volevo sapere questo. quando fu proposta la ricusazione?

MUTOLO G.:

Dopo pochissimi giorni, in cui è nata, diciamo, questa baraonda con il Contorno.

AVV.SBACCHI:

Nel corso della stessa udienza gli avvocati fecero qualcosa? Fecero istanze...?

MUTOLO G.:

Certamente si fanno delle istanze. Istanze che andavano al Presidente ...non lo so se della Corte d'Assisi del Tribunale. Siamo stati 4 , 5 giorni fermi ...

AVV.SBACCHI:

No, questo l'ho capito, signor Mutolo, io parlo

MUTOLO G.:

... Il tempo che arrivò la risposte e ... però io non lo so se l'istanze le hanno fatto subito o l'indomani ... guardi ma sicuramente l'indomani. Con precisione io non lo so, ma credo che è stato l'indomani.

AVV.SBACCHI:

Lei pensa che sia stato l'indomani. Ma lei ha ricordo ... lei era presente all'udienza, se ho capito bene?

MUTOLO G.:

Sissignore, ero presente.

AVV.SBACCHI:

Lei ricorda che fu letto un documento in cui si diceva che il Presidente aveva suggerito un nome e che quindi questo era oggetto, poteva costituire oggetto di ricusazione o era motivo di ricusazione, se lo ricorda questo?

MUTOLO G.:

Non me lo ricordo.

AVV.SBACCHI:

Non se lo ricorda. Io volevo passare alla domanda successiva. Perché ... chi decise di fare la ricusazione?

MUTOLO G.:

Guardi, chi decise? Questi erano delle direttive che venivano, diciamo, di fuori però già c'erano delle fermentazioni perché, come ho detto stamattina, già c'erano stati degli appicci tra l'avvocato Ivo Reina e il Presidente Giordano, c'erano stati alcuni appicci di altri avvocati però si aspettava sempre l'ordine di fuori per fare qualsiasi cosa.

PRESIDENTE:

Mutolo, che significa appicci?

MUTOLO G.:

Guardi, si sono ... non lo so ...

PRESIDENTE:

Scontri? Questo significa?

MUTOLO G.:

Il Presidente magari ci diceva all'avvocato ...

PRESIDENTE:

Dici, scontri, contrasti, questo significa.

MUTOLO G.:

Sì, contrasti, questo intendo dire io.

AVV.SBACCHI:

Volevo dirle questo. dico, la ricusazione fu richiesta da voi o furono gli avvocati a richiederla nell'immediato? Ecco, questa è la domanda.

MUTOLO G.:

Guardi è stata richiesta da noi però era sempre, diciamo, un suggerimento degli avvocati. Cioè loro già sapevano che si dovevano fare gli impedimenti e aspettavano i cavilli quando nascevano i cavilli subito c'era insomma, come si dice, l'incentivo per fare delle cose.

AVV.SBACCHI:

E allora la ricusazione non era organizzata prima? O era organizzata prima? Abbia pazienza. Perché come si sapeva che il Presidente avrebbe sbagliato?

MUTOLO G.:

Non ho capito avvocato, Lei si volta e io non sento...

PRESIDENTE:

Mutolo, senta, la domanda è questa. la ricusazione era stata organizzata prima oppure no.

MUTOLO G.:

Guardi già se ne era parlato di prima. Cioè qualsiasi impedimento che veniva, che poteva venire al processo era buono per perdere tempo quindi ... Io mi ricordo che già se ne parlò prima: alla prima occasione si ricusa il Presidente. E' nato in quell'occasione in cui parlava Contorno, poteva capitare che parlava magari qualche altro. Però già c'era una fermentazione, già si sapeva che da un giorno all'altro doveva nascere la ricusazione del Presidente.

AVV.SBACCHI:

Andiamo avanti. A un certo punto fu chiesta lettura degli atti. Gli atti si lessero tutti?

MUTOLO G.:

No, che io ne so, non se ne sono letti niente.

AVV.SBACCHI:

E perché?

MUTOLO G.:

Perché il Governo fece una legge in cui si dava per letto gli atti.

AVV.SBACCHI:

Ho capito. E allora quando fu emanata questa legge, che cosa è successo?

MUTOLO G.:

Quando ... emanata questa legge noi abbiamo ingoiato il rospo e quindi dopo c'erano l'elezioni dopo poco tempo e ...

AVV.SBACCHI:

Stavate sempre tranquilli, vero?

MUTOLO G.:

Prego?

AVV.SBACCHI:

Stavate sempre tranquilli. Il messaggio che vi era arrivato era di farvi i detenuti, di stare tranquilli cioè vero? Non lo ha detto lei?

MUTOLO G.:

Sì, sì. Appunto di stare tranquilli perché se noi potevamo fare, a quei tempi, quello che volevamo fare buttavamo l'eccezione a terra cioè noi già quelle piccole scaramucce che nascevano per noi erano sempre cose così insignificanti.

AVV.SBACCHI:

Sì, senta, il Governo vara questa legge e voi state tranquilli. Successivamente a un certo punto era vicino i termini di scadenza di custodia cautelare e il governo vara un'altra legge che dice: che si dovevano computare ... non si dovevano computare i giorni di udienza, è così? Se lo ricorda questo?

MUTOLO G.:

No, si dovevano soltanto contare i giorni dell'udienza.

AVV.SBACCHI:

Sì, benissimo.

MUTOLO G.:

Come scadenza contavano soltanto i giorni che si facevano le udienze quindi se veniva impedito perché un detenuto partiva o se c'era una manifestazione i termini di legge si fermavano.

AVV.SBACCHI:

E voi siete sempre tranquilli, è giusto?

MUTOLO G.:

Tranquilli, pacifici.

AVV.SBACCHI:

Tranquilli avete sempre fiducia. Senta, allora questa fiducia quand'è che viene meno?

MUTOLO G.:

Questa fiducia viene meno quando viene la sentenza della Cassazione ...

AVV.SBACCHI:

Quando viene la sentenza della Cassazione.

MUTOLO G.:

... Anche se, anche se ... anche prima, prima di finire il primo grado, diciamo, c'è l'altro messaggio che noi mandiamo a Roma per dire che votiamo per la D.C. però con tutto quello che facciamo noi purtroppo dobbiamo avere per forza fiducia perché siamo in galera perché le persone che dicono di stare tranquilli sono persone che hanno la possibilità , hanno il potere di fare capovolgere le situazioni o in una maniera o in un'altra quindi la nostra è fiducia.

AVV.SBACCHI:

Quindi la persona che diceva di stare tranquilli chi era? Scusi, signor Mutolo.

MUTOLO G.:

L'onorevole Andreotti tramite Salvo Lima e salvo Lima tramite i detenuti insomma che li rapportavano a noi.

AVV.SBACCHI:

Torniamo allora nell'argomento. Lei ha parlato con l'onorevole Andreotti?

MUTOLO G.:

No, io non ci ho parlato con l'onorevole Andreotti, io non l'ho detto questo...

AVV.SBACCHI:

Lei ha parlato con l'onorevole Lima

MUTOLO G.:

Non ci sono verbali in cui io dico che ho parlato con l'onorevole Andreotti. Magari avessi avuto ...

AVV.SBACCHI:

No, io volevo sapere alcune cose. Lei non ha parlato con Andreotti. Ha parlato con Lima, lei, di questo?

MUTOLO G.:

No, no.

AVV.SBACCHI:

Non ha parlato con Lima. E chi ci ha parlato con Lima'? C'è qualcuno ...

MUTOLO G.:

Io so che ci parlava Salvatore Riina e altre persone. Ci parlava Ignazio Salvo che era fuori in quel periodo.

PRESIDENTE:

Quindi parlavano con Lima e poi Lima andava a parlare con il Presidente Andreotti, è così?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

Senta, lei ha parlato e degli avvocati e l'intenzione di ucciderli. Agli avvocati fu mai reso noto questo fatto?

MUTOLO G.:

Guardi specificamente che si volevano uccidere no, però che erano arrabbiati, arrabbiatissimi, che erano neri, che potevano prendere qualche provvedimento brutto nei loro confronti so che il messaggino agli avvocati ci arrivò.

AVV.SBACCHI:

Arrivò questo messaggio?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

E a chi fu fatto arrivare esattamente questo messaggio?

MUTOLO G.:

Guardi a Gallina, a Mormino, a Campo, a Restivo, a tutti gli avvocati più importanti di Palermo.

AVV.SBACCHI:

Senta rimaniamo sempre in argomento al maxiprocesso. Quindi quando apprende lei che Carnevale, il Presidente Carnevale non avrebbe presieduto al processo?

MUTOLO G.:

Ma siamo nel mese di novembre, insomma, mentre sono a Spoleto.

AVV.SBACCHI:

Mentre è a Spoleto. E lei mi pare ha detto di averlo saputo da Leggio, ricordo bene?

MUTOLO G.:

No. Ricorda male.

AVV.SBACCHI:

E allora ricordo male io. Da chi l'aveva saputo?

MUTOLO G.:

L'ho saputo da Gambino Giacomo Giuseppe.

AVV.SBACCHI:

Da Gambino Giacomo Giuseppe, sì ha ragione. Esattamente Gambino Giacomo Giuseppe da quando lo sapeva questo fatto?

MUTOLO G.:

Guardi io questo non gliel'ho detto. Io con lui ... anche lui era molto arrabbiato perché mi racconta alcune cose che erano avvenute a palermo in cui tutti questi paperoni cioè tutti questi personaggi che erano agli arresti per malattia a casa dopo la fuga di Vernengo Pietro il Governo, non so, qualche mandamento, qualche legge e quindi vengono tutti riarrestati e portati in galera. A quel punto io mi ritrovo insieme a Gambino nell'infermeria di Spoleto e lui mi racconta che il processo insomma purtroppo aveva preso una brutta piega e il processo già si sapeva che ... cioè tutto faceva provvedere che le cose andavano male, però c'era sempre insomma ...

AVV.SBACCHI:

La speranza.

MUTOLO G.:

... La speranza che all'ultimo momento qualche cosa potrebbe cambiare.

AVV.SBACCHI:

Ricorda, quando ha parlato per prima volta con il Presidente Carnevale? Quando ha parlato per la prima volta con il Presidente Carnevale come, diciamo, persona ...

VOCE FUORI MICROFONO.

AVV.SBACCHI:

Sì, sì. Se lo ricorda?

MUTOLO G.:

Quando io ho parlato del Presidente Carnevale nei verbali o quando ho parlato con qualche mio amico del Presidente Carnevale?

AVV.SBACCHI:

No, no. Quando ha parlato ai giudici nel corso delle indagini dopo il suo pentimento, ecco.

MUTOLO G.:

Dopo che ho parlato, diciamo, dei processi, diciamo, dei giudici, ho parlato anche del Presidente Carnevale.

AVV.SBACCHI:

Senta, lei ha detto che alcune cose lei non le voleva dire perché temeva di alzare un polverone o qualcosa del genere. Parlando di Carnevale lei non alzava un polverone, cioè il Presidente Carnevale come persona che avrebbe aggiustato i processi?

MUTOLO G.:

Ma guardi il Presidente carnevale io sempre ho citato anche nei giudici di Palermo, io citato sempre sentenze. Io ho detto guardate quella sentenza che io so che è stata aggiustata. Cioè quindi io non è che posso dire dell'onorevole Andreotti prendete quella fotografia o quella telefonata oppure quella conversazione ...

AVV.SBACCHI:

Ma io non ho chiesto questo ...

MUTOLO G.:

... Erano due cose distinte e separate.

PRESIDENTE:

Stavamo parlando del Presidente Carnevale, Mutolo.

MUTOLO G.:

Sissignore e io intendo dire questo cioè parlando del Presidente Carnevale cioè io parlavo e i riscontri si potevano avere perché c'erano fatti specifici, processi aggiustati che io me li ricordavo. Invece parlando di altre persone non era uguale cioè il polverone che si poteva alzare con un politico è diverso da quello che si potrebbe alzare con un Presidente che c'è una sentenza scritta male.

AVV.SBACCHI:

Scusi signor Mutolo, lei del Presidente Carnevale che sapeva?

MUTOLO G.:

Ma guardi, io sapevo tante cose ...

AVV.SBACCHI:

Cioè?

MUTOLO G.:

... Tantissime cose belle per la mafia.

AVV.SBACCHI:

E cioè? Ce li dica per favore.

MUTOLO G.:

Sapevo che era una persona che aveva delle amicizie con l'onorevole Andreotti, sapevo che c'erano avvocati in cui ci stavano bene e che il Presidente Carnevale era una persona che in qualche modo era molto disponibile ad aggiustare i processi che riguardavano la mafia e la Camorra e la 'Ndrangheta.

AVV.SBACCHI:

Lei sapeva questo?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

Era una cosa che le avevano detto o era ... Chi gliel'aveva detto? Ecco, semplifichiamo la domanda.

MUTOLO G.:

Guardi io, per esempio, ho parlato con Giuseppe Madonia in cui mi parlò dell'intervento del Presidente Carnevale, insomma, ho parlato anche con altre persone che era addirittura la persona giusta al posto giusto ma io ci parlò di prima che finisse la prima sentenza del maxiprocesso perché già ...

AVV.SBACCHI:

Mi scusi, una domanda precisa. Perché dicevano queste cose perché era uno cavilloso o perché era uno corrotto?

MUTOLO G.:

No, guardi a me di corruzione non me ne ha parlato nessuno. A me mi hanno parlato che era una persona che aveva degli agganci con personaggi che una volta che ci chiedevano il favore ce lo faceva. Ora io non so cosa lei intende dire ... corrotto se lo pagavano, io non ho detto mai questo perché per coscienza non mi costa, non ho parlato mai di questo fatto.

AVV.SBACCHI:

Quindi in sostanza il ragionamento che facevano è questo; Carnevale è amico di qualcuno, qualcuno ci può parlare. E' questo il ragionamento?

MUTOLO G.:

Sissignore.

PRESIDENTE:

Senta, Mutolo, mi scusi, Madonia, che cosa le disse Giuseppe Madonia a proposito del Presidente Carnevale?

MUTOLO G.:

Giuseppe Madonia era tranquillo, pacifico perché sapeva che il processo era nelle mani del Presidente Carnevale e che ...

PRESIDENTE:

Quale processo?

MUTOLO G.:

... Era sicuro che trovava il modo, trovava il cavillo per buttarlo a terra.

PRESIDENTE:

Quale processo?

MUTOLO G.:

Prego?

PRESIDENTE:

Quale processo?

MUTOLO G.:

Nel processo Basile, del capitano Basile.

AVV.SBACCHI:

Senta, a proposito sempre di questa storia. Lei ha detto che il Presidente Andreotti era referente di Lima, che significa? Se me lo può spiegare.

MUTOLO G.:

Referente di Lima, cioè Lima si rivolgeva per le cose delicate dove Lima non poteva arrivare per le cose in cui si interessavano i mafiosi palermitani a Roma, si rivolgeva all'onorevole Andreotti. Io questo intendo dire.

AVV.SBACCHI:

E ora mi spieghi un'altra cosa. Chi era Lima a dire che si rivolgeva ad Andreotti? O era una supposizione? Me lo spieghi meglio.

MUTOLO G.:

Guardi, lei mi fa una domanda che io devo rispondere sempre nella stessa maniera. Io non è che ho parlato con Lima. Io ho parlato sempre con quelle persone che avevano certamente i contatti con dei personaggi importati in cui insomma Lima parlava con l'onorevole Andreotti.

AVV.SBACCHI:

Quindi lei sa questo in sostanza. Senta, volevo chiederle ancora. Lei ha parlato del teorema Buscetta. Che cosa era questo teorema Buscetta?

MUTOLO G.:

Guardi, il teorema Buscetta se ne parlò tanto del teorema Buscetta, sono tutte critiche che lei avrà letto come ...

AVV.SBACCHI:

No, io lo so che cosa è, lo volevo sapere ...

MUTOLO G.:

... le ho lette io. E' lo schema, diciamo, che Buscetta fece della mafia in cui la mafia era un'organizzazione organizzata cioè che c'erano ... c'era un capo, c'era un sottocapo, c'erano dei consiglieri, dei soldati e c'era un vertice anche al di là che andava dei capifamiglia che era la commissione. Io intendo dire questo. Teorema Buscetta era il nome specifico che gli davano alle dichiarazioni di Buscetta Tommaso quando parlò per la prima volta di Cosa Nostra.

AVV.SBACCHI:

Lei sa se Ignazio Salvo è stato detenuto in carcere?

MUTOLO G.:

Guardi, io non lo so ma credo che sia stato pochissimo tempo insomma in carcere però io non l'ho visto.

AVV.SBACCHI:

Questo non lo sa. Ed era Salvo il contatto con Lima, esatto?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

Quindi non sa di altri contatti con Lima se non quelli attraverso Salvo?

MUTOLO G.:

Con i cugini Salvo. Cioè quelli però dopo la morte di Stefano Bontate.

AVV.SBACCHI:

Dopo la morte di Stefano Bontate.

MUTOLO G.:

Certo se ci voleva parlare Salvatore Riina insomma ... non è che Riina guardava insomma ... quelle che erano le regole. Riina insomma ...

AVV.SBACCHI:

Ma lei sa niente di questo?

MUTOLO G.:

... Riina se voleva parlare insomma ci andava ...

PRESIDENTE:

Lei lo sa o è una sua deduzione questa? Mutolo, lei lo sa perché lo ha saputo oppure è una sua deduzione?

AVV.SBACCHI:

No, non è una mia deduzione. Cioè c'erano delle regole comportamentali che potevano valere per me ma non per un personaggio come Rosario Riccobono e nel tempo dopo come Salvatore Riina. Io non ci potevo andare da Salvo Lima ..

AVV.SBACCHI:

Riina le risulta che abbia mai parlato con Lima?

MUTOLO G.:

... Ma se Riina ci voleva andare ci andava.

AVV.SBACCHI:

Se ci voleva andare ci andava. Ma le risulta che Riina sia andato a trovare Lima.

MUTOLO G.:

Guardi io non ci ho una cosa specifica in cui io le posso dire Riina tale giorno andò da Lima, era una cosa risaputa che Salvatore Riina era in contatto con diversi personaggi politici di Palermo e non solo con Salvo Lima.

AVV.SBACCHI:

Quindi se si sono incontrati lei lo sa o non lo sa, scusi signor Mutolo. Sia cortese una risposta precisa. Lo sa o non lo sa se Lima e Riina si sono incontrati?

MUTOLO G.:

Guardi con precisione ... lei dopo mi dice chi te l'ha detto e quando è stato io ...

PRESIDENTE:

Mutolo lasci stare, Mutolo, Mutolo.

MUTOLO G.:

... Si incontrava con Salvo Lima. Riccobono si incontrava con Salvo Lima. Tanti personaggi si incontravano con Salvo Lima non era una cosa cioè ...

PRESIDENTE:

L'avvocato vuole sapere come lo sa?

AVV.SBACCHI:

Se lei lo sa e come? Ecco.

MUTOLO G.:

Come? Erano cose che si parlavano dentro il carcere con personaggi che appartenevano alla commissione.

AVV.SBACCHI:

Ho capito. Erano cose quindi che lei ha sentito al carcere. E' così o no?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

Senta, ancora una domanda. Lei ha detto di essere stato sottoposto a processo per omicidio. E' stato giudicato?

MUTOLO G.:

No, so che si doveva fare qualche processo poco tempo fa ma dopo non ho saputo più niente.

AVV.SBACCHI:

Non ne ha saputo più niente.

MUTOLO G.:

Ma ci ho alcuni procedimenti per omicidio.

AVV.SBACCHI:

Alcuni procedimenti per omicidio. E per questi procedimenti è libero?

MUTOLO G.:

Prego?

AVV.SBACCHI:

E' libero per questi processi di omicidio? Cioè ha un'ordinanza di custodia cautelare o no?

MUTOLO G.:

No, io non lo so perché lo sa il mio avvocato se io ci ho custodia cautelare o no. Io so che ci ho ... diversi omicidi ci sono dei processi che io a giorni devo fare però di quanto carte mi sono arrivate io perdo il conto. Lo sa il servizio centrale, il mio avvocato, io non lo so.

AVV.SBACCHI:

Quindi diciamo sono i processi istaurati a seguito della sua confessione, esatto?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

Senta, a proposito sempre di queste sue vicissitudini. Lei è stato condannato a nove anni per spaccio di stupefacenti o traffico di stupefacenti e la signora a sei, esatto? Ora volevo dirle, perché non ho capito bene, lei ha fatto appello contro questa sentenza o no?

MUTOLO G.:

Senta, io i nove anni li ho presi a Livorno e non c'entra niente con Palermo ...

AVV.SBACCHI:

E ha fatto Appello?

MUTOLO G.:

Io ho fatto Appello ...

AVV.SBACCHI:

E sua moglie?

MUTOLO G.:

... E me l'hanno confermato.

AVV.SBACCHI:

E gliel'hanno confermato e per ora è in Cassazione il processo?

MUTOLO G.:

Io ho preso tre anni come continuazione perché avendo diversi processi ... i nove anni mi hanno ... sono rimasti quelli di Livorno e quelli di Civitavecchia, che ero stato condannato in un primo tempo a nove anni pure dopo l'hanno portato a tre anni, mi hanno dato la continuazione.

AVV.SBACCHI:

E c'è ricorso per Cassazione?

MUTOLO G.:

No, no. Già sono definitivi.

AVV.SBACCHI:

Definitivo. E come li sconta questi anni?

PRESIDENTE:

Scusi avvocato. Di questi precedenti di Mutolo si potrebbe preparare una scheda e così abbiamo una scheda aggiornata.

AVV.SBACCHI:

Momentaneamente li sta scontando questi nove anni?

MUTOLO G.:

Sissignore.

AVV.SBACCHI:

Quindi lei quanto sta scontando per ora?

MUTOLO G.:

Ma io ho scontato da quando io mi sono messo a collaborare altri quattro anni.

AVV.SBACCHI:

In arresti domiciliari, se ho capito bene?

MUTOLO G.:

Sissignore.

PRESIDENTE:

E allora questo certificato se non ci sono ...è un certificato del Casellario Giudiziario?

AVV.SBACCHI:Sì, Presidente se consente do una guardata per potere rilevare ...

P.M.:

Ha preso 15 e 4 mesi definitivi dal momento in cui ha cominciato a collaborare. 3 anni, un 9 anni e quattro mesi ed un tre anni. In precedenza aveva preso 13 anni e dieci mesi.

PRESIDENTE:

E allora può proseguire avvocato.

AVV.SBACCHI:

Sì, sì Presidente, avevo controllato ... Senta volevo chiederle. Sindona chi era che lei sappia? Che attività faceva?

MUTOLO G.:

Sindona chi era? Era un banchiere insomma una persona importante legato, diciamo, a diversi personaggi di tutta Italia.

AVV.SBACCHI:

E Calvi chi era?

MUTOLO G.:

Calvi chi era? Un altro banchiere insomma di un altro banco insomma della Lombardia.

AVV.SBACCHI:

Un banchiere della Lombardia. E che rapporti aveva Lena, mi pare che ha detto che si chiamava Lena, suo codetenuto, che rapporti aveva Lena con Calvi che lei sa?

MUTOLO G.:

Ma guardi, Lena i rapporti che aveva con Calvi , non lo so. Io le posso dire Lena che rapporti aveva con quel prete che io dico e con l'onorevole Giulio Andreotti, insomma, io questo ho detto. Io non so ...

AVV.SBACCHI:

Che rapporti aveva Lena con Giulio Andreotti?

MUTOLO G.:

...quali rapporti Lena aveva con Calvi. Io ho raccontato il discorso della borsa però non è che ho detto che Lena era amico di Calvi o di (incomp.) io ho detto che Lena aveva la borsa, quella famosa borsa che tanti dicono che quando è morto Calvi le è stata trafugata, ce l'hanno rubato.

AVV.SBACCHI:

Mi interessano sapere i rapporti tra Lena e l'onorevole Andreotti.

MUTOLO G.:

L'onorevole Andreotti aveva fatto il garante, diciamo, con questo prete che io non so ...ma che ci dovrebbero essere dei documenti ...

AVV.SBACCHI:

Signor Mutolo, mi scusi.

MUTOLO G.:

... Per come mi diceva il Lena che le hanno sequestrato a casa ...

AVV.SBACCHI:

Io le ho chiesto un'altra cosa.

MUTOLO G.:

(incomp.) in un villino in cui lui scriveva che anche se non pagava il prete non ci interessava niente perché il garante era Giulio con riferimento all'onorevole Andreotti.

AVV.SBACCHI:

Con riferimento. Mi spieghi che significa con riferimento. Cioè che disse Lena?

MUTOLO G.:

Che nella lettera scriveva solo Giulio puntini, puntini ma il riferimento era , Lena mi dice a me, che il Giulio era il famoso onorevole Giulio Andreotti.

AVV.SBACCHI:

E lui a chi scriveva questa lettera?

MUTOLO G.:

A questo prete.

AVV.SBACCHI:

A questo prete. Ho capito. Ora io le ho chiesto un'altra cosa. Che cosa sa lei di rapporti tra Lena e l'onorevole Andreotti?

MUTOLO G.:

Allora, io parlo in una maniera non comprensibile. Eppure mi sforzo di essere in Italiano.

AVV.SBACCHI:

No, è una domanda precisa. Le risultano rapporti ...

MUTOLO G.:

Io le sto dicendo che Lena mi raccontò questo discorso che quando ha messo all'incasso questi assegni da 600 milioni che erano diciamo, i primi soldi di una trattativa di sei, sette miliardi, va bene, per questa borsa, per questi documenti aveva portato Lena con Flavio Carboni a questo prete, che nemmeno mi ricordo come si chiama il prete, a un certo punto il Lena mette all'incasso questi due assegni e gli assegni gli ritornano indietro, non vengono pagati. Incominciano a scrivere .... Lena ... in cui una copia la manda al prete e una se la conserva lui.

AVV.SBACCHI:

Scusi, Lena era detenuto in quel tempo ? Quando scrive le lettere era detenuto? Lena era detenuto quando scrive le lettere?

MUTOLO G.:

No. Che c'entra detenuto. Me lo racconta mentre che è detenuto però questo dialogo avviene quando sono fuori. Quando il Lena viene arrestato, va bene, e dopo parla con me si preoccupava perché i carabinieri, in una villa dove ... di appartenenza di questo Lena avevano sequestrato queste lettere cioè quelle che scriveva Lena e quello che rispondeva il prete. Il Prete si giustificava che non pagava perché nella borsa non c'erano quei documenti che interessavano al Vaticano e il Lena invece diceva che i documenti erano quelli, ora io non so quali documenti sono, però non ci interessava niente perché come garante, cioè di questa fiducia, era, nella lettera , era Giulio e Lena si preoccupava se risalivano all'onorevole Giulio Andreotti.

AVV.SBACCHI:

Ora volevo chiedere precisamente. Le ha mai detto Lena di avere incontrato il Senatore Andreotti, di avere parlato con il senatore Andreotti?

MUTOLO G.:

Guardi, lui queste parole specifiche non me li dice. Lui mi dice che il garante era l'onorevole Andreotti però io ora non mi ricordo se lui mi specificò di avere parlato direttamente con l'onorevole Giulio Andreotti oppure se ci parlò Calvi. Io non lo so cioè però posso dire quello che mi ha riferito Lena.

AVV.SBACCHI:

Quello che le ha riferito Lena. Quindi questo discorso che avesse incontrato Andreotti non glielo ha detto?

MUTOLO G.:

Beh! Non è che mi disse io non ho incontrato l'onorevole Andreotti.

AVV.SBACCHI:

No io ho incontrato.

MUTOLO G.:

O io ho parlato con l'onorevole Andreotti. Lui mi parlo di queste lettere ...

PRESIDENTE:

Va bene, Mutolo.

MUTOLO G.:

... di quelle lettere e in quelle lettere, nelle lettere c'era scritto ... cioè si commentava il contenuto delle lettere, nel contenuto delle lettere c'era: va be' tanto a me non mi interessa niente perché garante c'è Giulio.

PRESIDENTE:

Va bene, abbiamo capito, Mutolo.

AVV.SBACCHI:

Questo lo sappiamo a memoria.

PRESIDENTE:

Andiamo avanti avvocato.

AVV.SBACCHI:

Sì, Presidente, le chiedo scusa.

PRESIDENTE:

E allora viene acquisito a fascicolo del dibattimento il certificato aggiornato del certificato del casellario giudiziario riguardante Mutolo Gaspare sull'accordo delle parti. Prego.

AVV.SBACCHI:

Presidente, io a questo punto ho soltanto un'istanza da fare che sarà meglio precisarla in prosieguo di fare un elenco dei testi di riferimento citati da Mutolo e che siano sentiti.

PRESIDENTE:

Va bene. Ci sono altre domande da parte dei P.M.?

P.M.:

Nessuna, signor Presidente.

PRESIDENTE:

Senta, la domanda del Presidente. Mutolo, mi sente?

MUTOLO G.:

Sissignore.

PRESIDENTE:

Senta, lei per il processo quello per le estorsioni fu condannato a nove anni, è vero?

MUTOLO G.:

Sissignore.

PRESIDENTE:

Lei ha accennato che ci fu un tentativo di aggiustamento di questo processo. Come finì? Che cosa successe?

MUTOLO G.:

Dunque, io quando a me mi imputano, diciamo, questo reato io subito vado a Barcellona perché pensavo male che vada posso prendere due anni di proscioglimento e quindi a un anno sono fuori tanto già un po' di mesi insomma li avevo fatti perché era la legge del processo che avevo passato io, Cappiello, e quindi mi sentivo libero. A un certo punto mia moglie mi viene a dire che mio compare, Micalizzi Salvatore, le aveva detto che il processo lo faceva il Presidente Aiello cioè e dice: se puoi ritornare a Palermo, al carcere di Palermo perché torna al carcere di Palermo. Io a questo punto ho dovuto riparlare con i dottori perché già mi avevano applicato l'articolo 207, cioè la pericolosità, quindi riparlo con i dottori dicendoci che a giorni avevo il processo quindi mi sentivo bene e se gentilmente mi potevano mandare a Palermo. Quindi io rientro a Palermo, quindi sono tranquillo, pacifico che il Presidente Aiello è una persona insomma che c'erano persone che ci parlavano, come Antonio Mineo e Carlo Castronovo. Però si fa il processo a un certo punto ci deve essere la sentenza, il Presidente Aiello esce e rinvia per 15 giorni. Io parlo con l'avvocato e ci ho detto: come mai questo rinvio? Dice: ma ..., non ci vidi chiaro, anche perché se il Presidente ti voleva assolvere, ti assolveva quindi io non so cosa vanno cercando. Quindi io faccio andare di nuovo, perché è un periodo in cui ogni settimana sempre qualcuno entra a fare dei colloqui straordinari in matricola al carcere di Palermo, riparlo con mio compare, Salvatore Micalizzi, ci dissi: guarda che è strano che il Presidente è uscito dalla camera di consiglio senza la sentenza. Andate di nuovo a parlare con Antonio Mineo, insomma, con Carlo Castronovo e vedete se ci sono delle difficoltà perché se ci sono delle difficoltà io me ne vado al manicomio e già li ho fatti basta che mi danno il proscioglimento insomma ... io sono fuori. Mi portano la risposta, mio compare mi dice che c'erano andati con Manuele D'Agostino, Manuele D'Agostino della famiglia ... era un uomo d'onore della famigli di Santa Maria del Gesù, vanno a parlare con Antonio Mineo e Carlo Castronovo, hanno la risposta subito e il Presidente gli dice: ma non parliamo la stessa lingua ...Cioè era sicuro il discorso invece dopo fanno la sentenza ed esce con questa sentenza che tutti gli avvocati si sono meravigliati come mai un processo per tentativi di estorsione, perché io avevo non estorsione consumata ma tentativi estorsioni, aveva racimolato 9 anni. Quindi dopo leggiamo il dispositivo di sentenza insomma e ... nell'Appello succede la stessa cosa.

PRESIDENTE:

In Appello fu confermata questa sentenza?

MUTOLO G.:

Sissignore. Nell'Appello succede la stessa identica cosa e il fatto strano è che anche a Roma succede la stessa identica cosa e cioè una cosa indescrivibile. Lei pensi che questo processo a Roma cioè si fa nel giro di pochissimi mesi da un Presidente che già aveva letto le carte e diceva se mi arriva a me in mano io entro nel merito e lo assolvo. Stranamente all'ultimo momento l'hanno messo in minoranza ed è stata confermata la pena di 9 anni. Quindi sono fatti strani purtroppo che ... non lo so

PRESIDENTE:

Insomma in Appello la sentenza le fu confermata, è vero Mutolo?

MUTOLO G.:

Sissignore.

PRESIDENTE:

E il Presidente fu parlato oppure no?

MUTOLO G.:

Sissignore. Però non da Ignazio Salvo perché io, ancora noi siamo intorno al '78 quindi io non so con chi parlano, Riccobono con chi parla però già si sapeva che questo Presidente, Mollica, era bravo, era buono, perché già tanti altri processi, per esempio io, gliene cito uno del nipote di Tommaso Spataro, del fratello di Lucchese in cui era stato preso con la telecamera che aveva fatto una rapina, in Appello ... era stato condannato in primo grado, in Appello gli andò in sorte.

PRESIDENTE:

Insomma le fu confermato, è vero Mutolo? Le fu confermato invece nell'altra vicenda del processino fu trattato lei diversamente.

MUTOLO G.:

Dopo, cioè dopo siamo nell'81 del processino. Già io quando parlo di questa sentenza d'Appello noi siamo intorno al '78 quindi io parlo del processino in periodi successivi. Cioè ma quando c'è l'appello di questi nove anni non è che siamo nell'81, siamo nel '78, '79 ma credo nel '78 quindi non so chi ci parlò quale spinta c'era. Perché signor Presidente, anche quando un Presidente veniva parlato c'era diciamo l'interessamento. Può darsi che ...

PRESIDENTE:

Va be', lasci stare i può darsi, Mutolo. Lasci stare i può darsi, può bastare.

MUTOLO G.:

Scusi. ...Cioè il discorso era che io facevo parte di una corrente di Rosario Riccobono in cui Stefano Bontate ...

PRESIDENTE:

Mutolo, può bastare. La risposta va bene, basta. Altre domande della difesa? Allora a questo punto ...

AVV.FORESTA:

Presidente, mi da la parola un attimo.

PRESIDENTE:

Chi è lei? L'avvocato Foresta?

AVV.FORESTA:

Sì, Presidente.

PRESIDENTE:

Dica, dica avvocato.

AVV.FORESTA:

Senta, poiché durante l'interrogatorio del signor Mutolo non sono stato assolutamente inquadrato dalle telecamere e poiché avendo un maggiore libertà di movimento, almeno apparentemente, rispetto alla posizione logistica da me assunta nella fase iniziale dell'udienza avrei potuto influire negativamente sulla genuina assunzione della prova seppure in linea astratta così come adombrato dalla difesa dell'imputato ...

PRESIDENTE:

No, no, no. La difesa non aveva adombrato ...

AVV.FORESTA:

Che il Cancelliere vogliaattestare l'assoluta correttezza del mio operato professionale per fugare ogni qualsiasi dubbio residuo in ordine alla modalità con cui ho assistito all'esame del Mutolo.

PRESIDENTE:

Avvocato Foresta, stia tranquillo.

AVV.FORESTA:

Mi pare doveroso salvaguardare l'onore e il prestigio non mio personale ma dell'avvocatura nella sua totalità, categoria professionale a cui appartengo. Se in linea puramente astratta è stata paventata la possibilità di un qualche inquinamento probatorio ritengo che nel caso concreto si debba dare atto che ciò non è accaduto per la tranquillità della difesa dell'imputato e per lo stesso collegio cui è demandato il gravoso compito di giudicare anche sulla base delle dichiarazioni oggi rese dal Mutolo. Vorrei che questo mio breve intervento venisse inteso nel suo vero significato non vana e gratuità polemica ma ristabilimento di specifici e distinti ruoli processuali quello dell'imputato di reato connesso e quello del difensore. Grazie Presidente.

PRESIDENTE:

Va bene. Siccome l'assistente giudiziario non ha detto nulla significa che non è accaduto nulla di inquinante perché se no sarebbe intervenuta ovviamente. Allora, a questo punto poiché nella prossime settimane sarà celebrato a Perugia il processo per l'omicidio Pecorelli quindi il processo lo aggiorno, lo rinvio al 18 giugno. 18 giugno in quest'aula ore 9.30. L'udienza è tolta.

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