...TRA UNO E DUE... Ci piace pensare che quelli che cercavano il Graal non erano stupidi Internationale Lettriste, Potlatch #8, 10/8/1954
Quella che segue E' la traduzione di "The Grail Unveiled", un breve saggio pubblicato sul n.2 di RE:ACTION - Newsletter of the Neoist Alliance (London, Summer Solstice 1995). La Neoist Alliance (BM Senior, London WC1N 3XX, UK) E' una delle piu' importanti realta' dell'underground londinese, aderente al Luther Blissett Project sin dal suo avvio. "The Grail Unveiled"E' una vera e propria dichia razione di poetica del gruppo. Sebbene il testo sia complesso e pieno di riferimenti non immediatamente comprensibili ai lettori italiani, ho scelto di includerlo in questo libro (eliminando alcune divagazioni, dividendolo in paragrafi e corredandolo di note esplicative) perchE' si tratta di una brillante esposizione di come Luther Blissett usa il mito (antico o contemporaneo che sia), e di come quest'uso non abbia assolutamente nulla a che fare con quello tipico delle filosofie reazionarie. La Neoist Alliance - d'ora in poi NA - E' stata fondata nel 1993 da Stewart Home. La parola "Neoismo"significa letteralmente "un nuovo ismo", quindi significa tutto e niente [1]. La NA si dedica alla "distruzione di ogni credo monoteistico"e alla diffusione di "strani culti, misticismo, para-scienza e antifilosofie", oltrechE' a "incoraggiare il culto della turpitudine"e a "provocare invidia, malcontento, rivolta e guerra di classe". Tutto cio' si concretizza in un'incessante guerriglia mediatica contro l'establishment culturale "per prendere il controllo della stampa e delle telecomunicazioni, del cinema e del teatro, di tutto quanto possa influenzare la pubblica opinione... allo scopo di distruggere dall'interno le istituzioni della classe dominante, provocando dissenso"[2]. Questo programma E' in realta' un capovolgimento "in positivo"di un testo dell'Imperial Fascist League in cui era esposto il presunto modus operandi di quanti tra le due guerre si opponevano all'avanzata del fascismo. La NA maneggia e manipola con disinvoltura metafore alchemiche, religiosita' neo-pagana, teorie della cospirazione, dottrine rosacrociane e riferimenti alle architetture massoniche. Ma non vi E' alcuna superficialita' nel suo approccio: la provocatorieta' di certe affermazioni non E' mai fine a sE' stessa, bensi'- come ha scritto Mikhail Bachtin a proposito di Rabelais - porta a "creare tra le cose e le idee nuovi vicinati...[a] porre accanto e riunire cio' che E' stato fallacemente diviso e allontanato e disgiungere cio' che E' stato fallacemente avvicinato"[3]. Ad esempio, l'uso della parola "celtico"come sinonimo di "meticcio", di "multietnico"o addirittura di "afro-europeo"non E' un semplice detournement, anzi ha una precisa rispondenza in alcune teorie storico-antropologiche e serve - come vedremo - a portare l'attacco al cuore stesso del mito di una "cultura europea"ancestrale, mito tanto caro alle vecchie e nuove destre.
Per capire "The Grail Unveiled"E' necessario avere anche solo un'infarinatura di cosa sia il Graal e di cosa sia il druidismo. Il Sacro Graal (ant. franc. coppa) E', secondo le leggende, il calice di cui Gesu' Cristo si sarebbe servito nell'ultima cena e in cui Giuseppe d'Arimatea avrebbe raccolto un po' del sangue di Cristo deposto dalla croce, portandolo poi in Bretagna. Essendo andato perduto, sarebbe sorto l'ordine dei Cavalieri del Sacro Graal per cercarlo e, dopo che fu ritrovato, conservarlo e difenderlo. Il calice era invisibile a chi non fosse in stato di assoluta purezza spirituale. La leggenda ha dato vita a diversi poemi cavallereschi. La destra cattolica e/o fascista legge la ricerca del Graal come l'allegoria di una restaurazione della "cultura europea"e della sua purezza razziale, di una rivolta contro il mondo moderno, borghese, secolarizzato. La NA sconvolge questa interpretazione, e vede nel Graal il simbolo di quei politeismi pagani che hanno costantemente solcato e corroso la cristianita', di un melting pot che non smettera' mai di arricchire l'esperienza della specie umana. Non c'E' mai stata alcuna "purezza", e i miti non vanno restaurati ma usati come "significanti di un continuo divenire", di un networking che costruisce il con-dividuo. A questo punto E' facile capire che l'attenzione della NA (e di un altro importante gruppo, la London Psychogeographical Association [4]) per il druidismo E' la negazione attiva della fascinazione nazista per i miti nordici: si tratta di un'indagine su come un coacervo di incerte mitologie, di identita' remote e immagini vaghe sia stato riempito di nuovi significati, detournato e adattato a nuove esigenze. Nel caso dei druidi (gli antichi sacerdoti del culto celtico della vegetazione) cio' E' avvenuto a partire dal Rinascimento e ha subito una decisa accelerazione dopo il Romanticismo. Da allora in poi il revival druidico E' consistito in un continuo processo di reinvenzione della tradizione, finalizzato a un'esperienza religiosa cosmopolitica che, in nome del Legame Universale ("the Universal Bond") tra tutti gli esseri umani, ha accettato e assorbito elementi delle filosofie orientali e della cultura nativo-americana. Questi elementi sono stati integrati in un culto del Paesaggio Sacro ("Sacred Landscape") che, nel Regno Unito, ha avuto una qualche influenza sul socialismo utopistico a cavallo tra XIX e XX secolo [5]. E' proprio questa tendenza del druidismo alla "cultural cross-fertilisation"che la NA vuole ampliare e radicalizzare, e per questo in "The Grail Unveiled"viene descritto l'Avanbardo, vale a dire chi si pone creativamente oltre l'antitesi tra Progresso e Tradizione. Cio' che l'Avanbardo(6) annuncia E' il definitivo superamento della crisi postmoderna.
Il/la portavoce della NA si chiama, manco a dirlo, Luther Blissett.
NOTE
1. Cfr. Stewart Home, The Assault on Culture - Utopian Currents from Lettrisme to Class War, AK Press, Edinburgh 1991; Stewart Home, Neoist Manifestos/The Art Strike Papers, AK Press, Edinburgh 1991; Stewart Home, Neoism, Plagiarism & Praxis, cit.
2. "Programme of the Neoist Alliance", da S. Home, Neoism, Plagiarism & Praxis, cit.
3. M. Bachtin, Estetica e romanzo, Einaudi, Torino 1979.
4. La London Psychogeographical Association E' stata fondata da Richard Essex nel 1992, e prende il nome da uno dei gruppi radicali che nel 1957 confluirono nell'Internazionale Situazionista. La psicogeografia E' "lo studio degli effetti specifici dell'ambiente geografico, consciamente disposto o meno, sulle emozioni e sul comportamento degli individui"("Internationale Situationniste"n. 1, Paris 1958), e la LPA esplora Londra e il territorio circostante studiando gli effetti sullo spazio urbano del periodico riequilibrarsi dei poteri costituiti e delle faide interne alla classe dominante. L'approccio della LPA alla psicogeografia E' molto complesso e peculiare e, per quanto riguarda l'esplicito richiamo ai situazionisti, E' basato sullo sviluppo delle riflessioni "situlogiche"di Asger Jorn anzichE' sul sopravvalutato apporto teorico di Guy Debord. Nel 1994 la LPA ha fondato la Luther Blissett 3-Sided Football League (Cfr. Luther Blissett - rivista di guerra psichica e adunate sediziose, #0, Bologna, Grafton 9 aprile-maggio 1995). Chiunque sia interessato a ricevere regolarmente il newsletter della LPA puo' spedire un vaglia internazionale di 5 sterline a: UNPOPULAR BOOKS, Box 15, 138 Kingsland High Street, London E8 2NS, Gran Bretagna.
5. Dal 1909 al 1946 fu Capo dell'Ordine Britannico dei Druidi l'erborista, dietologo e salutista George Watson MacGregor Reid, piu' volte candidato socialista alla Camera dei Comuni e al Congresso degli Stati Uniti. Egli "visito' l'Afghanistan e l'India, e ricevet te un'iniziazione mistica al buddhismo nel famoso monastero di Kapila, India settentrionale - come druido, adotto' il nome di Ayu Subhadra Savvanus. Pare che, piu' che diventare buddhista, egli abbia integrato il buddhismo nel credo e nella filosofia druidica. MacGregor Reid fu in grado di armonizzare tutto cio' in una forma completamente occidentale, di modo che l'influenza buddhista - al pari di quella islamica e genericamente cristiana - sui riti pubblici dei druidi fosse quasi impercettibile. Uno dei suoi detti piu' frequenti era: "Dio E' troppo grande e grandioso per qualsiasi chiesa
6. Bardi: poeti e cantori sacri e profani, presso i Celti. Insieme ai druidi e agli ovati costituivano la classe sacerdotale dei Galli. Nei loro canti, tanto eulogici quanto satirici, celebravano le tradizioni del clan a cui appartenevano e le gesta del capo. Dopo la conquista romana i bardi scomparvero dalle Gallie ma in qualche modo sopravvissero durante il Medioevo in Bretagna, Irlanda, Scozia e Galles. Il Romanticismo riscopri' il termine e defini' "bardi"i poeti che cantavano la patria, i tormenti dell'anima e il sacrificio dell'eroe. L'avanbardo non ha tradizioni da celebrare, perchE' si pone come superamento e sintesi di TUTTE le tradizioni; il suo clan E' l'intera Specie e anzichE' cantare le gesta del capo preconizza e predica l'emergere dello Homo Gemeinwesen, del Con-dividuo.