Prima Parte | Seconda Parte | Terza Parte | Quarta Parte |
Ho proceduto all'identificazione di Bontade Margherita fu Giovanni, nata a Palermo il 5.10.1900, nubile, deceduta il 4.6.1992, già residente a Palermo in via Libertà n.100. La stessa fin dal 1936 è stata impegnata diciamo nel campo cattolico e della politica, infatti collaborò alla fondazione delle ACLI nella provincia di Palermo, nel '47 venne eletta Consigliere Comunale ed è stata riconfermata nel 1952. Ha fatto parte della Consulta Nazionale per gli Enti locali della Democrazia Cristiana, nel '48 fu eletta nelle liste della Democrazia Cristiana nella circoscrizione della Sicilia occidentale, quale deputata alla Camera, carica che gli venne riconfermata nelle elezioni del '53, nel '58 e nel '63 e mantenne tale carica fino al 1968, quando non venne più rieletta. Ha fatto parte del gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana e dal 4 luglio 1950 al 30 giugno del 1954 fu segretaria della Commissione dei Lavori Pubblici della Camera. Nell'elezione per il rinnovo della Camera del '68, come ho già detto, non è stata rieletta, avendo riportato 40.453 di preferenza. Successivamente ha fatto parte nel triennio 73-75 del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto d'Arte per il Mosaico di Monreale. Ho svolto degli accertamenti anagrafici, volti a verificare se vi era parentela con i noti Bontà. In primo luogo ho accertato che non esiste rapporti di parentela, anche perchè il cognome fra i due è diversp: i noti Bontate Francesco Paolo e i figli Giovanni e Stefano erano Bontate, mentre l'Onorevole Bontade. In secondo luogo ho accertato che il Don Paolino Bontate fino al 1926, quindi dal 14 al 1926 portava il cognome Bontà unitamente a tutti i suoi fratelli e che a seguito di una sentenza, che è stata emessa dal Tribunale Civile di Palermo aveva rettificato il loro cognome da Bontà in Bontate, cioè avevano cambiato il cognome.
PRESIDENTE:
Quindi non c'erano rapporti di parentela.
BONFERRARO S.:
Non esistevano rapporti di parentela. La sentenza era la numero 21 1926 emessa in data 29.1.1926.
P.M.:
Sono risultati comunque degli interessamenti della Bontà per qualcuno della famiglia Bontate, ha fatto qualche dichiarazione in qualche occasione?
BONFERRARO S.:
Risulta che la stessa si è recata in data imprecisata presso il Procuratore della Repubblica dell'epoca...
PRESIDENTE:
Di dove di Palermo?
BONFERRARO S.:
Sì, di Palermo. E innanzi al..
PRESIDENTE:
In che periodo?
BONFERRARO S.:
Non è stato specificato, non abbiamo trovato gli atti specifici, anche perchè non erano indicati, risultava. E aveva definito il Bontate, Don Paolino Bontà, inteso Don Paolino Bontate quindi Bontate Stefano, un uomo generoso, che è stato dedito tutta la vita al lavoro, alla famiglia, a cui nessuno si era mai rivolto invano. Circostanza che, diciamo, è emersa negli atti peraltro della Commissione Parlamentare Antimafia. La stessa, la Bontade Margherita, è cognata di Di Trapani Giuseppe fu Rosario, nato a Palermo l'1.2.1902, questo è stato direttore generale della Sicilcassa dal 26.8.1959 all'1.3.1977. In data 4 marzo 1980 è stato tratto in arresto, perchè coinvolto diciamo in un'indagine della Magistratura Romana sulla gestione della Italcasse, indagine che portò anche all'arresto dei noti fratelli Caltagirone, notoriamente vicini alla Democrazia Cristiana.
P.M.:
Punto 77. Buscetta ha detto che la moglie di Francesco Barbaccia ...
PRESIDENTE:
Quindi su questa domanda, se abbia avuto modo di occuparsi a Roma di rilascio di licenze...
P.M.:
No, è stato accertato che ha rivestito un incarico pubblico presso la Commissione dei Lavori Pubblici, ma sul punto specifico se abbia rilasciato licenze oppure no, non è stato accertato. Allora punto 77, se la moglie di Barbaccia Francesco fosse nipote o parente del noto Pennino Giacchino di Palermo Brancaccio, in quanto Buscetta ha dichiarato che c'erano rapporti di parentela.
BONFERRARO S.:
La moglie di Barbaccia Francesco, che ho citato poc'anzi quale persona che era stata vista in compagnia del Buscetta Tommaso, Barbaccia Francesco si identifica appunto per l'omonimo di Giuseppe e Caldarella Antonina, nato a Godrano il 15.2.1922, medico, residente a Palermo in via Re di Puglia n.8. Risulta la moglie, risulta essere Dragotta Claudia di Carmelo e Pennino Antonina, nata a Palermo il 23.6.1934. La Dragatta Claudia è figlia di Dragotta Carmelo e Pennino Antonina. Pennino Antonina risulta essere sorella di Pennino Gioacchino, nato...fu ...Pennino Giacchino fu Giacchino e Geraci Anna, nato a Palermo l'1.2.1908, nonchè sorella di Pennino Gioacchino...di Pennino Gaetano, classe 1903, rispettivamente zio e...rispettivamente diciamo zio e padre dell'attuale collaboratore di giustizia Pennino Gioacchino come ho già detto poc'anzi. Gli stessi più volte sono stati indiziati di associazione mafiosa, più volte coinvolti in processi di mafia che si sono celebrati negli anni 60. Per completezza di informazione si rappresenta che in occasione dei funerali che si sono svolti per Bontate Francesco Paolo, di cui abbiamo parlato poc'anzi, è stata rilevata la targa dell'autovettura della Fiat 128 PA 319842, che è risultata intestata a Dragotta Carmelo, padre della Pennino, quindi suocero del Barbaccia Francesco. Tra gli altri quali partecipanti al funerale abbiamo Mandalari Giuseppe, attualmente sotto processo per il reato di associazione mafiosa, e venne riconosciuto quale partecipante tra gli altri mafiosi anche Badalamenti Gaetano, il noto Badalamenti Gaetano. Il Barbaccio Francesco è stato condannato recentemente per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.
P.M.:
Allora punto 80. In relazione ad una serie di esponenti politici ai quali ha fatto riferimento Buscetta nel corso delle sue dichiarazioni, abbiamo chiesto di accertare l'area di appartenenza di tutti questi uomini politici all'interno della Democrazia Cristiana, facendo ricorso a tutti i mezzi possibili, nonchè cercando di risalire anche a eventuali apparentemente elettorali. Quale è stato l'esito delle indagini, cosa è stato accertato su questi esponenti?
BONFERRARO S.:
Diciamo che nei verbali di interrogatorio erano citati numerosi esponenti politici della Democrazia Cristiana. Ho svolto diciamo degli accertamenti al fine appunto di ricostruire quali erano le correnti politiche alla quale ognuno apparteneva e abbiamo Lima Salvatore fu Vincenzo, nato a Palermo il 23 gennaio 1928. Presidente, è il caso che ripeto il curriculum...
PRESIDENTE:
Di Lima Salvatore no.
BONFERRARO S.:
No, no, di ognuno o è necessario...
P.M.:
Diciamo semplicemente i dati salienti della corrente politica alla quale appartenevano.
BONFERRARO S.:
Allora all'età di 23 anni fu eletto per la prima volta Consigliere...
PRESIDENTE:
Chi?
BONFERRARO S.:
Lima Salvatore, fu eletto per la prima volta Consigliere Comunale di Palermo, nel '54 quando si celebrò a Napoli il Congresso Nazionale della Democrazia Cristiana che si concluse con il successo dell'Onorevole Amintore Fanfani e anche in Sicilia si affermò la corrente fanfaniana detta Nuove Cronache, Lima vi aderì. Successivamente il Lima Salvatore nel 1968, allorquando venne eletto...
P.M.:
Mi scusi nel 56 fu eletto al Consiglio Comunale?
BONFERRARO S.:
Nel 1951, a 23 anni fu eletto per la prima volta Consigliere Comunale di Palermo.
P.M.:
E poi nel 56...
PRESIDENTE:
Nel 56?
BONFERRARO S.:
Fu rieletto al Consiglio Comunale di Palermo e ricoprì la carica di vice Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici ed urbanistica. Il 9.6.1958, dopo la morte del Sindaco Maugeri, democristiano, Lima venne eletto Primo Cittadino e mantenne tale carica per 7 anni, dal 61 al 68 assunse l'incarico di Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana di Palermo. Nel 68, la quinta legislatura, fu eletto deputato per la circoscrizione di Palermo nelle liste della Democrazia Cristiana. Nel frattempo lasciato il gruppo facente parte alla corrente diciamo fanfaniana, si schierò con la corrente dell'Onorevole Giulio Andreotti, denominata "Impegno Democratico" o a vicende alterne "Corrente Primavera" o meglio conosciuta come corrente andreottiana. In tale area rimase fino alla data della sua morte, avvenuta il 12 marzo del 1992. Nel '72 fu rieletto deputato nella circoscrizione, nella stessa circoscrizione quindi di Palermo e in tale legislatura ricoprì la carica di sottosegretario alle finanze, secondo governo Andreotti, quarto e quinto governo Rumor; al bilancio nel quarto e quinto governo Moro. Il 20.6.1976 fu rieletto per la terza volta alla Camera dei Deputati. Il 10.6.1979 fu eletto al Parlamento Europeo, entrando a far parte della Commissione per il regolamento delle petizioni. Nel 1984 e nel 1989 fu rieletto al Parlamento Europeo e confermato alla Commissione per il regolamento e le petizioni. Poi abbiamo l'onorevole Andreotti Giulio, nato a Roma il...
P.M.:
Diciamo semplicemente ...un punto mi interessa chiarire. Se nel periodo che va dal 1978 al 1981 rivestiva incarichi ministeriali e la data in cui si collocherebbero i due incontri tra Andreotti '79-80 ed esponenti mafiosi e quali incarichi ministeriali ricopriva nel 1987. Questi sono i due punti.
PRESIDENTE:
Quindi 78-81...
P.M.:
Dal 78 all'80-81 e poi nell'87.
PRESIDENTE:
Prego.
BONFERRARO S.:
Abbiamo Andreotti Giulio, nato a Roma il 14...
PRESIDENTE:
Questo lo sappiamo.
P.M.:
Precisiamo soltanto questi punti.
BONFERRARO S.:
Precisiamo solamente questo.
P.M.:
Negli anni '78-79-80 rivestiva incarichi ministeriali?
BONFERRARO S.:
Allora dal 4.8.1979 al 4.8.1983 non ha rivestito nessun incarico ministeriale.
P.M.:
Nel 1987 rivestiva incarichi ministeriali?
BONFERRARO S.:
Dal 17.4.187 al 28.7.1987 è stato Ministro per gli Affari Esteri.
P.M.:
Michele Reina?
BONFERRARO S.:
Michele Reina allora...
PRESIDENTE:
Senta, per l'imputato attuale, prima del 79 che incarichi aveva?
BONFERRARO S.:
Prima del '79 è stato Presidente del Consiglio.
P.M.:
Vuole precisato, siamo in grado di precisare.
PRESIDENTE:
Dal '78 aveva chiesto, quindi nel '79 non l'aveva detto che era stato Presidente del Consiglio.
P.M.:
No, no. Allora vogliamo essere più chiari, mi sembra di avere capito che in quel periodo non avesse cariche ministeriali.
BONFERRARO S.:
Dal 4.8.1979 al 4.8.1983 non ha ricoperto nessun incarico ministeriale.
PRESIDENTE:
E prima, prima? Prima del....
P.M.:
Allora andiamo prima.
BONFERRARO S.:
Prima a quale ci riferiamo? Diciamo nel 78?
PRESIDENTE:
Sì.
P.M.:
Esatto. Allora diciamo dal '78 fino a questa data che ha detto che incarichi aveva?
BONFERRARO S.:
Dall'11.11.1978 al 4.8.1979 è stato Presidente del Consiglio dei Ministri.
PRESIDENTE:
Esatto, questo per...Prego.
P.M.:
Allora Reina.
BONFERRARO S.:
Abbiamo Reina...noi abbiamo Reina Michele, nato a Palermo il 15.8.1930, ucciso in data 9.3.1979, è stato esponente di spicco a livello provinciale, a livello regionale della corrente dell'Onorevole Andreotti, denominata appunto "Impegno Democratico" o "Corrente Primavera" o meglio conosciuta come corrente andreottiana. Bisogna ricordare che negli anni 60 militava nella corrente fanfaniana, unitamente all'Onorvole Giovanni Gioia, la corrente "Nuove Cronache".
P.M.:
Allora Vito Ciancimino, la carriera politica e in particolare se risulta che abbia aderito o meno alla corrente andreottiana in un certo periodo della sua vita politica.
BONFERRARO S.:
Sì, risulta che il Ciancimino Vito originariamente molto vicino all'Onorevole Salvo Lima, quindi alla corrente prima Nuove Cronache, quando fino al 1968 la corrente Nuove Cronache, successivamente anche lui ha diciamo, a vicende alterne, perchè è stato un personaggio un po' sui generis della politica locale, aderisce nel 1980 tant'è che i suoi delegati li fa votare a favore della corrente andreottiana.
PRESIDENTE:
Nel 19?
BONFERRARO S.:
80
P.M.:
E' sicuro 1980? O si riferisce al fatto che nell'80 gli aderenti al suo gruppo votano per la corrente andreottiana? Le risulta che per caso questa adesione alla corrente andreottiana risale ad un periodo precedente?
BONFERRARO S.:
Risale al 1976, allorquando partecipò unitamente all'Onorevole Lima, all'Onorevole Di Fresco Ernesto ad una riunione, all'Onorevole Matta Giovanni ad una riunione che si tenne ...per chiarire alcune strategie politiche diciamo di quegli anni.
P.M.:
Partecipò a una riunione con chi?
PRESIDENTE:
Partecipò ad una riunione con chi? Veda di controllare i documenti così è più sicuro, invece di portare a memoria.
BONFERRARO S.:
Una riunione che si tenne il 6 novembre 1976 a seguito di un incontro avvenuto a Palazzo Chigi tra l'Onorevole Andreotti, alla presenza dell'Onorevole Lima, Mario D'Acquisto e dell'Onorevole Giovanni Matta.
P.M.:
E partecipò pure Ciancimino?
BONFERRARO S.:
Sì, Ciancimino.
P.M.:
Va bene.
PRESIDENTE:
E quindi dal '76 fino all'80 lui di quale corrente fece parte?
BONFERRARO S.:
Diciamo che...si può dire che fece parte...non che fece parte, perchè era ...ho detto poc'anzi cioè è un personaggio un po' sui generis, cioè nel senso che da quello che è emerso un po', come dire, faceva un po' l'ago della bilancia, però dobbiamo dire che era vicino alla corrente dell'Onorevole Andreotti.
PRESIDENTE:
Per questi quattro anni?
BONFERRARO S.:
Diciamo dal '76 al 1980 e mi pare che nel 1984 non rinnovò più la tessera della Democrazia Cristiana a seguito di dissensi, dissidi che ha avuto con il suo partito.
P.M.:
Passiamo a Claudio Vitalone.
BONFERRARO S.:
Vitalone Claudio nasce a Reggio Calabria il 7.7.1936, vicino...esponente della corrente quindi "Impegno Democratico" dell'Onorevole Giulio Andreotti, facente capo a livello nazionale dell'Onorevole Giulio Andreotti. Nel '52 si iscrive al gruppo giovanile della Democrazia Cristiana e nel '54 diviene segretario politico della Democrazia Cristiana della sezione di Monteverde Vecchio a Roma. Nel '61 entra in Magistratura e svolge le funzioni di Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Roma e successivamente quello di Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello della stessa città. Il 3.6.1979 viene eletto Senatore della Repubblica nel Collegio di Tricase, diviene membro della Commissione interni e della Commissione inquirente per i procedimenti di accusa, il 26.6.1983 nello stesso Collegio viene rieletto Senatore con 47.450 voti di preferenza, diviene membro della Commissione Affari Costituzionali, Giustizia, nonchè Componente effettivo della Commissione Parlamentare per i procedimenti di accusa, è capo gruppo della DC e vice Presidente della Commissione Parlamentare antimafia. Il 15.6.1987 viene rieletto per la terza volta Senatore nel Collegio di Frosinone, è stato sottosegretario agli Affari Esteri nel 4° e 7° governo Andreotti, riceve la delega per l'Europa e le Repubbliche negli stati...
P.M.:
Mi scusi, sottosegretario di Stato agli Affari Esteri in quali governi Andreotti?
BONFERRARO S.:
Nel 6° e 7° governo Andreotti, riceve la delega per l'Europa e le Repubbliche della Comunità degli Stasti indipendenti ex Unione Sovietica, per le relazioni culturali, la cooperazione scientifica e la lotta alla crtiminalità organizzata sul piano internazionale. Il 5 e 6 aprile 1992 è rieletto Senatore nel Collegio di Frosinone. In tale legislatura è nominato Ministro del Commercio Estero, governo Amato. Il 6.8.1992 si dimette dalla carica di parlamentare e in sostituzione gli subentra il Senatore Giorgio Moschetti.
P.M.:
Passiamo a Rosario Nicoletti, Onorevole Rosario Nicoletti.
BONFERRARO S.:
Nicoletti Rosario, nato a Palermo l'8.6.1931, deceduto perchè suicidatosi, è stato un esponente di spicco della corrente politica "Forze Nuove", facente capo al defunto Onorevole ...a livello nazionale al defunto Onorevole Carlo Donat Cattin.
P.M.:
E' stato deputato regionale?
BONFERRARO S.:
Sì, è stato deputato regionale.
P.M.:
E ha rivestito cariche all'interno della Democrazia Cristiana?
BONFERRARO S.:
E' stato segretario della Democrazia Cristiana.
P.M.:
Segretario cosa?
PRESIDENTE:
Regionale.
BONFERRARO S.:
Segretario Regionale della Democrazia Cristiana.
P.M.:
Ernesto Di Fresco.
BONFERRARO S.:
Nato a Palermo il 28.1.1929, laureato in giurisprudenza, imprenditore cinematografico. Il predetto dopo le prime esperienze giovanili che ha maturato nel movimento indipendentista siciliano, ha militato dal 1956 nelle file della Democrazia Cristiana vicino al defunto Onorevole Giovanni Gioia, ricoprendo per vari anni le cariche di Consigliere Comunale, Assessore e Vice Sindaco di Palermo. Il 15.6.1975 è stato eletto Consigliere alla Provincia di Palermo, ricoprendo la carica di Assessore all'agricoltura e per due volte Presidente dell'Amministrazione Provinciale. Nel 1982 subentra alla Camera dei Deputati quale primo dei non eletti in seguito al decesso dell'Onorevole Giovanni Matta. Il 24.11.1982 è stato arrestato per corruzione, quale Assessore Provinciale all'Agricoltura, perchè si era reso responsabile di uno scandalo. Il 26.6.1983 si candida alla Camera dei deputati per la lista "Lista per Trieste", non risultando eletto. Il 30.9.1984 fonda a Palermo il partito "Unione Popolare Siciliana", UPS. Il 16.6.1991 candidatosi all'Assemblea Regionale Siciliana non viene eletto.
P.M.:
Giuseppe Cerami.
PRESIDENTE:
Senta, la denunzia che esito ha avuto, quella denunzia penale?
BONFERRARO S.:
Non ho verificato, solamente è stato un ...
PRESIDENTE:
Occorre verificare l'esito dei processi.
BONFERRARO S.:
So che è stato condannato, non ricordo la pena.
PRESIDENTE:
Bisogna sempre ...
BONFERRARO S.:
In questo senso riferisco, Presidente.
PRESIDENTE:
Non bisogna parlare del primo arresto, poi bisogna andare avanti, vedere in istruttoria come va e poi con la sentenza definitiva. Ha capito? Questa l'indagine deve essere.
BONFERRARO S.:
Sì.
PRESIDENTE:
Che sono arresto non è sufficiente, ecco. Continui.
P.M.:
Allora Giuseppe Cerami.
BONFERRARO S.:
Nato a Palermo il 26.10.1924, Avvocato Cassazionista, era vicino alla corrente dorotea facente capo a livello nazionale all'Onorevole Rumor, Colombo e Taviani.
P.M.:
E a livello regionale?
BONFERRARO S.:
All'Onorevole Mario Fasino.
P.M.:
Ha ricoperto degli incarichi?
BONFERRARO S.:
Allora è stato eletto Consigliere Comunale di Palermo nel '52 e nominato vice Presidente dell'ECA per il quadriennio 52-56. E' stato Consigliere Comunale nel 56 e 60 e componente della Commissione Comunale Lavori Pubblici, nonchè vice Presidente dell'Ente Autonomo della zona industriale di Palermo dal 58. Dopo un'esperienza giovanile nel Partito Naziole Monarchico, nel 58 si iscrive alla Democrazia Cristiana. Dal 4.4.1961 all'8.7.63 è stato Assessore alle Finanze e ragioneria del Comune di Palermo. Dall'8.7.1963 al 30.6.1964 è stato Assessore al Bilancio e alle Finanze. Nel 64 è membro della direzione Provinciale della Democrazia Cristiana. Dal 9.7.1966 al 20.11.1966 Assessore allo Sviluppo Economico e alla Cooperazione. Dal 12.11.1968 all'11.10.1970 Assessore all'Economato, Sviluppo Economico e Ville del Comune di Palermo. Dal 6.4.1971 al 16.2.1972 è stato vice Sindaco di Palermo, nonchè Assessore alla Pubblica Istruzione. Nel 68, nel 72, nel 76 e nel 79 e 83 viene eletto Senatore nel Collegio di Palermo 2, riveste l'incarico di sottosegretario al Bilancio nel 4° governo Moro e alla Marina Mercantile nel governo Craxi, 9.8.1983. Ha fatto parte della Commissione Difesa e parlamentare per il parere al governo sulla destinazione dei fondi per la ricostruzione del Belice. Dal 69 è componente del direttivo del gruppo senatoriale della Democrazia Cristiana.
P.M.:
Deceduto?
BONFERRARO S.:
E' deceduto.
PRESIDENTE:
Quando, quando?
P.M.:
Margherita Bontade solo a quale corrente apparteneva?
BONFERRARO S.:
Allora dapprima era vicina alla corrente dell'Onorevole Bernardo Mattarella, successivamente passa alla corrente centrismo popolare, facente capo a livello nazionale all'Onorevole Mario Scelba e a quella diciamo dell'Onorevole Restivo, faceva capo...
P.M.:
Francesco Restivo.
BONFERRARO S.:
Nato a Palermo il 25 maggio 1911, anch'egli deceduto. E' stato un esponente di spicco della Democrazia Cristiana della corrente "Centrismo Popolare". Come ho già detto la corrente Centrismo Popolare a livello nazionale faceva capo all'Onorevole Scelba Mario, di cui lo stesso Francesco Restivo era un esponente di spicco. Dal 49 al 55 è Presidente della Giunta Regionale Siciliana, membro del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana, viene riconfermato in tale carica nel settembre del 1964. Il 25 maggio 1958 è eletto deputato nazionale nella circoscrizione della Sicilia Occidentale. In tale legislatura diviene componente della Commissione Finanze e Tesoro. Il 28 aprile del 1963 viene eletto, viene rieletto deputato nella stessa circoscrizione e nel corso della legislatura è riconfermato nella commissione Finanze e Tesoro. E' Presidente della Commissione Parlamentare di vigilanza sulla RAI, nonchè Presidente della Commissione Inquirente per i giudizi di accusa contro i parlamentari. Nel 63 viene eletto vice Presidente della Camera dei deputati, successivamente ricopre la carica di Ministro dell'Agricoltura. Il 25 maggio 1968 è il primo degli eletti nella circoscrizione della Sicilia Occidentale, avendo riportato 80.720 voti di preferenza. E' nominato Ministro dell'Interno nel 2° governo Leone, nel governo Rumor e nel governo Colombo, nonchè Ministro della Difesa nel 1°governo Andreotti. Il 7 maggio 1972 viene rieletto deputato nella stessa circoscrizione con 104.256 voti di preferenza. Nel corso di tale legislatura ricopre la carica di componente della Commissione Affari Costituzionale.
P.M.:
Francesco Barbaccia.
BONFERRARO S.:
E' nato a Godrano il 15.2.1922, medico, è stato membro della corrente fanfaniana denominata "Nuove Cronache". Nel 56 è stato eletto Consigliere Comunale di Palermo e ricopre la carica di Assessore ai Servizi Demografici. Nel 58 è eletto deputato alla Camera nelle liste della Democrazia Cristiana per la circoscrizione della Sicilia Occidentale Palermo-Agrigento-Caltanissetta e Trapani, avendo riportato 47.017 voti di preferenza. Nella medesima consultazione vengono eletti anche gli Onorevoli Bernardo Mattarella, Restivo Francesco e Gioia Giovanni. Nelle consultazioni elettorali del 1963 è il primo dei non eletti e il 30.7.1964 a seguito della morte dell'Onorevole Salvatore Ardisio gli subentra. Nel corso della legislatura ha fatto parte della Commissione dei Lavori Pubblici. Nelle consultazioni politiche del 19.5.1968 non è stato rieletto.
P.M.:
Attilio Ruffini.
BONFERRARO S.:
Attilio Ruffini è nato a Mantova il 31.12.1924, Avvocato. E' stato un esponente di primo piano della Democrazia Cristiana all'interno della corrente dorotea, facente capo, come ho già detto poc'anzi, agli Onorevoli Rumor, Colombo e Taviani. Nel '49 è vice delegato del gruppo giovanile della Democrazia Cristiana, viene eletto deputato nazionale nella circoscrizione di Palermo-Trapani-Agrigento e Caltanissetta, la circoscrizione Sicilia Occidentale.
PRESIDENTE:
Quando, quando?
BONFERRARO S.:
Nel 1963, nel 68, nel 72 e nel 76, nel 79 e nel 1983. E' componente della Commissione Giustizia, Affari Costituzionali, Organizzazione dello Stato, Commissione Esteri, è Presidente della Commissione Difesa, è stato sottosegretario al Ministero della Pubblica Istruzione nel secondo governo Andreotti e dopo pochi giorni al Tesoro; viene riconfermato nello stesso incarico nel quarto governo Rumor. Dal gennaio 1969 è componente della Direzione Centrale della DC ove ricopre nello stesso anno l'incarico di capo della segreteria politica. Dall'aprile 74 a luglio 76 ricopre la carica di vice segretario nazionale della Democrazia Cristiana; in tale veste ha la responsabilità della direzione dell'ufficio stampa e propaganda e successivamente di quello degli Enti Locali e Regionali. E' stato Ministro dei Trasporti nel terzo governo Andreotti e dal 21 aprile 1977 Ministro della Difesa, incarico che viene riconfermato nel quarto e quinto governo Andreotti. E' stato Ministro della Difesa ed Esteri nel governo Cossiga.
P.M.:
Giovanni Gioia.
BONFERRARO S.:
Giovanni Gioia nasce a Palermo il 16.1.1925, è deceduto anch'egli, Avvocato, Assistente presso l'Università di Palermo. E' stato un esponente di spicco della corrente fanfaniana in Sicilia della corrente "Nuove Cronache". Dal marzo 1953 all'aprile del 1958 è segretario provinciale della Democrazia Cristiana di Palermo. Nel febbraio '56 è a capo della segreteria politica della Direzione Centrale della DC e nel mese di ottobre viene nominato Consigliere Nazionale. Il 25 maggio del 1958 è eletto deputato nazionale nella circoscrizione di Palermo e viene riconfermato nelle successive legislature. Ha fatto parte della Commissione Bilancio e Partecipazione Statale.
P.M.:
Giuseppe Trapani.
BONFERRARO S.:
Nato a Palermo il 9.1.1902, deceduto il 4.2.1973. E' stato vicino all'Onorevole Carollo, esponente della corrente dorotea, quindi Rumor, Colombo e Taviani. Nelle consultazioni amministrative del 52, del 56, del 60 e del 64 è eletto Consigliere Comunale di Palermo nelle liste della Democrazia Cristiana, dal '58 al 4.4.1961 è Assessore supplente ai servizi demografici, statistica, elettorale. Nel '66 è Assessore ai Cantieri municipali. P.M.: Mario D'Acquisto?
BONFERRATO S.:
Mario D'Acquisto è nato a Palermo il 12/01/1931, è stato un'esponente di spicco della corrente Impegno Democratico, notoriamente vicina all'onorevole Salvo Lima, un pò ha seguito quella che è stata la carriera politica dell'onorevole Lima, per diversi anni è stato deputato all'assemblea regionale siciliana, nonchè presidente della stessa. Il 26 giugno del 1983 è stato eletto deputato nella circoscrizione di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta con 85 mila 446 voti di preferenza e nel corso della legislatura ha fatto parte della commissione bilancio programmazione e partecipazione statale. Il 15 giugno 1987 è rieletto deputato nella circoscrizione con 72 mila 777 voti di preferenza, è stato sottosegretario al bilancio e alla programmazione economica nel governo Goria, ha presieduto la commissione legislativa bilancio e quella delle finanze. Il 5 e 6 aprile del 1992 è stato rieletto deputato nella stessa circoscrizione e in tale legislatura ha ricoperto l'incarico di vice presidente della camera dei deputati. E' stato componente della commissione bilancio tesoro, e della commissione speciale per l'esame dei progetti di legge concernente la riforma dell'immunità parlamentare.
P.M.:
Sorci Antonino.
BONFERRATO S.:
Sorci Antonino è nato a Palermo il 25/05/1909 personaggio politico locale, notoriamente vicino all'onorevole Giovanni Gioia, quindi della corrente Nuove Cronache. E' stato eletto consigliere comunale di Palermo nel '56 e nel 1960, nelle liste del Partito Democratico Italiano, dal '58 al 04/04/1961 riveste la carica di assessore supplente alla pubblica istruzione, il 26/05/1961 è espulso dal partito Democratico Italiano...
P.M.:
Mi scusi è imprecisa (incomprensibile) partito democratico italiano di che cosa, mancano 2...
PRESIDENTE:
Mancano parte finale...
P.M.:
Manca la parte finale che non le posso...
PRESIDENTE:
Partito Democratico Italiano...
BONFERRATO S.:
Credo che sia Partito Democratico Italiano, era un partito che esisteva in quegli anni, signor Presidente, abbiamo fatto anche noi degli accertamenti...
P.M.:
Partito democratico Italiano di una cosa e di un'altra...
PRESIDENTE:
E lo dica.
P.M.:
Di Unità Monarchica. Era più di uno.
PRESIDENTE:
Quindi era il partito Monarchico sostanzialmente, prego.
BONFERRATO S.:
Il 26/05/1965 è stato espulso dal partito monarchico e il 21/01/1975 eletto consigliere comunale di Palermo nelle liste della Democrazia Cristiana subentrando quale primo dei non eletti all'onorevole Chiaravalle....
PRESIDENTE:
25 o 06/05?
BONFERRATO S.:
Il 21/01/1975 è eletto consigliere comunale di Palermo nelle liste della Democrazia Cristiana.
P.M.:
Guttadauro Giuseppe.
BONFERRATO S.:
E' nato a Palermo il 04/04/1910 ed è deceduto il 27/03/1978, vicino alla corrente dell'onorevole Giovanni Gioia, quindi corrente Nuova Cronache. Nel '46 eletto consigliere comunale nelle liste del partito Liberale Italiano. Nel '50 si candida all'assemblea regionale siciliana nelle liste del partito della Democrazia Cristiana, di Unità Monarchica, ma non viene eletto. Nel '55 è eletto deputato regionale nelle liste del partito Nazionale Monarchico, nel '60 è consigliere comunale di Palermo nelle liste del partito Democratico Italiano, partito Monarchico. Nel '62 si iscrive alla Democrazia Cristiana.
P.M.:
Con il teste abbiamo finito, se possiamo...
PRESIDENTE:
Con il teste ...
P.M.:
Si, c'è un'altro teste, se possiamo fare un piccolo intervallo prima di passare all'altro teste.
AVV. BONGIORNO:
Volevo fare il controesame e poi l'intervallo...
PRESIDENTE:
Prego.
AVV. BONGIORNO:
Dottore buon giorno, nel corso dell'esame lei ha fatto riferimento e tra l'altro è stata acquisita agli atti una delibera che secondo la sua dichiarazione sarebbe stata adottata in favore di Gioè, una delibera, l'abbiamo acquisita agli atti, se vuole gliela posso mostrare, siamo al punto 1 della sua delega, per essere più precisi. E allora io vorrei sapere se in realtà questa delibera è stata adottata così come lei ha detto in favore di Gioè, oppure se in realtà è stata era per l'impianto dei distributori, o se è stata adottata in favore della ex SPA SI...
BONFERRATO S.:
E' stata adottata nei confronti della SPA SIP, di cui diciamo, era una società del Gioè.
AVV. BONGIORNO:
Si, però dico, la delibera e la domanda da chi è stata presentata da Gioè o dalla SIP?
BONFERRATO S.:
Dalla Sip naturalmente.
AVV. BONGIORNO:
Sempre dalla Sip, ho capito, e il fatto che era, lei ha detto era di Gioè questa Sip, da dove risulta?
BONFERRATO S.:
Risulta dal fascicolo esistente presso l'archivio della questura palermitana.
AVV. BONGIORNO:
Perchè lei nella sua nota dice: era gestita di fatto. Di fatto?
BONFERRATO S.:
Si, perchè era una società.
AVV. BONGIORNO:
E in base a quali indagini di cui si arriva a questo, perchè io nei miei allegati non...
BONFERRATO S.:
Il Gioè Imperiale Filippo, presso l'archivio della questura palermitana è intestatario di un fascicolo, un voluminoso fascicolo, per l'altro il Gioè Imperiale Filippo è stata ucciso, quindi sono stati svolti degli accertamenti molto approfonditi e quindi è emerso che gestiva a piazza Giachery di fronte all'Ucciardone, ove tutt'ora esiste il distributore Api, un impianto di distribuzione di carburante.
AVV. BONGIORNO:
Va bene, comunque, una gestione di fatto, la delibera in favore della Sip, e questa delibera è stata adottata che le risulti, comunque, oramai documentalmente è accertato, all'unanimità e visto il parere favorevole emesso dalla commissione speciale?
BONFERRATO S.:
(incomprensibile).
AVV. BONGIORNO:
Comunque risulta dalla...
BONFERRATO S.:
Risulta.
AVV. BONGIORNO:
L'abbiamo acquisito...
PRESIDENTE:
(incomprensibile).
AVV. BONGIORNO:
Da verificare. Poi passando al punto 2, così lei ha gli atti d'avanti e le viene più facile, volevo sapere questo, lei ha fatto riferimento, tra l'altro c'è la sentenza abbiamo detto acquisita, quindi sarò estremamente breve sul punto. Ai rapporti fra Annaloro e Buscetta, alla sentenza istruttoria che abbiamo agli atti etc, volevo sapere soltanto una cosa, le risulta che Buscetta abbia riferito ad Annaloro sue conoscenze di uomini politici? E in particolare se Buscetta secondo quanto detto di Annaloro, si vantava di avere pranzato con Scelva ed Andreotti?
BONFERRATO S.:
Si.
AVV. BONGIORNO:
Perfetto. Un'ultima precisazione, se, siamo all'ultimo punto quello su quale ha riferito alla fine, cioè, dovrebbe essere l'80, se mi può riferire il curriculum del senatore Andreotti, visto che l'abbiamo riferito tutti, noi vorremmo anche per completezza di informazione il curriculum del senatore.
PRESIDENTE:
Prego risponda.
BONFERRATO S.:
Allora Andreotti Giulio è nato a Roma il 14 gennaio 1919, nel '41 si è laureato in giurisprudenza, specializzandosi in diritto canonico, giovanissimo si è avviato al giornalismo assunse l'incarico nella federazione degli universitari cattolici italiano, la FUCI, di cui assistente monsignor Montini, il futuro papa Paolo VI, tanto da ottenere la direzione di azione Fucina che gli è stata affidata dall'onorevole Aldo Moro. Successivamente, per decisione di Piero Dodici subentra allo stesso Moro nella presidenza della Fuci, e tra il collaboratore della Democrazia Cristiana, a fianco di Alcide De Gasperi e Guido Gonella e dopo la liberazione di Roma diviene delegato nazionale del gruppo giovanile della Democrazia Cristiana facendo parte della consulta nazionale. Nel '46 è stato eletto all'assemblea costituente, con 25 mila 261 voti di preferenza, è stato riconfermato successivamente alla camera nella circoscrizione di Roma, Latina e Frosinone e Viterbo nel '48, nel '63, nel '68, nel '72 e nel 1983 nel 1987. E' stato presidente del consiglio, come abbiamo già detto...
PRESIDENTE:
Perchè ha saltato il '53, il '58? Ha detto 48, poi?
BONFERRATO S.:
Allora, nel '48.
PRESIDENTE:
Ha saltato, ininterrottamente.
BONFERRATO S.:
Si, no ho detto le legislature...
PRESIDENTE:
No, siccome non ha parlato di quello del '53 e di quello del'58?
BONFERRATO S.:
Non ho parlato?
PRESIDENTE:
No. E' passato...
BONFERRATO S.:
Allora è stato aletto nel 1948, nel '53, nel '58, nel '63, nel '68, nel '72, nel '76, nel '79, nel 1983, nel 1987.
PRESIDENTE:
Ininterrottamente.
BONFERRATO S.:
Ininterrottamente fino al 1 giugno 1991 allorchè è stato nominato senatore a vita. Esponente di spicco della Democrazia Cristiana, è a capo della omonima corrente e pure corrente di impegno democratico corrente Primavera ad alterne vicine.
AVV. BONGIORNO:
La difesa ha esaurito Presidente.
PRESIDENTE:
Va bene, allora sospendiamo per 10 minuti, procediamo all'esame...
PRESIDENTE:
Allora, Mangiaracina.
PRESIDENTE:
Dia le generalità.
MANGIARACINA B.:
Ispettore Mangiaracina Brigida, nata a Palermo il 9 marzo 1957, in servizio presso la direzione investigativa anti mafia centro operativo di Palermo.
PRESIDENTE:
Forse più vicino al microfono, Pubblico Ministero può procedere.
P.M.:
Si.
PRESIDENTE:
Sono su gli stessi argomenti tutte e due, quindi...
P.M.:
Si alcuni li sentiamo subito.
PRESIDENTE:
Si, per evitare.
P.M.:
L'udienza del 9 gennaio del '96, Tommaso Buscetta nel parlare dei favoritismi di Lima nei confronti esponenti mafiosi ha riferito in particolare che...
PRESIDENTE:
Vuole ripetere che non abbiamo sentito.
P.M.:
All'udienza del 9 gennaio del 1996 Tommaso Buscetta nel riferire alcuni favoritismi dell'onorevole Salvo Lima quando era sindaco al comune nei confronti di esponenti mafiosi ha citato un fatto particolare e cioè, la trasformazione di una zona centrale di Palermo da zona verde, in zona edificabile, e riguardava La Barbera, Buscetta e Moncada. In relazione a questo punto, è stata delegata questa indagine, (incomprensibile) l'aera sita... Punto 20, l'area sita in Palermo via Brigata Verona ove negli anni '60 venne realizzato un'edificio dal costruttore Moncada Salvatore, di tale area verranno accertati il precedente proprietario e le successive destinazioni previste al piano regolatore, questo punto si aggancia al punto 21, le generalità complete di Moncada Salvatore i suoi eventuali rapporti con Buscetta Tommaso, La Barbera Salvatore ed altri esponenti di Cosa Nostra. Allora vogliano dire prima chi era il signor Moncada e poi andiamo alla variazione della destinazione di zona.
MANGIARACINA B.:
Dunque, Moncada Salvatore...
PRESIDENTE:
Senta lei ha bisogno di consultare atti a sua firma, allora il Presidente autorizza la teste a consultare atti a sua firma. Prego.
MANGIARACINA B.:
Moncada Salvatore nasce fu Filippo e Palazzolo Olimpia, nasce a Palermo l'8...
PRESIDENTE:
Più forte signora.
MANGIARACINA B.:
L'8/01/1909 ed è deceduto a Palermo il 14 marzo del 1985, imprenditore appaltatore indiziato di appartenenza alla mafia, fratello del più noto Moncada Girolamo nei locali del quale in via Le Lazio avvenne nella famosa, diciamo, il fatto delittuoso detto della famosa strage appunto di viale Lazio nel dicembre del '69, nel corso della quale...
PRESIDENTE:
Senta, non si sente bene signora.
MANGIARACINA B.:
Nel corso della quale, così?
PRESIDENTE:
Forse il microfono più alzato signora.
MANGIARACINA B.:
Quindi dicevo, nel corso della strage di viale Lazio del '69, venne ucciso il pericolosissimo mafioso Michele Cavataio. Quindi dicevo Moncada, Moncada dopo avere vissuto per circa 10 anni fuori dalla Sicilia, cioè, dall'età di 11 anni, a circa 21 anni, negli anni '30 rientrò a Palermo, nel corso della sua assenza dalla Sicilia, nel frattempo venne sottoposto per 2 volte a fermo di polizia per misura di sicurezza, e precisamente nel 26 a Roma e a Bisticci nel '35, in provincia di (incomprensibile). Rientrato a Palermo, negli anni '30, nel '39 per rissa venne denunciato dal commissariato di PS Palazzo Reale di Palermo, il Moncada nel '40, di iscrisse presso la camera di commercio industria e agricoltura di Palermo come impresa individuale Moncada Salvatore, già nel dicembre del '43 venne condannato a 7 anni di reclusione un milione di multa dalla corte militare alleata di Palermo per falso e truffa. Nella stessa vicenda rimase coinvolto anche una personalità mafiosa di primo piano dell'epoca e cioè appunto il mafioso Piazza Alfonso classe 900, pregiudicato all'epoca costruttore edile. Già inserito quest'ultimo nel '41 in un'associazione per delinquere nella quale figuravano tra gli altri vari mafiosi tra cui Citarda Antonino, ucciso poi nel '52 fratello del più noto Citarda Matteo suocero questi di Bontade Giovanni. Proprio in quel periodo e soprattutto attraverso quei rapporti per il Moncada ebbe inizio un totale puntamento della sua situazione economica, che gli permise da nulla di trasformarsi in un'imprenditore edile capace di far fronte a grossi investimenti, appunto per imponenti costruzione e sia di far fronte anche ai primi finanziamenti garantitigli da istituti bancari. Infatti i rapporti di affari con il Piazza che permise al Moncada di essere conosciuto e bene accettato dagli ambienti della criminalità organizzata di Palermo e di essere bene accolto dalle famiglie di mafia dell'epoca, chiariscono l'accesso del Moncada e le inevitabili conseguenziali relazioni con gli ambienti mafiosi di quel periodo. Moncada dopo essere stato scarcerato per sospensioni di pena nel '45...
PRESIDENTE:
Bonferraro deve tornare per qualche altra deposizione?
PRESIDENTE:
Su altri. E allora non stia in aula per cortesia. Va bene, prego.
MANGIARACINA B.:
Quindi, dicevo che Moncada dopo essere stato scarcerato nel '45 per sospensione di pena, nel '46 riprese la sua attività di costruttore edile entrando in relazione con 2 tra più rappresentativi esponenti mafiosi dell'epoca, Ricciardi Eugenio e Porcelli Bartolo fornitore di materiale per costruzione del Moncada del gruppo del Ricciardi temuto mafioso che venne ucciso nel dicembre del '52, per rivalità tra gruppi di mafia, faceva parte la cosca capeggiata appunto da Porcelli Bartolo anch'egli fornitore del Moncada.. Affiliato al Porcelli era allora Angelo La Barbera, che tra l'altro l'Angelo La Barbera si trovò presente nell'autovettura del Ricciardi quando questi venne ucciso nel dicembre del '52, quindi fino al '52 il Moncada si giovò certamente degli appoggi di questi esponenti diciamo di spicco della mafia. Nel '53 estromessi dall'attività gli eredi del Ricciardi, venne costituita dai fratelli Salvatore D'Angelo la Barbera e da Porcelli Bartolo, Vitale Isidoro e Lo Iacono una nuova società di autotrasporti. Quindi nel '53 iniziò diciamo, l'escalation mafiosa dei fratelli La Barbera il Moncada. Restaurarono con detti fratelli rapporti di affari e quindi li continua anche con il la Barbera Salvatore il fratello di Angelo, proprio nel periodo in cui questi insieme al fratello erano considerati esponenti di spicco dalla mafia palermitana, detti rapporti apparentemente riguardanti la fornitura di materiale edile era solo però durarono per molti anni mandarono ben oltre, e si ricorda che sia il La Barbera Salvatore che il Porcelli utilizzavano come garage per i proprio camion dei locali del Moncada. Si ricorda altre si, che il Moncada scrisse, datandola 30 ottobre '53 una lettera su carta intestata a Moncada Salvatore le sottoscrisse, indirizzata alla questura di Palermo, dove rappresentava la figura del Salvatore La Barbera come onesto lavoratore e questo nell'occasione in cui il La Barbera si doveva presentare dinanzi alla commissione provinciale per l'assegnazione al confine di polizia. Nel corso dell'indagini scaturite a seguito della scomparsa del La Barbera Salvatore nel '63, nell'autovettura di questo boss semi distrutta, venne rinvenuta un'agendina tascabile contenente alcuni numeri telefonici, tra i quali appunto all'epoca accertamenti fatti, risultavano i numeri del Moncada Salvatore delle ditta dei fratelli Moncada, in fine per la figura diciamo del Moncada, ce da dire che già nel 1973 il noto collaboratore di giustizia Vitale Leonardo ucciso a Palermo il 2 dicembre dell'84, ha indicato parlando dei fratelli Moncada Salvatore e Girolamo li ha indicati come mafiosi. Quindi dicevamo che appunto il Moncada appaltatore edile costruttore, l'area richiesta e di cui ha parlato il Pubblico Ministero, l'area richiesta sita a Palermo, si potrebbe localizzare in quella occupata dallo stabile sito in via Brigata Verona numero 6 angolo via Sicilia numero 12, costruita appunto da Moncada Salvatore, il terreno venne acquistato da Moncada nell'ottobre del '60 da Chiaramente Bordonaro Amedeo di Gibilrossa, Moncada quindi, avuto l'area chiedeva all'ufficio tecnico dei lavori pubblici di Palermo assessore all'epoca Vito Ciancimino e sindaco Salvo Lima, la licenza edilizia per potere edificare. Licenza che gli veniva concessa unitamente alla licenza di sbancamento e alle varianti che egli richiese. nel novembre del '63, ultimata la costruzione, il Moncada chiese all'ufficio d'igiene del comune di Palermo, il certificato di abitabilità di detto stabile, che gli venne concesso nel maggio del '64, attraverso la ricostruzione che ho fatto presso gli uffici della ripartizione urbanistica di Palermo, nel verificare le destinazioni previste dal piano regolatore e dalla variante al piano regolatore la numero 6, poi c'è stato che alcune particelle di quel terreno erano destinate a verde pubblico ed altra particella per la maggior parte era destinata ad edificio monumentale e per il resto ad verde pubblico, nonostante, ecco, queste indicazioni, il Moncada riuscì ad ottenere le licenze per la costruzione.
P.M.:
Sempre in quell'udienza del 9 gennaio del 1996, Buscetta ha riferito di un'altro favoritismo da parte dell'onorevole Lima relativa a una costruzione realizzata da tale Annaloro, allora...
PRESIDENTE:
Realizzata?
P.M.:
Da tale Annaloro, il punto su quale è stato d'indagare è questo, l'edificio realizzato in Palermo via Andrea Cirrincione, angolo via Sampolo dal costruttore Annaloro Giuseppe, verificando se siano state rilasciate permessi per elevazione non previste dal progetto originario. Dell'Annaloro verranno inoltre accertate le generalità complete ed eventuali relazioni con Buscetta Tommaso o altre esponenti di Cosa Nostra. Buscetta, aveva appunto dichiarato che il favoritismo consisteva nella, una soprelevazione che era stata autorizzata.
MANGIARACINA B.:
L'Annaloro si identifica per Annaloro Giuseppe fu Raffaele nato a Palermo il 15 marzo 1916, l'Annaloro nell'aprile del 1960 presentava domanda con relativo progetto all'ufficio tecnico dei lavori pubblici di Palermo assessore sempre Vito Ciancimino, per ottenere l'autorizzazione per la costruzione di un'edifici in via Andrea Cirrincione angolo con via Sampolo. Non risultando il progetto regolamentare in base a quanto previsto da regolamento edilizio dell'epoca, nel maggio del '60 la commissione edile lo respingeva, respingeva questa domanda perchè non rispettando il tipo di edilizia prevista per quella zona. Nonostante ciò, nel settembre del '60 l'Annaloro presentava un'ulteriore domanda, tendente ad ottenere l'autorizzazione alla costruzione sempre di uno stabile in via Andrea Cirrincione angolo via Sampolo composta da uno scantinato, piano terra, sette piani elevati ed un piano attico, nel gennaio del '61 la commissione edile esprimeva parere favorevole a condizione che venisse soppresso uno dei piani sul prospetto. Nel marzo del '61 Annaloro veniva rilasciata la licenza che autorizzava l'Annaloro alla costruzione di uno stabile composto da scantinato, piano terra, 6 piani elevati, quindi è stato tolto il settimo ed un piano attico. Nell'agosto del'61 l'Annaloro chiedeva un'ulteriore variante a che venisse aggiunto un piano ammezzato e il settimo piano. Pur non essendo conforme la richiesta a quanto previsto da regolamento edilizio per quale zona, la commissione edile il giorno dopo la richiesta fatta dall'Annaloro esprimeva parere favorevole, ponendo una condizione minima che venissero rientrati di alcuni metri parti dello stabile. E quindi, veniva rilasciato una licenza per l'aggiunta del piano ammezzato e il settimo piano. Nel '65 i condomini di questo stabile hanno chiesto una variante per una diversa distribuzione dei piani all'interno, ma esaminata tutta la pratica sin dall'inizio nell'ottobre del 1972, la commissione edile respingeva la richiesta dei condomini perchè in contrasto con il regolamento edilizio previsto per quella zona. C'è da ricordare in fine che così come è emerso nel corso del dibattimento dinanzi alla Corte d'Assise di Catanzaro nel processo contro La Barbera Angelo più 116, è stato accertato che l'Annaloro ha versa a Buscetta Tommaso la somma di lire 5 milioni per compensare il sindaco del comune di Palermo e i suoi diciamo così, collaboratori, appunto per l'approvazione di quanto richiesto dall'Annaloro nonostante non fosse ciò previsto dal regolamento edilizio. Praticamente il settimo piano di cui ho parlato.
P.M.:
In quel processo Annaloro disse che si era rivolto a Buscetta?
MANGIARACINA B.:
Prego?
P.M.:
In quel processo Annaloro disse che si era rivolto a Buscetta?
MANGIARACINA B.:
Si, a Buscetta Tommaso, perchè appunto desse questo compenso di 5 milioni al sindaco di Palermo e a, diciamo all'assessore, insomma ai suoi collaboratori più stretti a che nonostante le irregolarità del progetto presentato dall'Annaloro gli venisse concessa l'autorizzazione.
P.M.:
E spiego perchè si rivolse proprio a Buscetta?
MANGIARACINA B.:
Si rivolse al Buscetta perchè sapeva che il Buscetta aveva dei buoni rapporti, intratteneva rapporti con il sindaco di Palermo e con altri parlamentari dell'aggiunta di Palermo.
PRESIDENTE:
Altre domande? Ha finito? Prego.
AVV. BONGIORNO:
Dottoressa Giulia Bongiorno, il punto 20 quello al quale ha fatto riferimento poco prima, volevo chiederle questo, la particella sulla quale poi è stata costruita questo edificio dal Moncada era la particella 434 che le risulti?
MANGIARACINA B.:
Un attimo, è la 434 del foglio 31 del catasto terreno.
AVV. BONGIORNO:
Perfetto, un'altra cosa, dal 1959 ad oggi la particella 434 in questione, è sempre stata destinata al verde pubblico?
MANGIARACINA B.:
Guardi io le posso dire che fino a che ho svolto gli accertamenti cioè, al settembre '93 questo è risultato, dagli accertamenti che ho svolto...
MANGIARACINA B.:
Presto la ripartizione edilizia urbanistica del comune di Palermo, cioè, questa particella in effetti, pur avendo subito dei ripartizione prima e dopo...
AVV. BONGIORNO:
Esatto.
MANGIARACINA B.:
Comunque risultava essere zona verde pubblico in parte e parte un'altro pezzo edificio monumentale e verde pubblico.
AVV. BONGIORNO:
No dico, come destinazione è stata mai mutata la destinazione?
MANGIARACINA B.:
No, non è stata mutata.
AVV. BONGIORNO:
Perfetto, perchè di questo parla.
PRESIDENTE:
E allora, va bene può andare.
AVV. BONGIORNO:
Ora (incomprensibile).
PRESIDENTE:
Signor Vinchiaturo lei consente di essere ripreso?
TESTE:
No.
PRESIDENTE:
Prego. Si accomodi. Dia le generalità.
VINCHIATURO A.:
Vinchiaturo Alfio nato a Palermo 02/01/53.
PRESIDENTE:
Che qualifica ha?
VINCHIATURO A.:
Vice ispettore della polizia di stato.
PRESIDENTE:
Più forte ispettore. Prego Pubblico Ministero.
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