Mi rendo conto di avere gia'
messo molta carne al fuoco senza dire niente di come E' nata tutta questa storia. Occorre fare
un passo indietro che ci consenta poi di farne tre in altrettante direzioni.
Non si tratta di
rintracciare una Vera Origine.
Credo che l'inizio di ogni storia sia frutto di una scelta
arbitraria, non potrebbe essere altrimenti: noi ci immettiamo nelle storie in un punto
determinato del loro svolgimento e facciamo subire ad esse delle deviazioni. In qualche modo
le facciamo ricominciare, dando il nostro personale contributo, partecipando a crearle e a
raccontarle (le due cose non sono mai nettamente distinte); mescolando il nostro essere a
quello di tutti gli altri che della storia fanno parte.
Ecco dunque un incipit, quello che sono riuscito a rintracciare percorrendo a ritroso tutte le
diramazioni del Luther Blissett Project.
Devo ammettere che quando per la prima volta Kipper mi parlo' di Healy, nell'estate del Ô94,
non ero cosi' sicuro che si trattasse di una persona reale - in carne ed ossa intendo. Pensavo
piuttosto si trattasse di una delle tante creature con cui Harry popolava le sue storie. E' stato
solo all'inizio del Ô95 - quando mi sono trovato a Londra per accompagnare due giornalisti
della RAI che ho potuto constatare il contrario. Dopo aver svolto la mia parte in quella che E'
passata agli annali del Luther Blissett Project come la beffa a ÔChi l'ha visto?', mi sono
trattenuto in citta' per giringirarla un po' in pace. Erano dieci anni che non tornavo a Londra.
E' cosi' che ho potuto incontrare Coleman Healy, per l'esattezza al numero 49 di Hayles
Street, vicino a Elephant & Castle, tra il 20 e il 21 Gennaio 1995. Eravamo entrambi ospiti di
Jason C., un comune amico membro della London Psychogeographical Association. Healy
era appena arrivato dagli Stati Uniti, dove solo una settimana prima aveva assistito al funerale
di Ray Johnson. Quella che segue E' l'intervista, o meglio, la lunga chiacchierata che abbiamo
avuto in quei due grigi giorni piovosi, davanti a numerose tazze di the e a un registratore
portatile. Oltre all'inserimento di un articolo sulle attivita' di Healy, uscito per una testata
inglese, il mio intervento si E' limitato a una minima risistemazione di domande e risposte - per
dare organicita' al lavoro - e ad alcuni miglioramenti per quanto riguarda la forma.
Ciononostante l'impostazione complessiva dei discorsi pronunciati da Healy non E' stata
modificata.