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PROCESSI E REPRESSIONE

Firenze - Baracca e... burattini 2°atto


Si terrà l’8 maggio presso il Tribunale di Firenze l’udienza preliminare contro gli otto arrestati la sera del 20 aprile 1997 alla “Baracca”, ed il maresciallo dei carabinieri Iannicello, che guidò l’aggressione. I capi d’accusa sono quelli tipici: offesa , resistenza, danni, lesioni. Della vicenda abbiamo parlato diffusamente nel numero 5 del marzo ’98, la riepiloghiamo brevemente: la vicenda.
Quella sera il C.S.A. la Baracca, organizzava una serata in solidarietà agli anarchici arrestati dietro la tesi accusatoria del giudice Marini che li vuole coinvolti in una serie di casi insoluti, con motivazioni assurde e contraddittorie. Intervengono i carabinieri, la scusa è quella del rumore, e si scatenano con manganelli ed armi da fuoco, legano agli alberi alcuni dei fermati e li pestano. Abitanti del quartiere in strada sconcertati, otto compagni arrestati e pestati mentre erano già ammanettati, portati a Sollicciano e liberati dopo tre giorni.
Prese di posizione di gran parte dell’apparato “progressista” della città in solidarietà all’azione criminale delle forze dell’ordine, un vero e proprio assedio armato durato fino al mattino. Poi, anche dalle maglie giudiziarie filtrano le modalità dell’azione dei carabinieri.
Non vi è dubbio che quella lunga nottata del 20 aprile 1997 ha visto svolgersi un ennesimo atto di repressione, di una violenza inaudita, perpetrato da un potere che seppur cambia simbolo non cambia la faccia.
Invitiamo a partecipare al presidio in solidarietà con le imputate e gli imputati l’8 maggio.


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