USTICA - OSSERVAZIONI SULLA PERIZIA TECNICA Conclusioni derivanti dall'esame della Perizia Tecnica |
Disegno di riferimento : Nessuno
La critica effettuata alla perizia tecnica investe due aspetti diversi:
1) L'ipotesi che sia esplosa una bomba nella toilette dell'aereo
2) La modalità di destrutturazione
in quota, che dovrebbe essere una conseguenza dello scoppio dell'ordigno.
L'ipotesi che i periti giudiziari hanno dato per la più probabile quale causa del disastro non trova alcun riscontro ne oggettivo ne deduttivo. Alcuni membri del collegio peritale, in epoche successive al deposito della perizia, hanno scritto che essa sussiste ma con "forti dubbi".
Nessuno dei frammenti recuperati, sottoposti ad indagine esplosivistica, frattografica e metallografica ha mostrato il sia pur minimo segno di essere stato investito da un fenomeno esplosivo.
L'idea che una bomba esplodendo causi il distacco dei motori dell'aereo senza che siano evidenziabili danni di natura esplosiva di alcun tipo nel ristrettissimo ambiente (la toilette) in cui sarebbe esplosa è da ritenersi suggestiva ma fantasiosa.
Mancano del tutto evidenze tecniche che sempre si sono avute quando un aereo è precipitato a seguito dell`esplosione di un ordigno al suo interno.
Quindi, contro detta ipotesi i firmatari
si associano ai giudizi più autorevoli già espressi da altri
soggetti, e fanno rimarcare che allo stato attuale delle indagini
alcun indizio fra quelli ritenuti validi dal Collegio Peritale
Giudiziario ha avuto alcun riscontro che si sia verificata l'esplosione
di una bomba nella toilette del DC9 Itavia.
Le modalità di destrutturazione in quota sono, per i periti giudiziari, conseguenza dell'esplosione della bomba.
I firmatari contestano che l'aereo si sia destrutturato in quota, in conseguenza di alcune evidenze precedentemente ampiamente descritte. Esse sono:
- Tipologia dei materiali ritrovati nei motori dell'aereo.
Da essa si desume che i materiali in questione sono entrati nei motori quando questi erano fermi e freddi. Si tratta di gomma, stoffa e plastica, che non avrebbe resistito ne alle alte temperature dell'interno dei motori ne all'azione meccanica distruttiva che sarebbe stata fatta dalle palette della turbina.
- Punto di ritrovamento della scala anteriore e di altri particolari appartenenti a quella parte dell'aereo (fusoliera ed ali ) che secondo l'ipotesi è precipitata con modalità nettamente diversa dai motori e dalla coda. Il fatto di averli trovati assieme ai motori esclude l'ipotesi.
- Raffronto dei plottaggi di Lokerbie
ed Ustica, che esclude una qualsiasi omogeneità fra i due eventi.
I firmatari giudicano coerenti le conclusioni a cui era giunto il collegio peritale denominato Blasi1.
Visto che le necessarie campagne di recupero, il lavoro di ricostruzione del relitto, le indagini fatte in epoche successive al 1989 hanno indubbiamente portato una messe non indifferente di dati da esaminare si giudica opportuno ripartire idealmente dalle conclusioni della Blasi1 ed approfondire l'indagine servendosi delle nuove evidenze emerse.
Si andrà quindi ad investigare partendo dalle conclusioni della Blasi1.
- Esiste un UFO (aereo non identificato)
nelle adiacenze del DC9 Itavia al momento della strage, probabilmente
coinvolto nel fatto.
Si andrà quindi per prima cosa ad esaminare se nel rapporto fra DC9 ed UFO si evidenzia una coerenza di dati nell'ipotesi che l'UFO abbia lanciato uno o più missili contro il DC9 Itavia.
Detta coerenza dovrà riguardare tutti
gli aspetti dell'ipotesi.