USTICA - OSSERVAZIONI SULLA PERIZIA TECNICA Perizia "Misiti" |
Disegni di riferimento : Nessuno
La perizia Misiti conclude che il DC9
Itavia è precipitato per i danni causati dall'azione esplosiva
di una bomba esplosa a bordo, e precisamente nell'ambiente della
toilette.
- "Il Collegio ................... ha concluso che la caduta del velivolo fu causata dalla rottura in volo della parte posteriore della fusoliera.
Questa caduta è stata il risultato
di un grave danno strutturale provocato dalla detonazione di una
carica esplosiva dentro la toilette posteriore".
Si descrive inoltre la sequenza dell'incidente
negli attimi successivi allo scoppio della bomba:
Nel Vol.IV parte VIII cap. 2.1.1 "Possibile successione e concatenazione degli eventi ", si descrive la sequenza della destrutturazione in quota del DC9.
Comma 4 : "A seguito dell'evento che ha causato l'incidente, si è avuto il distacco e la frammentazione in volo della parte posteriore della fusoliera in massima parte sovrastante il pavimento compresa approssimativamente fra le stazioni 642 e 877, il distacco di entrambi i motori, del tronco di coda e dell'estremità della semiala sinistra.
Il cedimento e il distacco di questi
elementi è avvenuto nell'arco di 4/5 secondi."
Comma 5 : Nell'arco di questo tempo
uno dei primi eventi è stato il cedimento del vincolo anteriore
con la fusoliera del motore destro che ha determinato il distacco
del motore stesso con parte della fiancata destra del velivolo
ad esso adiacente. Tenendo conto che il CVR, in condizioni normali
di volo è alimentato dalla barra destra e, quindi, dal generatore
posto sul motore destro, questa ipotesi è congruente con la prima
interruzione di corrente registrata dal CVR stesso, determinata
dal distacco del motore destro.
Comma 6 : Il distacco del motore, e
di conseguenza il tranciamento dei cavi di potenza di destra,
potrebbe aver determinato una situazione a "barra morta"
che ha causato l'intervento del crosstie relay il quale, nell'arco
di qualche centinaio di millisecondi (0,1 sec nda) ha collegato
sulla barra sinistra le utenze normalmente alimentate dalla barra
destra. Questa ipotesi è quindi in accordo con il riattacco di
corrente registrato dal CVR dopo la prima interruzione.
Comma 7 : Il distacco del motore destro
con parte della fiancata, potrebbe aver depressurizzato il vano
toilette con quasi contemporanea distruzione ed esplusione all'esterno
degli arredi e con sfondamento verso l'esterno del velivolo della
porta d'accesso della toilette, con deformazione verso l'esterno
del velivolo (verso l'interno del vano toilette) . Questo importante
argomento sarà approfondito nel corso delle indagini di secondo
livello riportate nella successiva parte IX di questa perizia.
Comunque questo non è consistente con le altre conclusioni che
saranno riportate in seguito.
Comma 8 : Praticamente nello stesso
istante o, più precisamente, dopo il predetto intervallo dell'ordine
del centinaio di millisecondi che ha reso possibile l'intervento
del crosstie relay ed il momentaneo ripristino dell'energia elettrica,
si è avuta la definitiva interruzione di energia elettrica ragionevolmente
dovuta al danneggiamento del bus di sinistra, a sua volta causato
dall'inizio di distacco del motore sinistro, sempre per cedimento
del vincolo anteriore con la fusoliera.
Comma 9 : Sempre nello stesso istante
si è avuto il cedimento della ordinata di forza 642 in corrispondenza
della quale vi è il collegamento del tronco posteriore con il
tronco centrale l'immediato distacco, a partire da essa, della
fiancata sinistra contenente i 4 finestrini, che, deflessa verso
la parte posteriore del velivolo dalle azioni fluodinamiche generate
dal flusso d'aria, ha urtato il motore di sinistra che, al momento,
non si era ancora completamente staccato, improntando di rosso
la presa d'aria.
Comma 10 : Pertanto il distacco del
motore destro con parte della fiancata adiacente, il cedimento
dell'ordinata di forza della fusoliera, il distacco della fiancata
sinistra ed il distacco del motore sinistro, debbono plausibilmente
ritenersi come eventi verificatesi in rapida successione di tempo,
non superiore ai 4 secondi. Questa ipotesi è in accordo con le
caratteristiche di ritrovamento dei due motori nella stessa zona,
a distanza di circa 1.000 metri l'uno dall'altro (misurati secondo
la direzione del moto iniziale), e della fiancata sinistra, a
sua volta rinvenuta nella fascia Nord dei ritrovamenti.
Secondo Misiti, sostanzialmente, la destrutturazione, causata dai danni innescati dall'esplosione di un ordigno nel locale toilette, è avvenuta nell'arco di 4/5 secondi dal momento dello scoppio dell'ordigno, ed i vari rottami sono precipitati seguendo traiettorie diverse a seconda del rapporto massa/dimensione e seguendo la direzione risultante da il rapporto fra il moto iniziale e l'intensità dei venti esistenti in quel momento.
L'argomento è descritto nel Vol.II
parteIV par.11 "Indagini sulle caratteristiche dei relitti"
Oltre alla conclusione la Misiti ci presenta alcune rilevanti novità rispetto a quanto finora di nostra conoscenza e derivante da dati esplicitati nelle precedenti perizie.
1) Una differenza dell'allineamento del radar di Ciampino rispetto al Nord geografico (vol. III parte V59 cap. 8.3) con un affermato errore di 2,25° in senso orario.
2) Una conseguente variazione del punto geografico dell'incidente (di seguito definito 0 UPT - ( 0 Ultimo Punto Transponder) fin quì conosciuto, che varia:
da 39°43'N - 12°55'E (Blasi1 Pag.20)
a 39°42'40"N - 13°00'56"E. (Vol. III parte V-64 Misiti)
3) Una consistente variazione della dimensione della cella di risoluzione del radar di Ciampino, che varia :
da 5.500x480metri (Blasi2 pag. 203 (definizione in Azimut di 2°)
a 16.600x480metri. (Vol. III parte V103
par. 9.4 (definizione in Azimut di 4°)
La cella di risoluzione è un'area all'interno
della quale due oggetti vengono visti come uno solo. La definizione
del valore reale nell'area dell'incindente assume importanza rilevante
in quanto la sua variazione può dar luogo a differenti interpretazioni.
Essendo questi i punti salienti della perizia Misiti di seguito si porrà particolare attenzione su di essi, in quanto anche le altre tesi espresse in perizia derivano dalla esattezza di quanto affermato.
Si andra' quindi a verificare se :
1) Sia condivisibile, sulla base delle evidenze emerse, l'affermazione che è esploso un ordigno nel locale della toilette.
2) Sia condivisibile, sulla base delle evidenze emerse, l'affermazione che l'aereo si sia destrutturato in volo con le modalità descritte.
3) Sia condivisibile, sulla base delle evidenze emerse, l'affermazione che le varie parti siano precipitate secondo traiettorie balistiche e non aereodinamiche.
4) Sia condivisibile, sulla base delle evidenze emerse, l'affermazione che esisteva al 27/6/80 un disallinemento del radar di Ciampino pari a 2,25° rispetto a quanto conosciuto.
5) Sia condivisibile, sulla base delle evidenze emerse, l'affermazione che il punto 0 UPT abbia di conseguenza variato la sua collocazione geografica.
6) Sia condivisibile, sulla base delle
evidenze emerse, l'affermazione che la dimensione della cella
di risoluzione del radar di Ciampino abbia le dimensioni descritte
in perizia Misiti
I motivi del fatto che si presta attenzione in primo luogo a questi punti, e solo eventualmente e successivamente alle altre tesi ed agli altri argomenti enunciati in perizia sono così sintetizzabili :
A) La mancanza di possibilità di definizione del punto di scoppio di un eventuale ordigno posto a bordo è stata la causa che in passato ha sempre fatto scartare tale ipotesi. Furono presi in considerazione la cabina passeggeri, quella dei piloti, i Galley, i vani carrelli, i bagagliai, ma sempre senza poter neanche ipotizzare un avvenuta esplosione all'interno di questi ambienti, stante evidenze tecniche nettamente contrarie.
B) La definizione precisa del fatto che il DC9 si sia destrutturato in quota oppure all'impatto in mare e di primaria importanza sia nel caso di esplosione a bordo sia nel caso di abbattimento a mezzo di missile.
Nel caso di esplosione a bordo può fornire elementi per risalire alla potenza ed alla collocazione dell'ordigno, nel caso di abbattimento può contribuire ad indicare la classe del missile ( se un piccolo missile tipo Sidewinder o similari oppure un grosso missile tipo Sparrow o similari).
C) Alcune precedenti indagini concludevano che l'aereo, nel suo precipitare, seguisse una traiettoria aereodinamica con conseguente integrità strutturale dello stesso. (Elementi di portanza e stabilità).
Quì si giunge ad una conclusione completamente diversa, che l'aereo si è distrutto in volo.
Quindi si porrà particolare attenzione per verificare se la conclusione della Misiti sia condivisibile o meno.
D) L'ipotesi di destrutturazione in quota è ammissibile, nel caso in esame, solo se effettivamente la posizione geografica del punto 0 UPT sia quella indicato da Misiti. Con la posizione indicata dalle altre perizie la destrutturazione in quota è improponibile, stante l'eccessiva distanza fra il punto 0 UPT e i rottami in mare.
E) L'affermazione di Misiti che tutti
i plot registrati dopo l'incidente siano relativi a parti del
DC9 è enunciabile (enunciabile, non condivisibile) solo se la
dimensione della cella di risoluzione è ai valori descritti.
In base ai valori di dimensione della cella di risoluzione finora
conosciuti i plot dopo l'incidente indicano sia la presenza di
due aerei nella zona dell'incidente sia lo svolgersi di traiettorie
aereodinamiche (caratterizzate quindi da portanza e stabilità)
dei due.