1. prioritariamente la mobilità, in particolare quella in uscita, dagli uffici di movimento degli ex V’ e VI’, dando risposta ad istanze diffuse tra i lavoratori dei CRP.
2. l’impiegatizzazione dei colleghi di ex quarta categoria.
Per quanto riguarda il secondo aspetto riteniamo necessario in questa occasione formalizzare in modo preciso ed esaustivo i criteri, il percorso e le conseguenze che un processo di impiegatizzazione serio deve necessariamente prevedere. L’obbiettivo e quello di determinare - con la Sede - regole precise per tutto il territorio toscano (alcune realtà si sono per la verità già attivate), garanzie di equità e trasparenza nell’individuazione dei destinatari potenziali dell’impiegatizzazione, certezze rispetto agli esiti futuri del processo, la stabilizzazione nelle nuove mansioni dopo un congruo periodo di tempo dal momento del cambio, alla luce anche dei dettami dell’articolo 2103 del codice civile.
Rispetto alla richiesta della Sede Toscana di attivare alcuni contenuti della direttiva 2 le Segreterie Regionali fanno presente i molti problemi aperti sul territorio e le attuali rigidità nel lavoro di recapito; in particolare:
Ø la carenza degli organici, disomogenea, e l’applicazione di molti precari
Ø la mancata partecipazione o collaborazione dei portalettere alla stesura degli spicchi di zona di cui alla direttiva 2 la tradizionale mentalità ostile dei portalettere verso l’obbligatorietà della prestazione aggiuntiva, la prevalenza dell’abbinamento fatto da volontari, le difficoltà nel considerare l’abbinamento come possibile prolungamento orario
Ø la necessita diffusa di perequazione, alcune zone particolarmente in sofferenza
Ø la possibile necessita di rivedere alcune zone in contemporanea all’istituzione di operatori unici o part time