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VEGGENTE DI BORGATA Angelo Lampis lo chiamano il "veggente" perché predice gli attentati che avvengono a primavalle. La mattina di quella domenica gira per il quartiere fotografando tutti coloro che potranno servire per le "indagini" di un incendio che scoppierà quindici ore dopo. La figura ed il ruolo di Angelo Lampis costituiscono un mistero, nel già intricato "giallo" di primavalle. E' certamente personaggio controverso ed equivoco, eppure molto importante: sarebbe stato lui a conoscere, con sette ore di anticipo, quanto in piena notte sarebbe poi capitato. Eppure, questo veggente che costituisce il momento
più importante della provocazione e che serve per
indirizzare subito le indagini verso la sinistra, cade in
contraddizioni incomprensibili, non giustificabili
soltanto dalla tendenza del suo comportamento. Ma chi è,
in realtà, e che cosa ha fatto in quei giorni questo
Angelo Lampis? Nella sezione giarabub la figura di Lampis si inserisce in modo ambiguo tra i "falchi" di O.N. e le "colombe" almirantiane. Tutti i missini di via Svampa interrogati su questo personaggio sono confusi e si contraddicono continuamente. |
Il primo elemento di disaccordo è se Lampis sia iscritto o no alla sezione giarabub. Mario Mattei nel suo primo interrogatorio nega addirittura che Lampis sia iscritto e tenta una operazione di sganciamento quasi a dimostrare che lo conosce appena: "...tale Angelo Lampis, un sardo che lavora come saldatore e frequenta la sezione pur senza essere iscritto". Ma già nel secondo interrogatorio, a due giorni di distanza, lo annovera decisamente tra gli iscritti alla sezione: "ho conosciuto Lampis circa due anni fa. Venne a chiedermi per una pratica infortunistica e poi si iscrisse alla sezione".
Anna Schiaoncin è più sicura: "Ebbi modo di
vedere in sezione il Lampis circa un anno e mezzo fa. Si
presentava come simpatizzante. Che io sappia non è
iscritto..." Ecco che però arriva la smentita di Antonio Giordani, esponente della giarabub, amico di Mattei: "il Lampis risulta iscritto alla nostra sezione". Ma tutta questa altalena dei fascisti, quasi non vogliano assumere una posizione chiara su Lampis, si scontra con un dato inequivocabile: Angelo Lampis ha la tessere firmata da Almirante dal 1971. Ma se Lampis non aveva un ruolo definito tra i fascisti, si era guadagnato un soprannome : il veggente. Infatti aveva previsto, fin nei minimi particolari l'attentato contro la sezione avvenuto l'11 aprile, cinque giorni prima dell'incendio |
.La spiegazione della "veggenza" di Lampis ci
proviene ancora una volta dagli stessi fascisti, ed è lo stesso
Mattei a fornircela, annoverando Lampis nella schiera dei
"duri" quelli che egli chiama persone che non ritenevo
di provata fede.. ciò si riferisce a tre o quattro persone:
Lampis, Di Meo, Fidanza.
Inoltre risulta da alcune testimonianze che, proprio la sera
dell'11 durante una violenta lite in sezione, il segretario si
scagliò contro Lampis gridando: "Questa volta la bomba
l'avete messa voi.."
Anna Maria Mattei ricorda: "Lampis disse che avevano
intenzione di fare un attentato contro la sezione, ponendo una
bomba sotto la finestra".
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