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AMBIENTE
CONTRO IL NEOLIBERISMO PER UN PERCORSO POLITICO COMUNE DELL’ECOLOGISMO, DEI MOVIMENTI SOCIALI E DEI LAVORATORI IN TOSCANA PROPOSTA DI UNA “CARTA DI COORDINAMENTO” (scaturita dall’incontro di Pistoia del 31 gennaio scorso)
Giorno dopo giorno assistiamo all’imbarbarimento del rapporto tra Uomo, Società e Natura sotto la spinta dei rapidissimi processi di ristrutturazione delle economie mondiali che incrementano lo sfruttamento dei paesi del Sud del Mondo e attaccano le condizioni di vita e di lavoro nei paesi del Nord.
Una strategia distruttiva dettata dalle logiche delle multinazionali, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale che definiscono direttamente le politiche dei singoli stati nazionali. Il carico delle attività produttive e gli effetti del primato dell’Impresa e del Mercato sono divenuti insostenibili per gli ecosistemi. E questo degrado riguarda, oltre all’ambiente naturale, anche i contesti concreti di vita sociale, istituzionale, culturale. Giunge a compimento un processo di colonizzazione che sottrae alle popolazioni il controllo, e molte volte la stessa possibilità di incidere, sui propri beni naturali, culturali ed economici. Diritti singoli e collettivi che sembravano ormai acquisiti vengono duramente attaccati in nome della ‘flessibilità’ del mercato (smantellando lo stato sociale, precarizzando i rapporti di lavoro, attaccando gli stessi diritti di cittadinanza) e le funzioni di tutela e di garanzia dei più deboli vengono sempre più ridimensionate attraverso la privatizzazione di tutti i ‘servizi’ e della formazione del cittadino. Il binomio che continua a produrre ‘salute economica’ (i profitti di impresa)da una parte e ‘degrado sociale’ e ambientale dall’altra deve essere arrestato.
Occorre rilanciare la politica come pratica di autorganizzazione e di costruzione di rapporti sociali di ‘liberazione’ a partire dai luoghi concreti in cui si manifestano i problemi ed i conflitti.
In questo sforzo di connessione dei percorsi politici e sociali locali con la molteplicità delle esperienze di resistenza e di trasformazione che a livello globale (nazionale ed internazionale) si oppongono al pensiero unico dell’Economia e alla sua pratica, si gioca la possibilità di costruire un argine al Neoliberismo dilagante.
In Toscana la politica liberista assume il volto più mediato (ma con forte connotazione decisionistica) di una modernizzazione degli apparati produttivi e delle infrastrutture i cui effetti sono: degrado ambientale ed attacchi alle condizioni di vita dei ceti popolari. Alla base di ciò vi è un nuovo patto tra ceti politici e amministrativi che da sempre governano la Toscana e le roccaforti del vecchio e nuovo capitalismo italiano (Fiat, Enel, Grande Distribuzione, ecc.) che ridefinisce le politiche territoriali (urbanistica ed energia, gestione delle risorse) e gli stessi assetti politici ed amministrativi sempre più improntati ad una gestione tecnocratica ed autoritaria del potere. A ciò si oppongono, nonostante tutto, una molteplicità di soggetti sociali e di movimenti che anche in Toscana dimostrano che i suddetti processi di modernizzazione provocano una diffusa risposta sociale.
Comitati contro gli inceneritori e la politica regionale di gestione dei rifiuti, Gruppi contro l’Alta Velocità ferroviaria, organizzazioni di base dei lavoratori, gruppi ed associazioni ecologiste, Centri Sociali,lotte per la casa, per la solidarietà e l’uguaglianza, mobilitazioni internazionaliste e contro gli effetti mondiali del Neoliberismo, rappresentano bene la ricchezza di questi movimenti ed elaborazioni presente anche a livello della nostra regione.
Questa risposta di base tuttavia sconta notevoli difficoltà nel riunificare sul terreno della consapevolezza e della progettualità, i vari spezzoni di movimento e di iniziativa collettiva.
Per questo i partecipanti alla assemblea su ‘ Neoliberismo, Ecologia Sociale ed Alternativa Politica’ tenutasi il 31 gennaio a Pistoia si impegnano a costruire un nuovo percorso di collegamento e di agire politico aperto a tutti quei soggetti che sono consapevoli della forte necessità di una opposizione politica complessiva ai processi di modernizzazione in atto anche in Toscana.
Questo percorso politico, aperto ma organizzato, riconosce il valore positivo del pluralismo e delle differenze presenti al proprio interno e ritiene indispensabile la definizione di un programma di iniziativa comune, basato sulla ricchezza di elaborazione che proviene dai movimenti locali, dai tentativi di formazione di nuovi percorsi ed aggregazione politica che si stanno costituendo sia a livello nazionale che regionale e capace anche di una propria, autonoma, ulteriore elaborazione di queste spinte.
Allo scopo di dare concretezza a tutto questo viene costituito un coordinamento politico provvisorio formato da rappresentanti delle associazioni, dei movimenti partecipanti a questa assemblea.
Il compito di questo coordinamento sarà quello di lavorare alla costruzione di:
Ø l’approfondimento di un programma di iniziative comuni;
Ø strumenti efficaci di potenziamento delle battaglie e delle proposte dei movimenti ecologisti e sociali;
Ø una o più vertenze significative nel territorio regionale.
Tra i nodi più importanti da aggredire, che potrebbero costituire una piattaforma per aprire significative vertenze con la Regione Toscana sui processi di modernizzazione capitalistica in atto sul territorio, si richiamano:
- la questione della nocività dei cicli produttivi, delle produzioni pulite e della sicurezza sul posto di lavoro e nel territorio;
- la questione della gestione rifiuti (inceneritori e discariche);
- la nuova ‘infrastrutturazione’ e gli impianti che si vogliono collocare sul territorio;
- i processi di riorganizzazione immobiliare delle città e i bisogni negati degli spazi collettivi e della casa;
- la privatizzazione della sanità, della scuola, del sistema previdenziale;
- le modalità di riduzione dell’occupazione da parte dei sistemi produttivi della Toscana.
Il coordinamento avrà naturalmente anche lo scopo di tenere in costante contatto tutti i soggetti e i movimenti interessati allo sviluppo di questo percorso.