- Indice
-
- Primavalle
è rossa
la sezione "Giarabub"
- il
fatto
i protagonisti
alcuni giorni prima
quella sera
la notte
le tante strade della
provocazione
il veggente di borgata
il supertestimone
un certo Mulas
i luoghi ed i volti
il cartello fantasma
incendio a porte chiuse
la tanica scomoda
-
- i
camerati si telefonano
perizia e controperizia
|
PERIZIA
-
- Un focolaio di limitate dimensioni, ma di
notevole intensità calorica, si è sviluppato
nel ripiano delle scale fra le porte d'ingresso
degli appartamenti n° 5 e 6, ma più in
prossimità di quella dell'int. 5. Lo sviluppo
dell'incendio nell'interno dell'appartamento n°
5 non può essere avvenuto se non con la porta
d'ingresso in posizione di apertura.
Ciò trova conferma:
- nella sua entità e natura dei danni rilevati
sulle pareti e sul soffitto del ripiano, i quali
danni sono dello stesso tipo e della stessa
importanza di quelli subiti dalle pareti e dai
soffitti degli ambienti interni;
- nel notevole surriscaldamento necessario a
portare all'accensione il legno della porta
dell'appartamento n° 6, surriscaldamento
superiore a quello che potrebbe essere prodotto
dall'azione di soli prodotti della combustione;
- nell'imponenza dei depositi carboniosi sulle
pareti delle scale, in particolare fra il 3° e
4° piano;
- nella mancanza di danni dovuti all'azione diretta
delle fiamme sulla faccia interna della porta
int. 5;
- nella combustione molto marcata della faccia
esterna del telaio fisso della porta dell'int. 5;
- nelle alterazioni del pavimento del ripiano, in
prossimità del muro, in corrispondenza dello
stipite della porta dell'appartamento n° 5
- dai danni riscontrabili sulla soglia prima della
sua rottura al termine dell'incendio e sulla
assenza di tali danni sul lato interno;
- dal susseguirsi delle fasi dell'incendio come
risulta dalle deposizioni di Ciarmatore e Perchi
"presenza di molto fumo e poche fiamme"
uscenti dalla finestra della camera di Virgilio
Mattei e porta dell'appartamento dei Mattei in
fiamme. A questo proposito si deve tener conto
dei diversi e successivi tempi di cui si
riferiscono le deposizioni.
|
E' verosimile che il focolaio dell'incendio sia da attriuirsi
alla combustione di tanica di plastica in cui era ancora
evidenziabile la presenza di benzina super e tracce di cherosene,
e che tale focolaio si sia sviluppato versando una limitata
quantità di liquido, non superiore ai due litri, sulla porta
d'ingresso, lato esterno.
Tali considerazioni trovano conferma nei seguenti punti:
- è stato rinvenuto un residuo parzialmente fuso e
combusto di tanica di plastica in cui era ancora
evidenziabile la presenza di benzina super e tracce di
cherosene
- le ridotte dimensioni del contenitore di plastica;
- le prove di diffusione del liquido sul ripiano antistante
l'appartamento n° 5 per quanto effettuate solo con acqua
hanno dimostrato che un quantitativo superiore di liquido
versato sul pavimento in questione, traboccherebbe sulla
rampa della scala;
- la limitata durata e violenza del focolaio iniziale
dell'incendio, comprovata dalla accertata trasitabilità
delle scale subito dopo l'allarme;
- l'assenza di tracce di combustione sul piano inferiore
della predella della porta di ingresso. Gli scarsissimi
effetti, da calore, su tutta la parte bassa della faccia
interna della porta d'ingresso, la loro pressochè totale
assenza nella zona centrale.
- Tali dati inducono oltresi a ritenere che l'inizio della
combustione si sia verificata a porta chiusa; ma la
presenza della soglia di marmo sulla quale poggiava la
predella non avrebbe consentito il passaggio delle fiamme
al di sotto della porta stessa o l'aggiramento di questa,
cosa che si sarebbe verificata nel caso di una sua non
completa o imperfetta chiusura.
- La diffusione dell'incendio all'interno dell'appartamento
ha avuto origine dall'azione innescante della faccia
esterna della porta d'ingresso in fiamme, per
trasmissione al materiale più facilmente combustibile
rappresentato dagli indumenti appesi all'attaccapanni e
dalla vernice delle porte della cucina e del bagno.
- La porta della stanza da letto matrimoniale rimase invece
scarsamente interessata delle fiamme perchè protetta
dalla parte posteriore, non infiammata, della porta
d'ingresso.
- Le ridotte dimensioni dell'ambiente ingresso hanno
altres' contribuito a facilitare l'azione innescante di
cui sopra.
- Non va dimenticato che le due porte della cucina e del
bagno, sebbene attaccate dalle fiamme, hanno costituito
un temporaneo scehrmo alla diffusione di queste
nell'interno dei due ambienti; a conferma della posizione
di chiusura delle due porte durante l'incendio stanno
l'assenza di tracce di combustione sulle battute
verticali delle porte stesse.
- Ciò non si è constatato per la porta a coulisse della
stanza dei due giovani. Anzi è da ritenere che questa
fosse aperta, in quanto, resti carbonizzati della stessa
furono rinvenuti in posizione di apertura. In assenza di
tale protezione l'incendio favorito, come si è detto,
dalla ristrettezza dell'ambiente ha avuto più facile
occasione di estendersi in questa direzione. Qualora a
ciò si aggiunga la notevole quantià di materiale
facilmente combustibile presente nella stanza stessa
risulta comprensibile come le fiamme abbiano assunto una
particolare intensità in questo ambiente, come anche si
può rilevare dalle foto delle due vittime.
- Non possiamo tuttavia precisare quale contributo possa
aver dato a tale fenomeno il rinvenimento delle vernici e
dei solventi. E' da rilevare come nessun elemento è
stato riscontrato che possa far pensare all'eventualità
di una esplosione sia all'interno che all'esterno
dell'appartamento in questione.
-
- Conclusioni
In base ai rilievi da noi eseguit ed alle considerazioni sopra
esposte possiamo così rispondere ai quesiti del Magistrato:
- L'incendio dell'appartamento della famiglia Mattei fu
avviato dalla combustione di un limitato quantitativo di
liquido infiammabile sul ripiano del pianerottolo.
- Il liquido è da identificarsi in benzina, tipo super
mista a tracce di cherosene, versata con ogni
probabilità sulla facciata esterna della porta in
quantità non superiore a due litri.
- La diffusione dell'incendio all'interno è avvenuta per
trasmissione al materiale combustibile presente
nell'ingresso dell'appartamento.
- I danni dell'incendio sono di entità limitata non avendo
in nessun modo interessato le strutture portanti
dell'appartamento incendiato nè tantomeno il resto
dell'immobile.
- L'incendio non ha presentato fonte di pericolo grave per
gli occupanti dello stabile.
I periti Ing. Fabio Rosati - Prof. Claudio De
Zorzi
Le perizie
dei consulenti di parte
valgono più di qualsiasi commento.