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IL
FATTO L'incendio
scoppia ufficialmente alle 3.27 della notte tra domenica
15 e lunedì 16 aprile - tre giorni dopo l'assassinio
dell'agente Marino a
Milano - nell'abitazione di Mario Mattei, segretario
della sezione missina di Primavalle a Roma. |
Alessio Di Meo |
All'indomani Anna
Schiavoncin, detta "Anna la fascista" moglie di
un attivista missino di Primavalle, in una clamorosa
intervista al "Messaggero" parla di faide
interne, dell'esistenza di spie e "traditori",
della possibilità che l'attentato sia dovuto ai
"duri" della stessa destra. A sera viene arrestato per reticenza Aldo Speranza che aveva fatto due nomi: Achille e Marino, e poco dopo il giudice firma i mandati di cattura per Achille Lollo e Marino Sorrentino. Nella stessa notte Lollo viene arrestato in casa sua. A dieci giorni
dall'incendio, il procuratore Sica riceve una lettera in
cui Marino Clavo, militante di Potere Operaio, dichiara
di essere lui il "Marino"conosciuto dallo
Speranza, smentendo clamorosamente la polizia e
dimostrando al tempo stesso l'inattendibilità delle
indagini. |