Indice
 
Primavalle è rossa
la sezione "Giarabub"
il fatto
i protagonisti
alcuni giorni prima
quella sera
la notte
le tante strade della provocazione
il veggente di borgata
il supertestimone
un certo Mulas
i luoghi ed i volti
il cartello fantasma
incendio a porte chiuse
la tanica scomoda
 
i camerati si telefonano
perizia e controperizia
IL SUPERTESTIMONE

Aldo Speranza ha 38 anni, è sposato ed ha otto figli, fa il netturbino e dipende dal caposquadra Alessio Di Meo, un missino "ultra" della sezione Giarabub di via Svampa; è iscritto al partito repubblicano, abita nel medesimo stabile degli Schiaoncin. I rapporti con il suo superiore sono controversi: nel settembre del '72 viene selvaggiamente picchiato dallo stesso Di Meo, con l'aiuto di Franco Fidanza e nella rissa perde alcuni denti. Ma non può serbare a lungo rancore: ha bisogno di un posto di lavoro ed ha fisicamente paura.

Nell'inchiesta del giudice Sica e nella sentenza di rinvio a giudizio del giudice Amato, lo Speranza riveste un ruolo di primo piano: è il supertestimone cui i tre militanti di Potere Operaio Achille Lollo, Marino Clavo e Manlio Grillo avrebbero "fatto capire" tutto.

Al suo primo interrogatorio del 19.4.1973 - Atti. vol. 4° p.33 - dichiara di non saper nulla dell'incendio. Soltanto successivamente s'imbatte nella visita di Di Meo che, pistola alla mano, lo "convince" a tornare al Commissariato e a "ricordare" improvvisamente le circostanze e i nomi. - Atti vo. 4° p.56 -

Il Di Meo d'altra parte ha interesse a collaborare con la giustizia: un interesse giustificato da un motivo personale oltre che politico: tutta la borgata è al corrente infatti dei cattivi rapporti esistenti tra lui e Mario Mattei. Lo Speranza stesso ne parla in un suo interrogatorio: "... Prima dell'attentato dinamitardo alla sede del MSI fu fatto un altro attentato sempre alla sezione del Msi, con bottiglie molotov. Parlando del fatto col Di Meo costui esclamò: "ma non potevano buttarle dentro casa di Mattei invece di buttarle alla sezione?" Ed io rilevai che in ogni caso era meglio che l'attentato fosse stato fatto contro un luogo disabitato in modo che nessuno si era fatto male.

Il Di Meo aveva astio nei confronti del Mattei perché riteneva che, questi favorisse nelle cariche del Movimento Sociale i propri parenti.

Alessio Di Meo

Il Di Meo aspirava alla carica di segretario della sezione ed era convinto di farcela, mentre poi venne deluso durante le apposite elezioni interne. In seguito a questi fatti egli aveva aderito ad Avanguardia Nazionale o ad Ordine Nuovo. Si vantava spesso di poter disporre di picchiatori fascisti di Roma, tra i quali Bruno Di Luia, Fidanza ed altri..." - Atti. vol. 4° p 39. -
Spinto dal Di Meo, Aldo Speranza collabora con giudici e poliziotti per creare un rapporto tra l'incendio di Primavalle ed i tre militanti di Potere Operaio.

Aldo Speranza

Contro Lollo, Clavo e Grillo sarebbero alcune "visite" che loro stessi avrebbero effettuato nella casa di Speranza, alcune telefonate di uno di loro e la famosa "gita che Clavo e Lollo avrebbero fatto compiere al netturbino, per condurlo in un fantomatico 2covo" nell'intento di confidargli, alla presenza di un non meglio precisato 2stato maggiore", i piani dettagliati di azioni dinamitarde. - Atti vol. 4° p. 55 -

L'oggetto misterioso che nella prima visita allo Speranza era costituito da una pistola che nessuno vede, nella seconda delle tre visite sarà invece sostituito da un pacco di sale, che diventerà in seguito l'involucro di una medicina.
Dunque, questo pacco di sale, diventa nella fantasia degli inquirenti, l'ordigno confezionato per l'attentato alla sede missina di Primavalle. Due mesi dopo il pacco di sale diventa l'involucro di un comunismo sciroppo per bambini, di tutt'altra forma e dimensione. Perché questa trasformazione? Proprio perché in seguito salterà fuori che dopo l'attentato alla sede del Msi è stato rinvenuto in sezione un involucro di Randomicina (sciroppo per bambini.
Di contraddizione in contraddizione arriviamo infine alla famosa visita del 15 aprile. Questa volta, i tre militanti di Potere Operaio non hanno nè pistole nè pacchi di sale da mostrare agli Speranza. Ed allora, la stranezza della visita dove sta? Ma è chiaro: risiede nell'orario. Arrivano infatti alle 22, ora inconsueta secondo Sica e Amato. Evidentemente per i due inquisitori, nei quartieri proletari dopo le 21 vige il coprifuoco, ma non per tutti: la visita di Lampis a Virgilio - stessa ora, stessa sera - sarà ritenuta irrilevante.

Altre contraddizioni escono in un confronto tra Di Meo e Speranza:
Di Meo

Speranza

Di Meo

Quello che forse Speranza non sa, e che invece Di Meo può temere e immaginare, è quanto sarebbe accaduto più avanti, per l'attentato con la benzina sl sostituto procuratore Paolino Dell'Anno sia stato incriminato proprio il suo amico e camerata Gianni Quintavalle, con il quale il Di Meo aveva condiviso l'impresa della conquista della sezione del Msi di Boccea da parte di Ordine Nuovo.
La vicenda di Speranza e le sue testimonianze sono talmente contraddittorie che il 6 maggio viene imputato anche lui per strage insieme a Lollo, Clavo e Grillo e accusato di falsa testimonianza. Verrà poi prosciolto il 28 dicembre e torna ad essere il supertestimone!!!