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Nomads

   

tratto da DECODER #9

   
    Vic e Jeremy vivono fra i camion. Lei ha venduto il suo, lui anche e sono in procinto di comprarne uno più grande e migliore. Sarebbero disposti a pagare mille sterline alla donna che glielo sta vendendo, ma dal momento che il motore non è in perfette condizioni vorrebbero uno sconto o che venissero fatte le riparazioni necessarie. Vic metterà tutto a posto mentre Jeremy è in tourné in Europa con il suo gruppo "The Levellers". Lei si tiene anche occupata ritagliando foto di Keanu Reeves dalle riviste e attaccandole per tutta la casa. E' uno scherzo per quando Jeremy tornerà a casa

Hanno affittato un appartamento a Brighton per qualche mese mentre risolvevano i loro problemi. E' stato un anno eccitante per entrambi. Sono stati via (per i fatti loro) giusto qualche mese , volevano stare soli per un po', avere un po' di pace, loro e i due cani, Grim dog e Trebor. E' per entrambi la prima volta che vivono legalmente in una casa o appartamento da quando hanno lasciato i genitori. Pensano che sia uno spreco di soldi: tutti questi pagamenti, gas, elettricità. Non ne vale la pena. Non vedono l'ora di tornare per la strada, ma vogliono vivere un po' più tranquilli d'ora in poi. Porteranno con loro il pulmino ovunque Jeremy registrerà il prossimo album dei "Levellers" e quando lui non sarà occupato con la banda viaggeranno e si fermeranno in giro con i loro amici Scott e Jane. Hanno una vaga idea di poter vivere un giorno in una casa galleggiante, ma al momento tutto ciò che hanno in mente è prendere il camion e tornare per strada. Vogliono essere pronti per aprile.

Penso che sia nella mia natura essere irrequieta, andare in giro senza mai vivere nello stesso posto per troppo tempo. Non ho mai messo radici da qualche parte. Non vengo da nessun posto in particolare. I miei genitori non hanno mai vissuto in un posto per più di due anni, sono come me, non si sono mai stabiliti da nessuna parte, non hanno mai avuto un buon rapporto con il lavoro e cose del genere. Me ne sono andata di casa quando avevo quindici anni. Io e il mio tipo abbiamo vissuto in una tenda perché non avevamo nessun altro posto dove stare. Ho incontrato il suo migliore amico che studiava a Birmingham. Lui diceva che avrei potuto andare a vivere con lui e alla fine ho deciso di accettare l'offerta. Ma le cose non funzionavano bene, era uno studente modello e io non ero proprio adatta a questo stile di vita.

Ho incontrato dei "traveller", molti dei quali "squatter", che vivevano in camion e case occupate orribili, posti senza acqua, senza elettricità. Uno di loro era chiamato Pinner, e io pensavo che lavorasse in una miniera di carbone, 'ché era sempre davvero sporco.

Fondamentalmente andavamo nei pub a passare il tempo. Ci stavamo tutto il giorno. Siccome passavo tutto il tempo con questi ragazzi fra me e il mio tipo è finita. Sono andata con loro a Nottingham con il camion. Credevo di aver fatto un'ottima cosa quel giorno e lo chiamai dicendogli: "Hey, siamo a Nottingham è fantastico", e lui mi disse soltanto: "Non ti disturbare a tornare".

Quando mi cacciò non sapevo dove stare così mi sistemai in queste case occupate per un po'. Dormivamo alla meglio, spesso fuori dai pub quando non avevamo voglia di camminare per tornare a casa la notte. Erano sistemati tra una serie di case a Moseley. Birmingham può non sembrare il posto ideale per dei "traveller" ma il villaggio di Moseley, dove ci sono tutte le case occupate, è veramente un posto carino, come un villaggio dentro la città con alberi e parchi. Avevo diciassette anni allora e fu il primo anno che andai a Glastonbury, partecipando ai festival e iniziando a viaggiare.

Pinner, il tipo con cui uscivo, aveva un piccolo Bedford, un vecchio pulmino con trenta posti. Il parabrezza si era fracassato così era un vero incubo guidare quando andavamo in giro per i vari festival, faceva un freddo cane, il vento soffiava attraverso il parabrezza e ci raggomitolavamo tutti dietro nella cuccetta, era orrendo.

Non ero mai stata ad un festival prima. Avevo sempre vissuto in campagna o al Nord dove non c'erano mai dei veri e propri festival. Ho pensato che era davvero strano. Confuso. Questa è stata la mia prima impressione: la confusione. Era eccitante. Non avevo mai visto così tanta polizia e così tante droghe. Io non ho preso niente. Bevevo solamente tutto il tempo. Non avevo mai visto dei teepee prima. C'era un grosso teepee a Pilton quell'anno e pensavo fosse davvero strano che la gente potesse vivere in cose del genere. Non ho curiosato molto in giro. Non sono mai stata molto socievole ma mi divertivo a camminare e incrociare gruppi di persone. Passavo il tempo divertendomi a inseguire la gente che delirava. Mi piaceva farlo, mi tirava su e facevo un sacco di risate.

Amavo le band che suonavano dal vivo che erano ovunque allora. Era quando i rave iniziavano a prendere piede, ma c'erano ancora le bande, in particolare era il periodo dei "traveller" a Glastonbury. Questo fu il periodo in cui vidi i "Levellers". Incontrai Jeremy per la prima volta e pensai "Oh! E' veramente carino". Due anni dopo iniziai ad uscire con lui. Pensavo che la situazione fosse eccitante, tutta quella gente, non avevo mai visto così tanta gente riunita prima di allora. Era bellissimo. E non aveva nulla a che fare con le "mode". Negli ultimi anni è diventato di moda essere un "traveller" o un occupante, e le persone che hanno vissuto per la strada per anni sono diventate un po' snob al riguardo. Non era così una volta. E per me era davvero tutto nuovo. Se avessi detto a qualche mio compagno di scuola o a chicchessia "Oh, vivo in un camion con una banda di tipi con i dread" avrebbero pensato che era una cosa tremenda e orribile, ma ora se ne sente parlare in giro tranquillamente. E' un pò una moda.

Mi sono ammalata quell'estate. Non avevo abbastanza esperienza per curarmi da sola, ero agli inizi e irresponsabile. La gente con cui stavo mi aiutava ma non troppo bene. Bevevano e prendevano varie droghe tutto il tempo. Per loro mangiare non era una priorità. Dopo la stagione del festival ritornammo a Brighton e mia mamma e mio papà erano lì giusto da un paio di mesi così, alla fine, andai da loro. Stavo davvero male. Dovetti farmi ricoverare per malnutrizione. Avevano letto sui giornali tutte le stramberie dei festival e dei "viaggiatori". Mia madre pensava fosse abbastanza eccitante e carino. Andando sul discorso avrebbe detto: "Ah, sono i tuoi amici?", ma non avrebbe mai cercato di fermarmi.

Dopo tutto ciò andai a Nottingham. Facevo spesso moneta con la mia amica Lou, circa un anno e mezzo fa, quando ero disgustosamente "abbestia". Mi ci divertivo. Lei stava in piedi facendo tintinnare i penny e il mio ragazzo Daz faceva giochi di prestigio. Io stavo dall'altro lato della strada e chiedevo soltanto soldi, di solito prendevo sempre più di loro. Probabilmente perché canticchiavo, avevo una parlantina più sciolta, un po' più di storielle come dar da mangiare ai cani o non riuscire a mandare avanti il bilancio di casa, che era una grossa balla perché vivevo in una casa occupata e non avevo nessun affitto da pagare. Mi dava qualcosa da fare, andare a far moneta era meglio che starsene seduti a far niente tutto il giorno. Parlavi con la gente e alcune persone erano molto gentili, ti davano cibo o altre cose. Se ci fossi andata con i cani la gente mi avrebbe portato bidoni di cibo per cani. Non mi rendevo conto che era illegale. Non mi arrestarono mai ma una volta chiesi dei soldi a un tipo che mi diede due sterline e mi disse "sono un poliziotto in borghese e quello che stai facendo è illegale, è meglio se te ne vai ora".

Ho provato a farlo anche a Londra ma è praticamente impossibile, c'è troppa gente che lo fa. Ti dicono dietro di tutto: "Vai a lavorare!" "Caprone!" o cose del genere. Ma ci fai l'abitudine. Una volta mi hanno picchiato solo perchè sembravo "sgarbata". Io e il mio ex, Daz, stavamo facendo colletta a Nottingham una volta e facevamo casino fuori da un club. Doveva aver detto qualcosa di troppo a qualcuno perchè un enorme tizio uscito da un club dietro l'angolo, una montagna con sei ragazzi asiatici, spuntarono all'improvviso e ci riempirono di botte. Il tizio grosso, un ragazzo bianco, mi picchiò davvero malamente. Ma succedono spesso di queste cose a Nottingham. Al tempo eravamo una coppia perfetta di sbandati credo. Io sono di natura una persona poco pulita e trasandata e Daz era veramente sporco ma sembrava che la cosa gli stesse a pennello, non lo si poteva immaginare in altro modo. Per un periodo mi è andata bene perché viaggiavo da sola, senza un mezzo, incontrando altri gruppi di "traveller" e girando con i loro camion. Quando ho incontrato Daz e ho iniziato a girare con lui è diventato tutto più scomodo. Lui aveva due cani, io anche, così ci ritrovammo con quattro cani e accumulammo un bel po' di pulci. Divenne impossibile girare, così risparmiammo e prendemmo un camion.

Il mio primo camion era un minibus con un motore serie BMC A. Lo pagai settecento sterline, davvero tanto. Tornando indietro non pagherei così tanto per quel camion; quelli sono buoni camion per lunghe distanze ma li devi usare sempre perché ne valga la pena. Tolsi tutti i sedili, ci misi un letto, una cucina e rivestii tutti i lati con pannelli di legno: forse era un camion classico e stereotipato per viaggiare ma veramente ben isolato dal freddo.

Avere un proprio mezzo è un altro paio di maniche. Prima cosa diventa tutto più difficile. C'è tutta la parte legale, la manutenzione e il parcheggio. Arrivare in una città sconosciuta e non sapere dove fermarsi può diventare una vera menata. Una volta ad esempio andammo a Liverpool pensando che ci dovesse essere per forza un posto dove fermarsi, molta gente parcheggiava al Wirral oltre il fiume. Ci andammo e non c'era nessuno, nessun posto per parcheggiare in tutta la città, così ce ne dovemmo andare. Delle volte puoi finire per chiedere alla polizia, può sembrare un po' ironico ma sono le uniche persone a cui puoi chiederlo. Io l'ho fatto migliaia di volte. Una volta siamo stati scortati dalla polizia in un posto vicino a Glastonbury chiamato Ivythorne. Per fortuna non ci hanno guidato proprio fino al posto o non saremmo stati troppo i benvenuti.

Daz conosceva della gente a Bradford così ci andammo. C'erano moltissimi posti dove fermarsi fra le case occupate e anche fra altre case. Non si potrebbe fare una cosa del genere a Brigthon ma lo puoi fare al Nord perché la gente se ne frega. Non sono così indiscreti e snob come sono al Sud. C'è una grossa comunità asiatica a Bradford e quella gente non fa domande e non sta a chiedersi perché c'è un grosso camion parcheggiato di fianco a casa loro. Non gli dà alcun fastidio, non li riguarda. La gente sembra più amichevole e gentile. Al Nord non c'è tutta quella roba cosmico-hippy e questo mi va bene.

Principalmente la gente ama far casino, l'immagine dell'"ubriacone" è ancora molto forte qui al Nord. Quando andammo da Cornwall a Birmingham il mio amico Boop aveva un vecchio camion della BBC per trasmissioni in esterno con la scritta BBC sulla fiancata e tutti ci scherzavano sopra per il fatto che poteva diventare Birmingham Brew Crew (la compagnia della birra di Birmingham). Questa è l'immagine che al sud hanno della gente del Nord, veramente "abbestia": dreadlock, jeans stracciati. Può anche essere vero in un certo senso, non gliene frega un cazzo, ma li trovo più simpatici e amichevoli. Sembrano essere più pratici e a loro agio nei camion e si divertono. Se ti fermi con il camion, lì in giro ad esempio, la gente può essere contrariata, non parlarti per tre giorni e poi magari ti chiede di andartene.

A Bradford i "traveller", tutti i punk e gli occupanti erano soliti andare al "one in twelve" un club punk. Avevamo una squadra di biliardo e facevamo gare tutte le sere contro i pub tradizionali. Tutti ci partecipavano volentieri. Non c'era nessuno che diceva "ci fanno schifo le vostre abitudini strane". Probabilmente perché era una zona di lavoratori e ci prendevano per quello che eravamo, la sotto-classe urbana che cerca di costruirsi una propria vita a suo modo, e ci rispettavano per questo. Non ci sono misticismi nel vivere in un camion per me, ha un senso solo dal punto di vista pratico. Sono sempre a corto di soldi e ti fa risparmiare. E odio la convinzione di molti hippy che non devi avere niente, che se hai una tv e un video nel tuo camion c'è qualcosa di sbagliato in te. Loro dicono "non devi avere una TV, ne verresti risucchiato". Patetico. Ho sempre avuto una TV sul mio camion. Stiamo comprando un nuovo camion e quando ci vivremo avremo un generatore, una tv, video, musica eccetera.

Penso ci sia una grossa differenza tra la maggior parte dei punk e i "traveller cosmici". Non ho molto tempo per le storie da hippy, probabilmente perché sono proprio cinica. Non sono per questo genere di misticismo. Non sono d'accordo con la band del mio fidanzato, ora come ora, per la sua romantica idea di "traveller" che cresce. I bambini si immaginano tutti questi bus dipinti come carovane romane, gente seduta intorno al fuoco del campo. Tutti quelli che sono stati per strada sanno che sono tutte stronzate.

Viaggiare è giusto un buon modo di vivere in termini pratici. E' poco costoso, ti muovi, vai dove vuoi, fai quello che vuoi. E senti davvero di vivere fuori dalla società, che è quello che voglio.

Sono davvero una persona antisociale. Tutti a Brighton mi conoscono come la donna più infelice della città. Non faccio amicizia facilmente e trovo la società snaturata e contorta. Sono una delle poche persone che conosco a essere fiera di far parte della classe operaia. Ma la cosa pesante per la classe operaia in Inghilterra è che gli operai si vergognano di se stessi e pensano che devono sempre tendere al successo, andare oltre, valorizzarsi. Non ne vedo la ragione. Questo è quello che la società è, essere sempre alla ricerca del successo, progredire. Per cosa? Non voglio valorizzare me stessa davanti a nessuno. Non voglio essere come tutti gli altri.

Sono una snob invertita; non c'è qualcosa di cui sono davvero fiera ma non posso farci niente. I "traveller" che sentite chiamare "Giles", i cui padri sono manager di banche o giù di lì, io non li sopporto. Ho lavorato in una fabbrica per un po' quando avevo sedici anni e non pensavo che fosse al di sotto di me. Non c'è niente di male con un po' di duro lavoro e lo farei se e quando ne avessi bisogno. Lo farei anche adesso se avessi bisogno di soldi per qualche ragione.

Molte di queste persone vengono dalla classe media e non hanno mai neanche sognato un lavoro del genere. Sono quelli che mirano a essere i grandi "assaggiatori" di droghe, che hanno sempre i camion più belli perché mamma e papà gli danno i soldi. Non voglio dire che tutti quelli che vengono dalla classe media sono così, alcuni di loro mi piacciono; quelli che sono ingenuamente convinti e che trattano tutti come loro pari. Ma gli altri sono diversi. Sono quelli che diventano "travveller" snob: "Oh, io viaggio da molto più tempo di te". E sono quelli che passano tutte le fasi del "viaggiatore", chi è passato dall'essere "l'alternativo" con i dread e le droghe e chi si è tagliato i capelli ed è diventato il tipo "spiral tribe" e si aggira con gli "spiral tribe" e va ai rave. Londra è piena di gente così. Voglio dire, questo non è "viaggiare", starsene parcheggiati a Brixton tutto l'anno. Organizzano questi rave e fanno pagare anche quattro o cinque sterline per entrare. Tutto quello che gli interessa sembra essere fare i soldi. Tutti per loro diventano fessi da spillargli soldi. Questo è il genere di gente con cui ce l'ho. E ne conosco tanti. I Wankers. Di fatto ho picchiato una delle loro ragazze l'altra settimana. Mi aveva davvero rotto. Brutta stronza. E' una di queste modaiole, girava con Chris di RDF, adesso si è tagliata i capelli e gira con i raver perché va di moda.

Credo che mi disilluderò sempre un po' di più ogni momento che passa. Magari è perchè sto crescendo. Era davvero grande all'inizio quando ho cominciato a viaggiare, ma avevo diciassette anni ed era tutto divertente, non avevo preoccupazioni. Ma ora non credo più a tutta questa storia dei "raver", il fatto è che l'unica cosa che gli interessa è fare i soldi. E non credo al modo in cui la gente ha perso le illusioni, se capisci quello che voglio dire. L'apatia è dilagante. Non posso sopportarlo. Come per lo "Skool Bus". Una grande idea ricca di potenziale ma che è solamente starsene seduti ad arruginire a Bristol. E' triste. Non riesco a capire il motivo di tutta questa apatia di pensiero. E' duro andare avanti quando tutto sembra venirti contro. Cose come la campagna dei mass-media quest'estate appoggiata dalle forze dell'ordine; quando dilaga fra la gente, la gente inizia ad odiarti. Lo fanno nella tua testa. E le droghe sono un fattore rilevante. Droghe pesanti, l'eroina è molto conveniente e facile da trovare ed è un altro fattore importante. Sarei curiosa di sapere se si tratta di una cosa fatta deliberatamente dallo stesso governo. E' molto conveniente per loro che la gente usi l'eroina, la tiene buona. Tutte le droghe cliniche sembrano spuntare ovunque fornendo alla gente gli aghi. E quando è stata l'ultima volta che hai visto questi generi di spot antidroga alla TV?

Comincio ad averne abbastanza anche dei festival. Continuo ad andarci perché ci puoi incontrare gente che non vedi da tempo ma l'eccitazione sta diminuendo per me. Ho avuto una brutta esperienza a Castlemorton. Me ne stavo seduta nel retro del camion a guardare la TV tutto il tempo. Ho venduto molta birra, pensavo, che è quello che faccio ai festival, cucinare e vendere birra.

Ma viaggieremo ancora. Quando io e Jeremy avremo comprato questo nuovo camion lo faremo. L'appartamento è soltanto una rottura per noi: Jeremy non è veramente sicuro di quello che farà e io ho passato un anno incasinato sulla strada. Ho lasciato Daz; sono rimasta incinta e ho abortito naturalmente. Penso perché guidavo tutto il tempo e perchè ero stressata dal fatto di litigare con Daz continuamente, tutte le cose insieme. Ho una marea di mandati di comparizione al momento. Guidando senza patente ho tirato giù il muro di un giardino a Glastonbury. Il camion era assicurato ma l'assicurazione non era valida perché non avevo la patente. E' stato divertente perché dopo averlo fatto l'ho raccontato sul posto ad alcune persone. Mi hanno chiesto dove fosse successo e altre due o tre persone avevano tirato giù esattamente lo stesso muro. C'è un posto in fondo a questo vicolo e non puoi fare inversione quando arrivi alla fine, devi fare retromarcia. Non puoi vedere quello che stai facendo e per via di una leggera pendenza sono uscita di giri e sono tornata indietro. L'ho soltanto urtato ad una velocità di 0,1 miglia orarie ed è crollato al suolo. In soli dieci minuti della gente è arrivata e l'ha ricostruito. Ho valutato che lo facessero spesso per incassare l'assicurazione. Gli diedi il mio nome ed ecco che mi sono fregata da sola perché non ho la patente. Su tutti i documenti c'era il mio nome. Ho avuto molti problemi quest'estate. Quando la polizia ti ferma e devi seguirli in centrale con tutti i documenti di guida. Dubito che il tutto andrà in tribunale. Tutti i mandati di comparizione li rimetto nella casella della posta. Ma ho preso già un paio di lezioni di guida e guido comunque meglio di Jeremy, credo, lui non lo fa mai. E' più facile comunque guidare un camion perchè la gente ti lascia passare. Abbiamo anche una macchina ma mi fa davvero paura guidarla. Mi sembra piccola e vulnerabile. Non posso aspettare ancora per prendere il nuovo camion.