art714
PROCESSI E REPRESSIONE
Firenze - Quando manifestare diventa reato!
Sabato 12 dicembre 1992 a Firenze come in altre città italiane migliaia di giovani dei centri sociali e studenti manifestarono contro razzismo e fascismo nel giorno dell’anniversario di una delle pagine più oscure della storia italiana: la strage di Piazza Fontana a Milano, di cui le inchieste della magistratura confermano la natura di strage di stato, orchestrata dai servizi segreti in combutta con la Cia ed eseguita dai neofascisti di Ordine Nuovo.
Quel corteo fu oggetto di una stupida provocazione: a manifestazione appena iniziata due individui in borghese, in forma violenta, con agire da banditi, tentarono di identificare un giovanissimo partecipante all’iniziativa senza nessun motivo e senza mostrare i loro tesserini di riconoscimento - si trattava infatti di Carabinieri. L’intero corteo impediva quell’assurdo abuso, ma i due continuarono a provocare chiedendo l’arresto di qualche partecipante alla manifestazione. Tutto sembrava finito nella mattinata.
Dopo quattro giorni, però, i Carabinieri di Campo Marte informarono un compagno del Centro di comunicazione antagonista che era stato emesso nei suoi confronti, e nei confronti di altri 4, un “avviso di garanzia per i reati di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e porto di arma impropria”.
Il 19 maggio si svolgerà l’ennesima udienza di questo processo che si basa solo sulla deposizione del carabiniere accusatore, Longo. Alla montatura, si unisce la provocazione.
Provocazione perchè il 12 dicembre di ogni anno si sono susseguite manifestazioni per non dimenticare quel 12 dicembre 1969 quando una bomba collocata dentro la Banca dell’agricoltura causò 17 morti e diede inizio alla strategia della tensione, con la quale fascisti, apparati dello stato e servizi segreti credevano di porre fine alla rivolta operaia e studentesca che nel 68/69 metteva in discussione la questione del potere in questo paese affermando la propria autonomia nelle fabbriche e nelle scuole.
Da allora la storia d’Italia è stata scandita da stragi: Piazza della Loggia a Brescia, il treno Italicus, Ustica, la stazione di Bologna nell’82, il treno nella galleria di S. Benedetto Val di Sambro il 24 dicembre ’94 fino ad arrivare alle ultime di Roma, degli Uffizi, di via Palestro a Milano.
Stragi impunite come tutte le trame golpiste maturate sotto i cappucci della massoneria, effettuate dalla destra eversiva, con la complicità dello stato, dei suoi apparati militari, dei servizi segreti; stragi che producono sempre un effetto positivo per il potere perchè provocano paura e disorientamento ed una cieca domanda d’ordine e stabilità.
Le manifestazioni che si sono rinnovate, per 26 anni, il 12 dicembre non hanno cessato di affermare la verità su queste stragi, di rivendicare la necessità di una trasformazione radicale della società.
Per tutto questo invitiamo a manifestare solidarietà agli imputati contro un processo che mira a colpire la sinistra antagonista che oggi, a Firenze, è diventata un punto di riferimento di massa, dando vita a vasti processi di autorganizzazione ed autogestione. E’ in questo quadro che, come in altre città, polizia e magistratura vogliono colpire i protagonisti delle lotte sociali. Una valanga di denunce, con relativi processi, multe di ogni tipo colpiscono le compagne ed i compagni più attivi nell’opposizione politica e sociale.
Sabato 16 maggio al CSA EX EMERSON, Via Niccolò da Tolentino 19, ore 20.30 cena di sottoscrizione per le spese legali.
PRESENZA MILITANTE IL 19 MAGGIO ALLE ORE 9.00 DAVANTI AL TRIBUNALE, IN PIAZZA SAN FIRENZE, IN SOLIDARIETA’ CON GLI IMPUTATI.