|
|
Ballard usa lo strumento fantascienza per confrontare
il software, cioè l'uomo, con l'hardware del Ventesimo
secolo, cioè Cape Canaveral, i razzi, la cultura della
droga, le auto. Ballard è in realtà il cantore della
terza rivoluzione industriale, l'età in cui microchip e
computer letteralmente invadono la vita quotidiana della
gente: nell'età mediale dispiegata, descrive la
mutazione dell'uomo, le sue derive psicologiche, i flussi
del tempo interno, gli erotici ibridi di corpi e
macchinari, in scenari onirici techno-apocalittici. In
questo libro sono raccolti 29 inediti del grande
scrittore apolide, che fanno di questo volume la più
completa raccolta esistente al mondo di scritti di
non-fiction ballardiani. Inoltre sono compresi alcuni
illuminanti contributi critici, due racconti inediti,
alcune ampie interviste di straordinaria importanza e un
rigoroso apparato bibliografico relativo all'intera opera
ballardiana. |