Puntozip (o .Zip!) è un collettivo nato a Torino nel Dicembre 1995 dalla convergenza di precedenti progetti nell'area della comunicazione: editoria, radio di movimento, reti telematiche, seminari e incontri sulle trasformazioni sociali e tecnologiche di fine secolo. PuntoZip! una rivista/poster, numeri monografici dedicati a un particolare argomento, stampati a colori in formato 100x70 cm oppure 70x50 cm, che presentano da un lato un'immagine (il poster) e dall'altro articoli, interventi, fotografie e altro materiale. Queste pubblicazioni sono in distribuzione gratuita.
PuntoZip! ha iniziato la sua attività documentando le lotte dei lavoratori francesi dell'autunno '95 con il primo numero della nostra rivista-poster (France.Zip), abbiamo poi, nella primavera '96, autoprodotto la prima guida Internet ai siti alternativi (Alternative.Sites.Zip) presentata al Salone del Libro di Torino e in diversi locali e centri sociali. A luglio dello stesso anno usciva il numero della rivista-poster dedicato alle tematiche dell'immigrazione e della libera circolazione degli individui (Senza Frontiere.Zip).
A settembre '96, abbiamo curato l'edizione del poster della dichiarazione dei diritti di Luther Blissett e organizzato un ciclo di incontri sui temi: l'immigrazione e la città, nuovi media e nuovi diritti, letteratura fantascientifica e conflitto, il numero chiuso all'università e i diritti fondamentali del cittadino.
Abbiamo poi aderito e "partecipato" alla manifestazione contro i deliri Bossiani del 13 settembre '96 proponendo, fra le altre cose..., anche uno spunto di riflessione (Autonomia.Zip).
Dall'autunno del 1996 abbiamo seguito l'evolversi delle lotte dei Sans Papiers in Francia dedicando una rivista poster all'argomento (Sans Papiers.Zip) e curando, a settembre 1997, l'edizione italiana del film "La ballade des Sans Papiers" presentato a Torino unitamente ad un dibattito su immigrazione diritto di cittadinanza e conflitto. Marzo 1998: proponiamo la versione aggiornata della videocassetta contenente una parte aggiuntiva girata in Mali con interviste ad alcuni degli espulsi dopo lo sgombero di Saint Bernard.
La cronologia di quelle lotte viene tuttora tenuta aggiornata attraverso le pagine di questo sito.
A ottobre 1996 siamo stati tra i promotori delle lotte degli universitari contro il numero chiuso per rivendicare il diritto al sapere e contro il nuovo regolamento didattico dell'università di Torino. Abbiamo organizzato cortei, presidi, iniziative di sensibilizzazione, mostre, concerti e i ricorsi collettivi di cui anche quest'anno partecipiamo al coordinamento. A febbraio 1997 abbiamo prodotto su questo tema la rivista-poster Università.Zip.
A marzo è stato pubblicato il libro Hot Web -guida ai siti alternativi e radicali su internet-, edito da Castelvecchi, una rassegna del mondo web vista con gli occhi di chi crede nella libera comunicazione e nella radicalità diffusa. Si tratta di un esperimento che ci ha portato temporaneamente fuori dai consueti ambiti dell'autoproduzione e ci ha permesso di verificare in prima persona le gioie e i dolori del mercato editoriale...
A maggio abbiamo pubblicato Laboratori di Società, alcune riflessioni su Autorganizzazione, imprese sociali/politiche no-profit, economia plurale e associativa.
Abbiamo poi tradotto e pubblicato il fumetto Cemento Armato che racconta le periferie parigine con tutta la loro carica di contraddizioni e violenza. Il mondo dei comix è anche il tema della rivista-poster che propone interviste a due pubblicazioni torinesi autoprodotte di fumetti (Cemento Armato.Zip).
A settembre abbiamo aderito al meeting di Venezia al quale abbiamo contribuito con alcune riflessioni su riduzione dell'orario di lavoro, municipalismo e diritti sociali.
E proprio sulla tematica della riduzione dell'orario di lavoro, reddito di cittadinanza e no-profit, è uscita la rivista-poster Liberare il Tempo.
A vent'anni dal rapimento Moro abbiamo pubblicato la riedizione del fumetto "16 marzo" apparso sul numero uno della rivista "Metropoli - l'autonomia possibile" nel giugno 1979 e subito sequestrata. A questo abbiamo aggiunto una nostra riflessione sull'amnistia e una intervista a Paolo Virno, allora redattore di Metropoli.
 
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