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IDENTITÀ FRATTURATE

   

di Cromosoma X
tratto da
DECODER #8

   
    FILE#1

"Le femministe cyborg devono sostenere che noi non vogliamo più nessuna matrice di unità e che nessuna costruzione è l'insieme. L'innocenza, unitamente al corollario del vittimismo come unico territorio dell'interiorità ha già fatto abbastanza danno (...)"
Donna Haraway - WOMEN, SIMIANS AND CYBORGS

"Il Contrattacco è al contempo sofisticato e banale, ingannevolmente progressista e orgogliosamente reazionario, sfrutta i dati aggiornati della ricerca scientifica e il moralismo di bassa lega degli anni che furono; trasforma in bocconi prelibati per i media le tetre diagnosi degli osservatori di trend e degli pseudopsicologi, e la frenetica retorica dei predicatori della Nuova Destra. Il Contrattacco è riuscito a riformulare nel proprio linguaggio praticamente l'intera questione dei diritti delle donne."
Susan Faludi - CONTRATTACCO

Appare evidente come i valori del primo femminismo che più ci potevano aiutare (parità economica e sociale) siano stati vampirizzati e abbiano prodotto a livello di massa un "femminismo alla Cosmopolitan" (donne in carriera, donne nell'esercito) che ha generato una duplice reazione: un fastidio anche solo nei confronti della parola femminismo da parte delle donne più sensibili a determinati temi sociali e una pericolosa fascinazione che ha trascinato molte altre nel vortice dei "valori" carriera-denaro-affermazione di sé tipici del peggior capitalismo. Senza considerare tutte quelle che dal femminismo non si sono neppure lasciate sfiorare (vedi le Neo-Tradizionaliste scoperte - o inventate? - da Faith Popcorn (1)).
Questa trasformazione del femminismo ha prodotto presso le donne una colpevolizzazione da falsa emancipazione che le ha portate a considerare le dolorose contraddizioni delle loro vite più come il prezzo da pagare per la raggiunta parità economica che non come la conseguenza di una parità sociale mai raggiunta di fatto: "Ma di quale parità parlano? Se é vero che le donne ce l'hanno fatta allora perché l'80% delle lavoratrici svolge mansioni tipicamente femminili? [...] La tesi tanto strombazzata che il femminismo è responsabile dell'infelicità delle donne si rivela assurda e non pertinente. I mali ascritti al femminismo sono tutti dei miti. Dalla carestia di uomini all'epidemia di sterilità, dall'esaurimento psicofisico all'intossicante affanno quotidiano la cosiddetta crisi della donna trae origine da un sistema chiuso che inizia e finisce con i media [...] che perpetua ed ingigantisce un'immagine distorta della femminilità" (2).
Il "Contrattacco", nell'ultimo decennio ha tentato di generare presso le donne una cultura del basso profilo che le spingesse in ambiti e in ruoli sociali che non creassero l'ansia del confronto e che, soprattutto, non mettessero in discussione quelli maschili. Un ritiro che, a livello di teoria femminista, si è espresso attraverso la valorizzazione di una differenza creatrice di ruolo come unico campo di speculazione teorica. C'é però qualcosa di nuovo che potrebbe anche invertire questa tendenza. Si tratta di una recente teoria che considera la questione femminista inserendola all'interno di un contesto sociale dove l'impatto della scienza-tecnica ha un ruolo fondamentale. Perché la rivoluzione tecnologica/informatica non dovrebbe coinvolgere anche il femminismo? "Alla fine del XX secolo le macchine hanno finito per rendere ambigua la distinzione fra naturale e artificiale, mente e corpo, autosviluppo e sviluppo progettato esternamente insieme a un sacco di altre distinzioni che si usavano insieme a quella fra organismo e macchina. Le nostre macchine sono inquietantemente vivaci mentre noi cominciamo ad essere preoccupantemente inerti." (3).
Riconoscendo nelle donne, come del resto in tutte le altre categorie sociali, un soggetto costruito dalla cultura e nella società una frammentazione che annulla la possibilità di qualsiasi modello unico, Donna Haraway con il suo saggio e in particolare nel capitolo "A Cyborg Manifesto : Science , Technology and Socialist - Feminism in the late Twentieth Century", ipotizza l'obbiettivo femminista di un mondo post-genere, inteso come: "Uno sforzo per contribuire alla cultura Social-Femminista e alla sua teoria in modo post-moderno, non naturalista, all'interno di quella tradizione utopica che immagina un mondo senza generi, forse senza genesi ma proprio per questo, probabilmente, senza fine." (4).
Un mondo in cui gli schemi di ruolo sessuale si superano attraverso liberazione da ordini ancora più generali quali quello dell'umano in opposizione all'animale, in modo ancora più estremo dell'organismo in opposizione alla macchina e più generalmente attraverso l'eliminazione di tutti i bipolarismi che hanno caratterizzato la cultura occidentale fino a questo momento: "Le dicotomie fra corpo e mente, animale e umano, organico e meccanico, pubblico e privato, primitivo e civilizzato, ideologicamente sono tutte in questione" (5). Una posizione di questo tipo è a tal punto altra, da superare tutta la teoria che potrebbe basarsi su eventuali matrici naturali e insieme da riconoscere a tutte le differenze minoritarie che si sono prodotte all'interno del pensiero femminile e femminista lo statuto di esistenza all'interno della "disordinata polifonia" che caratterizza la frammentazione della società e delle identità sociali che la abitano: "Non c'é niente di relato all'essere femmina che colleghi naturalmente le donne fra di loro. Non esiste nemmeno un vero statuto dell'essere femmina, categoria in se stessa altamente complessa e costituita attraverso la contestazione di discorsi sessuali, scientifici e di altre pratiche sociali [...]. E cosa vuol dire NOI nella mia stessa retorica? Quali sono le identità a disposizione per realizzare un mito abbastanza potente da essere chiamato NOI? [...] Una dolorosa frammentazione fra femministe (per non dire di quella fra donne) lungo ogni possibile linea d'errore ha reso elusivo il concetto di donna" (6).
Una provocazione? Forse. Che però, presa in considerazione, potrebbe contribuire a dare aria a riflessioni intellettuali che si stanno stringendo sempre di più attorno alla donna, alla sua fisicità, alle sue particolarità di pensiero, pur attribuendole una sorta di superiorità, di non-responsabilità nel disastro sociale.
Una superiorità che colloca la donna come la ri-ordinatrice del disordine violento maschile: una figura teorica che funziona molto bene. Chi, infatti, non sarebbe d'accordo che aggressività, violenza, egocentrismo, non-dialogo siano forme di comportamento riprovevoli e il più possibile da eliminare? Va anche detto però che la costruzione di una simile figura femminile, esclusivamente pacificatrice, votata al dialogo e alla traduzione dell'emotività, al non egocentrismo a favore della collettività, insomma materna e solo buona non si limita a costituire un modello molto difficile da mettere in pratica in prima persona e piuttosto spoglio di capacità di autodifesa, ma ci relega in un ruolo preconcettualmente nonviolento funzionale al sistema che tante ingiustizie pare generare. Di qui la necessità di un nostro inquinamento/mutazione necessario alla sopravvivenza in questo ambiente che, seppur in termini paradossali, Paxton Quingley esprime così bene in "Armata e femmina" quando scrive: "Qui non si tratta di aprire un dibattito filosofico sull'uso delle armi, si tratta di sopravvivere in una società sempre più violenta".
Segue il dato: a Orlando, in Florida, zona pare flagellata dagli stupri, migliaia di donne si sono armate e hanno partecipato a corsi di autodifesa: solo un anno dopo il tasso delle violenze era diminuito dell'80%.

NOTE

  1. Faith Popcorn, nata Plotkin, cambia il suo cognome perché ritiene l'attuale "più buffo, più simpatico, più memorabile". Americana, pubblicitaria, lascia l'agenzia per fondare la Brain Reserve , una clinica del futuro in grado di identificare quelli che saranno i trend psico-socio-demo-economici che governeranno le abitudini dei consumatori. Nei primi anni Ottanta inventa la teoria del bozzolo (Cocooning), cioé una previsione che vede le donne tornare a casa a fare la calza, cuocere crostate a base di marmellate biologiche, occuparsi dei bambini e di orti metropolitani sentendosi finalmente realizzate dopo l'orrore della ricerca per la parità economica che le aveva rese isteriche, sole, egoiste e frustrate nel desiderio di maternità. La Popcorn riesce a vendere questo retrotrend ad una serie di multinazionali e Advertising Network molto potenti che sono ben felici di accogliere il ritorno di questa consumatrice inconsapevole e neotradizionale che completa la sconfitta delle conquiste femminili del decennio precedente. Non ci è dato di sapere se il Cocooning si sarebbe realmente mai avverato, anche se ne dubitiamo. Perché di fatto, sono state queste stesse multinazionali che si sono messe a spingere forsennatamente prodotti e stili di vita che andavano in direzione di questo trend; che lo hanno prodotto. Il fenomeno è stato amplificato grazie alla cassa di risonanza che di solito i media regalano a queste operazioni economico-politiche.
    ATTENZIONE: Il Cocooning, comunque, è già roba vecchia. Il retrotrend più attuale inventato dalla Popcorn si chiama Burrowing. To burrow vuol dire seppellire: ci prevede già tutte morte?
  2. Susan Faludi, Contrattacco, Baldini e Castoldi, Milano 1992.
  3. Donna Haraway, Women, Simians and Cyborgs (tradotto in "Future Anterieur" e in "Rif Raff")
  4. ibid.
  5. ibid.
  6. ibid.

 

FILE #2

Il difficile non è raggiungere qualcosa. È liberarsi dalla condizione in cui si è. Mi ero stufata di sentirmi dire "Marguerite, sta zitta per favore!". Margherita, l'unica lavatrice con un nome di donna. Signorina, com'era vestita la sera in cui sostiene di essere stata aggredita? Mi basterà una tinozza d'acqua calda e sarò esattamente quella di prima! Le donne non hanno invidia del pene, sono gli uomini ad invidiare la fica. Il body Insomnia Café aderisce al corpo come una carezza. Mi chiamano Mamma, mami o nonna, ma non Minni. Le madri non hanno niente da lasciare alle figlie se non la capitolazione. "Hai una voce diversa" disse lui "In che modo diversa?" "Come se fossi convinta di contare qualcosa"."Ma perchè lei ha fatto quattro figli?" "Perchè mi venivano bene e perchè avevo tempo da perdere". Il dottor Gordon mi fissò due piastre metalliche su entrambi i lati della testa (...) WHEEEEEEEHEWEEEEEEH! Mi chiesi quale fosse la cosa terribile che avessi commesso. Il maschio ha un tocco da Re Mida al negativo, tutto quello che tocca si trasforma in merda. Se le donne hanno raggiunto la parità perchè costituiscono i 2/3 degli adulti poveri del mondo? Quando avevo deciso di assumere una segretaria avevo pensato che tanto valeva prenderla bella. Sai usare il frigorifero? Reggiseno refrigerante Beauty Program basta metterlo nel frigo perchè sia sempre pronto all'uso, aiuta il seno a restare florido e sodo. Sputiamo su Hegel la dialettica servo/padrone è una regolazione di conti fra collettivi di uomini: non prevede la liberazione della donna, il grande oppresso della società patriarcale. Tu non pensi che essere donna sia una maledizione? Il gene Y (maschio) è un gene X (femmina) incompleto, vale a dire una serie incompleta di cromosomi. Le donne dovrebbero dissociarsi dal sistema monetario, smettere di comprare, darsi ai saccheggi. C'è una sola cosa che mi fa arrabbiare: quando mi si rompono le unghie. Rondine, dalle belle cosce, dal ventre piatto e dal seno che ti aveva fatto trasalire le prima volta che l'avevi visto, che nessun altro uomo avrebbe potuto toccare. Sukia in sottomissione. Sente quel puzzo di pene non lavato e pensa che questa è un'altra cosa che sua madre si è dimenticata di dirle. L'orgasmo vaginale è pura campagna propagandistica organizzata da maschi concupiscienti allo scopo di persuadere le donne non solo ad andare a letto con loro ma anche a fingere di godere a non finire. Voglio essere libera dalla catena, non per un attimo. A liberare le donne dall'egemonia maschile sarà la totale eliminazione del sistema basato sul lavoro e sul denaro e non il raggiungimento della parità economica con l'uomo dentro questo sistema. Un giorno esasperata diedi in escandescenze e mio marito non trovò di meglio che chiamare un'ambulanza. Nell'universo maschile la donna è altrove. La donna stessa, come la famiglia appare un oggetto naturale, pur essendo in realtà una creazione della cultura. La donna portò un modulo che il marito avrebbe dovuto firmare e dichiararsi d'accordo sul fatto che la moglie avrebbe fatto uso di anticoncezionali. Può un assorbente cambiare la vita di una donna? Ho ricordi belli di quell'intesa fra donne: loro e me. Mi stimava, forse, con quell'atteggiamento tipico dell'uomo - intellettuale per di più - che giudica la donna. Sulla posizione femminile anche gli amici sono nemici. Il fatto che abbia scelto come punto di vista la paura di una donna per parlare della guerra. Non sono mai riuscita a capire cosa sia il femminismo: so solo che gli altri mi definiscono femminista ogni volta che esprimo sentimenti che mi differenziano da uno zerbino. Non puoi permetterti di invecchiare. E in questa posizione emarginata, di oppressa, la parola è molto più libera, più generale, perchè resta nella materialità della vita. Non c'è più caffé, e cosa dico a mio marito? È un lavoro pazzesco la gestione di una casa. Mentre la bionda riflessa nella vetrata, quella si che era interessante. Rendendosi conto che la stavo sbirciando si sistemò in modo da mostrarmi le gambe. Allora, signorina, com'era vestita la notte in cui sostiene di essere stata aggredita? Gli uomini con i crani sottili non dovrebbero cercare di coinvolgere nelle loro fantasie donne scelte a caso. Ma l'uomo, lui è cambiato? Grida meno forse. Gli capita di riposarsi dalla sua voce. Credo che il comportamento dell'uomo verso la donna, in generale sia un comportamento brutale, autoritario. Ma questo non prova che l'uomo sia brutale o autoritario. Alla fine degli anni '80 le percosse sono risultate la principale causa di lesioni per la popolazione femminile. Il grado dell'emancipazione femminile è la misura naturale dell'emancipazione universale. Cindy: la donna calendario. E adesso sfogliami. Nella grande baraonda delle parole. Ho scelto: Candy! Posa sul tuo capo la corona, mia regina, e noi costruiremo una nuova città su queste rovine. Che donna sei in ogni cosa che fai. L'alcolismo diventa scandalo se a bere è una donna. È la natura divina che è colpita. Un attacco di cuore a volte è più duro da sopportare per la moglie che per il marito ammalato. Eccole qua che si lamentano, piagnucolano e spettegolano: hanno sempre da brontolare. Ci bruciavano. La prima scuola è stata mia madre stessa. Mia madre fu impiccata. La guaina dimagrante "donna più" ha la parte media formata da schiuma di poliuretano che provoca la sudorazione adatta a combattere la cellulite. Non sono depositaria del pensiero totalitario, voglio dire definitivo. Ho evitato questa piaga.

Tutto il materiale di questo cut-up è preesistente e tratto da:
Marguerite Duras, Tituba, Alda Merini, Juliet Mitchell, Charles Fourrier, Elaine Morgan, Eva Figes, Valerie Solanas, Carla Lonzi, Marguerite Yourcenar, Ellen West, Jim Thompson, Mickey Spillane, Claudia Cardinale, Franca Ongaro Basaglia, Donna Swanson, Silvia Plath, Susan Faludi, Eldridge Cleaver, Helen Zahavi, Postal Market, Harmony, Pratica e Pubblicità varia.

OPZIONI FEMMINILI: PAZIENZA E ODIO

C'era una volta una ragazza.
C'era una volta la nascita di una ragazza
che sgusciò fuori da un utero affaticato,
e cadde in un'epoca isterica in cui tutto il sangue dell'universo era affaticato.
Tutta la sua eredità culturale la spingeva a credere che gli uomini delle caverne fossero semidei, che la guerra fosse qualcosa di naturale
e la prostituzione la prima forma di lavoro conosciuto.
Le mitologie storicamente documentate le ordinavano di stare appesa in cielo a riflettere, come una stupida luna.
C'era una volta una ragazza che diventò più piccola delle sue stesse ossa, più molle dei propri muscoli,
cui fu insegnato che per le donne nella vecchiaia non c'è splendore,
e che imparò a sforbiciare via parti del suo corpo di conoscenze
per diventare attraente per avere qualche cosa da fare.
La bellezza la aggredì, la famiglia la colonizzò,
e le maniere buone e quelle cattive si accaparrarono le sue uniche scelte:
donne dotate di pazienza & donne cariche di odio.

La donna che sta lì ad aspettare non sente l'insorgere dell'energia quando le arriva il sangue.
per l'igiene intima si sciaqua con i preparati margherita che sanno di limone e adopera le sue parti di sotto tirate a lucido
come morse da macellaio.
Tutto è prevedibile in lei: camicie stirate, animali con le unghie tolte, cosce accavallate.
Una pollastra modellata dai giornali, dedica l'anima al proprio amante
si riproduce in una se stessa coi labbri biforcuti e i pannolini per la cacca.
Dalle un'occhiata com'è piccolina.
Dalle un'ultima occhiata quando sei stanco da morire.
Avvicinala quando ti sei compromesso con le confessioni,
quando sei pronto per gli omogeneizzati.
La donna che sta lì ad aspettare
non fa venire in mente nessuno che conti qualcosa.
Un'ennesima donna senza un disegno politico, senza una voce guerriera.
La donna che sta lì ad aspettare si tira su i capelli e nega di sentirsi minacciata.
Si rattrappisce, si nasconde, cade nei pericoli come un cane barbone cresciuto in gabbia.
La donna che sta lì ad aspettare non ha imparato nulla dalla violenza carnale a parte la solita bocca piena.
Gli uomini disprezzano la donna che sta lì ad aspettare / dai loro cazzi esplodono liquide aggressioni / l'uomo della legge & l'uomo del Signore
& l'uomo del coltello studiano i film del suo terrore / puttana di una parola per la donna che sta lì ad aspettare/ coltelli da cucina per il cliotoride della donna che sta lì ad aspettare/ bastonata come un cielo bianco / piena di lividi quando grumi di sangue atterrito precipitano verso la ferita della donna che sta lì ad aspettare / la bomboletta spray & il fischietto & le chiavi di casa la rinchiudono nella sua paura / aspetta solo che tutto il tuo dolore sia sturato.
Fiducia come mani piegate indolenzite, per bene, per prima, per ultima
è per sempre, sta lì ad aspettare.

Non sua sorella la donna che sa odiare.

Alla donna che sa odiare piace essere nuda, i suoi capezzoli sono
un arsenale, il suo odore un'arma,
tutto ciò che rosso o rotondo dentro il suo corpo un deposito.
Ragazza spiritosa dell'ultimo minuto, sempre pronta allo scatto,
la donna che sa odiare ride come una fiammata di guai,
la gioia della donna che sa odiare si scioglie in stomaco, in colesterolo, in feste di grondanti sensazioni.
Qualcuno vorrebbe leccarla qualcun altro vorrebbe che le colasse il mascare sulle guance.
Vedila in questa luce: orgasmo nero figo e dentro ci abita il suo dolore più feroce lavato e stagionato e freschissimo nel cuore della notte.
Lei che urla che suda che strattona il tuo portamento ammirabile.
La donna che sa odiare odia soprattutto la propria madre,
e tutte le fiche ordinate che implorano figli.
Tagliatela con una promessa di mamminità.
Bucatela con dei bambini che sono il lavoro più bello.
Il giorno della mamma cade in adorazione dei suoi pannolini.
Il giorno del papà si alluzza tutta quanta per la caccia.
La sua sconfitta sono le rughe sul collo, le cisti di grasso & il giorno che il culo e le tette le si afflosceranno come dei calzini.
Eccoti vecchia. Vecchia culandrona senza figli, gli uomini le strillano dietro ma se la fottono ugualmente.
Gli uomini non hanno che odio per la donna che odia / dai loro cazzi esplodono liquide aggressioni / l'uomo della legge & l'uomo del Signore
& l'uomo del coltello studiano i film del suo terrore / puttana di una parola per la donna che odia / coltelli da cucina per il clitoride della donna che odia / bastonata come un cielo bianco / piena di lividi con grumi di sangue atterrito precipitano verso la ferita della donna che odia / la bomboletta spray & il fischietto & le chiavi di casa la rinchiudono nella sua paura / si distingue solo all'interno del cerchio femminile del serpente che si mangia il culo.
Odio: l'inizio che oscura le sorgenti della fede, per prima cosa e per ultima, sempre, odio.

E ancora una volta
come sempre
all'inizio
c'era una volta una ragazza.
Una ragazza che non riusciva a inghiottire le immagini fuori uso che le servivano per colazione.
Una volta la ragazza sentì il proprio mondo che sussurrava: i traditori sono le tradizioni non fidarti di nessuno.
Una volta la ragazza si allontanò dalla madre del proprio corpo, dal senso di colpa della madre della sua gente, e desiderò di non dovergli fare del male.
Una volta una ragazza chiuse le mani attorno al nucleo del proprio silenzio, strinse in pugno gli elementi della sua vacuità e se ne cavò fuori.
Una volta una ragazza lisciò con la carta vetrata la propria maschera, rimosse la pellicina della negazione e inalò l'aria della meraviglia.
Solitaria.
Una volta una ragazza fece l'amore con la verità.
Una volta una ragazza fece le brutte cose con la rettitudine.
C'era una volta una ragazza, una semplice ragazza, che urlava da in cima alle scale MI SONO VENUTE LE MIE COSE e sentiva che era veramente una cosa bellissima.

Michelle T. Clinton