maggio 1998 Anno 2 Numero 4

Foglio di informazione del Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale

Direttore Responsabile : Emilia Calini.- Autorizzazione Tribunale di Milano n.403 del 12/7/97 - Tel. 02.8392117 - Ciclostilato in proprio

 

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EPPUR SI MUOVONO

 

Si diffonde un inarrestabile movimento di sgretolamento della sudditanza dei lavoratori a quelle logiche che li stanno riducendo a merce a totale disposizione dei padroni e delle esigenze di impresa. Nelle indescrivibili situazioni lavorative di Melfi spunta la voglia di opposizione di un Cobas, alla Fiat di Pomigliano si risvegliano i ricordi dei presidi operai contro i sabati lavorativi con classico contorno di aggressioni poliziesche, gruppi di lavoratori continuano a scegliere di autorganizzarsi un po' ovunque e nelle più disparate situazioni ( Rai Saxa Rubra di Roma, Lebole Marzotto di Arezzo, Sailem di Palermo, Piaggio di Pontedera, Pisa, Vercelli, Firenze, … ) Questa disponibilità diffusa dei lavoratori a rimettersi in movimento ha la necessità oggettiva di essere coordinata più efficacemente a livello nazionale. Una sfida a cui lo Slai Cobas non può sottrarsi. Occorre rivedere rapidamente i nostri errori e le nostre lacune. Occorre passare dai Cobas in ogni luogo allo Slai Cobas nazionale : superando settarismi e divisioni. Il Congresso Nazionale deciso per ottobre dovrà vedere il convergere delle energie di tutti i compagni nella comune volontà di rispondere a questa sfida al meglio delle nostre forze.

 

 


Un altro regalo del Governo Prodi a padroni e sindacati :

un bastone tra le ruote dei ricorsi legali

Il DL 80/98 riporta indietro di 30 anni la strada dei ricorsi legali per le cause di lavoro : li rallenta pesantemente, li espone al ricatto del rischio di essere condannati alle spese e li fa filtrare illegittimamente dalle mani "sicure" dei confederali.

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LA LOTTA PER IL SALARIO

Schiacciati tra disoccupazione, flessibilità, contratti d'area, ….. i salari perdono velocemente terreno. A vantaggio dei profitti padronali. La spia dei reali rapporti di forza tra le classi la dice lunga su chi sta vincendo e su chi sta godendo dell'ingresso in Europa.

Anche il dibattito sulla riduzione d'orario sembra aver paura di sporcarsi mettendo nello stesso ordine del giorno la lotta per il salario. Eppure senza controllo della flessibilità, senza controllo degli orari e senza controllo e recupero dei salari la riduzione d'orario, lo sanno tutti, perde per strada ogni possibile valenza sul piano occupazionale.

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LA SVENDITA DEI DIRITTI

Sui posti di lavoro si continua a morire.

Dati, convegni e piagnistei si sprecano.

E intanto con la depenalizzazione si consente ai padroni di pagarsi il diritto di :

  • infrangere ogni norma prevista dalla legge 626 sulla sicurezza dei posti di lavoro

  • non avere piu' nessun obbligo di controllo sulle ditte a cui appaltare e subappaltare

  • risparmiare sui costi di bonifica del materiale cancerogeno facendone pagare il prezzo ai lavoratori

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DOPO AVER OTTENUTO TUTTO SULLA FLESSIBILITA' IN ENTRATA

FLESSIBILITA' IN USCITA

Mentre le manovre di avvicinamento alla legge, che consente i licenziamenti-con-mancia, proseguono, con i classici tira e molla tra governo e sindacati, la Fiat rompe gli indugi e apre una campagna di licenziamenti mirati. E manda la polizia a picchiare chi ha ancora il coraggio di opporsi : come a Pomigliano. Intanto ogni giorno si scopre che la sua illegale struttura di controllo è tutt'ora vegeta e operante. Ma alla Fiat di Melfi i lavoratori fanno nascere lo Slai Cobas là dove la Fiat voleva "il prato verde"....

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