AZIONE OMOSESSUALE
Federazione Nazionale di Associazioni Gay e Lesbiche


Azione Omosessuale aderisce al Comitato per il diritto all'orientamento sessuale in Europa


Il 19 aprile 1997 si è svolta presso il CSOA BRANCALEONE di Roma la prima riunione nazionale di questo nuovo comitato, a cui hanno partecipato i gruppi dell’area COBAGAL (Verona, Firenze, Catania e Sassari), l’Arcigay Nazionale, l’Arcigay/Arcilesbica di Roma, Azione Omosessuale, il Collettivo Omosessuale di Latina, oltre a singoli partecipanti a titolo personale.

Promotore dell’incontro è stato il Comitato veronese “ALZIAMO LA TESTA”, che si è costituto nell’estate del 1995 per organizzare la protesta contro la delibera approvata dal consiglio comunale, e posta dal gruppo consigliare di Alleanza Nazionale, per la non applicazione delle normative suggerite dal Parlamento Europeo agli stati membri tramite la Risoluzione di Strasburgo del’ 8 febbraio 1994, sulle parità di diritti per gli omosessuali nella comunità europea, qualora lo Stato italiano vi aderisca.

Il circolo veronese sganciandosi dalla presidenza nazionale, molto timorosa delle reazioni del PDS nei riguardi di una protesta pubblica, dovette farsi interamente carico dell’organizzazione di una tale ed importante iniziativa costituendo quindi il comitato "Alziamo la Testa".

Sperimentare direttamente come cittadino, la discriminazione omofoba istituzionalizzata, attuata costituendo un precedente per ora solo “orientativo” ma che possa divenire un giorno applicabile in altre parti o nell’intero paese, sentire che la stessa istituzione che si dice democratica colpisce direttamente nei diritti i suoi cittadini, ha particolarmente sensibilizzato i militanti veronesi.

Da un confronto con altre realtà militanti italiane ed europee, si è poi notato di come l’esigenza di estendere i trattati relativi all’unione europea debba porre, oltre gli accordi sugli interessi meramente economici, la richiesta di inclusione di una carta dei diritti fondamentali di tutti i cittadini (diritto al lavoro, alla casa, alla libera circolazione). Tali diritti devono essere garantiti senza discriminazione di razza, religione, sesso e ancora, su proposizione del comitato “Alziamo la Testa”, senza discriminazione per l’orientamento sessuale; questo è il manifesto a cui aderiamo:

MANIFESTO PER IL DIRITTO ALL’ORIENTAMENTO SESSUALE NELL’UNIONE EUROPEA.

L’Unione Europea si e' consolidata finora attorno ai grandi interessi economici; ma esiste anche un'Europa che fonda i propri principi sui diritti di ogni uomo e di ogni donna.

Il trattato di Maastricht prevede il concetto di cittadinanza ma non una definizione dei diritti fondamentali che ne conseguono.

La storia dell'Europa ha insegnato che solo il rispetto di ogni individuo può garantire la pace e la libertà.

Il riconoscimento delle pari dignità e dei pari diritti di tutti/e e' quindi garanzia necessaria per un'Unione Europea volta alla pace e non alla guerra, volta alla coabitazione delle differenze e delle diversità e non alla loro negazione.

Dopo la vicenda nazista solo l'ammissione dello sterminio subito dagli ebrei e dagli zingari ha permesso di riconoscere e controllare forme di violenza e razzismo pericolose per la pace in Europa.

Lo stesso nazismo ha colpito molti individui sulla base della loro omosessualità, sterminio - questo - mai riconosciuto ufficialmente e le cui vittime, cancellate dalla storia non sono state risarcite. Nonostante la Risoluzione del Parlamento Europeo dell ' 8 febbraio 1994, le discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali sono tuttora presenti nei paesi dell'Unione Europea.

I tentativi del Parlamento Europeo di ridurre la conflittualità sociale attraverso risoluzioni, come quella per le pari opportunità per le persone omosessuali, vengono vanificati dalla mancanza di una carta dei diritti fondamentali dei/e cittadini/e europei/e, il cui inserimento nel Trattato di Maastricht viene da pià patti richiesto.

E' essenziale che tale carta contenga un articolo che vieti ogni discriminazione basata sull'orientamento sessuale, riconoscendo un tema la cui rimozione é pericolosa per tutti e per tutte.


Nei mesi successivi le iniziative a favore della campagna sono state: